Indice  Dietro Avanti
 Galerio e il Genio del Popolo Romano
20.10.2004
Grazie per la sua disponibilità. Desidererei informazioni sulla moneta che le allego per sapere a che periodo risale.
Le fornisco le referenze:
Peso:          11,65 gr.
Diametro:      27 mm. circa
Materiale:     Bronzo
Asse di conio: perfettamente retro
La ringrazio di nuovo anticipatamente
 fig. 1
Roma, 22.10.2004
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi che mi è stato possibile raccogliere sulla sua moneta:

Follis1, zecca di Roma, 296-97 d. C., RIC VI  66(b), indice di rarità "s".
D. GALVALMAXIMIANVSNOBC2. Busto laureato a destra di Galerio.
R. GENIOPOP   VLIROMANI3. Segno di zecca: 4 . Genio in piedi a sinistra, moggio sulla testa, nudo eccetto che per un Chlamys sulla spalla sinistra, sorregge una patera con la  mano destra e una cornucopia con la sinistra. 

La ricerca effettuata nel web non ha dato risultati per la moneta di figura (per essere più chiari, mentre il tipo del Genio è in linea generale piuttosto comune e facilmente reperibile, il tipo del Genio in associazione al segno di zecca sopra indicato non risulta presente).

Concludo osservando che le caratteristiche fisiche e di stile della moneta sono compatibili con le monete d'epoca.

Un saluto cordiale. 
Giulio De Florio
www.monetaromana.it

-------------------------- 
Note: 
(1) Il follis del 296-97 aveva peso compreso tra 11,5 e 8,5 g e asse di conio ad ore 0 oppure ad ore 6.
(2) GALerius VALerius MAXIMIANVS NOBilis Caesar. Per una breve nota biografica su Galerius Valerius Maximianus cliccare qui. Per l'inquadramento storico della prima tetrarchia, cliccare qui.
(3) GENIO POPULI ROMANI. Al Genio del Popolo Romano. Per il significato di questa tipologia monetale, cliccare qui.
(4) La lettera "R" a sinistra nel campo indica che la moneta fu battuta dalla zecca di Roma. La lettera "Z" (che sta per 7 in greco antico) in esergo indica l'officina monetale che coniò la moneta, la 7a pertanto. A coniare la stessa moneta provvedette anche la 3a officina (segno "G" in esergo). La zecca di Roma nello stesso periodo battè moneta con lo stesso tipo del rovescio anche nel nome degli altri tetrarchi, Diocleziano, Massimiano Erculio, Costanzo.

Indice  Dietro Avanti