Roma, 2.7.2005
Egregio
Lettore,
nonostante lo
stato di usura, credo di essere riuscito a ricostruire
la leggenda della moneta, in particolar modo quella
del dritto, certamente la più critica. Di seguito
trascrivo i dati significativi che la riguardano (ho
indicato in rosso, più avanti, le parti della leggenda
usurate):
Sesterzio1, Zecca di Roma, 251-3 d. C.2, RIC IV/III
121a, C/V
115, indice di rarità
"C"
D. IMP CAES C VIBIVS
TREBONIANVS GALLVS AVG3 . Busto di Treboniano Gallo a destra,
laureato, drappeggiato e corazzato.
R. SALVS
AVGG4. S C . La Salus, in piedi a
destra, sorregge un serpente con le braccia.
La ricerca
nel web di monete simili a quella di figura ha
prodotto i seguenti risultati:
- http://www.wildwinds.com/coins/sear/s2803.html
Trebonianus Gallus A.D. 251-253 AE Sestertius.
16.323 grams. Mint of Rome, A.D. 251-3. Obverse:
IMP. CAES. C. VIBIVS TREBONIANVS GALLVS AVG. His
laureate, draped and cuirassed bust r. Reverse:
SALVS AVGG. S. C. Salus standing r., holding snake
held in arms. Reference: RIC 172, 121a. Cohen 115
CurrentlyUS $550.00 Sep-12-02
- http://www.wildwinds.com/coins/sear/s2803.1.jpg
Currently $100.99 OBVERSE: Bust r., IMP CAES C
VIBIVS TREBONIANVS GALLVS AVG. REVERSE: Salus
standing r., holding snake, SALVS AVGG S C.
DESCRIPTION : A very nice example of a scarce
emperor! Van Meter 53. Weight is 16.9 grams and
size is 29x25mm 19:54:50
- http://www.wildwinds.com/coins/sear/s2803.2.jpg
Description 55, Lot: 147. TREBONIANUS GALLUS.
251-253 AD. Æ Sestertius (19.38 gm). Estimate
$300. Sold For $302 TREBONIANUS GALLUS. 251-253
AD. Laureate, draped and cuirassed bust right /
Salus standing right, feeding serpent from patera.
RIC IV 121a; Cohen 115. Good VF, red-brown patina,
some smoothing. ($300)
- http://www.sonic.net/~rbeale/mysite/Trebonianus%20Gallus.htm.htm
121a obv. IMP CAES C VIBIVS TREBONIANVS GALLVS AVG
Laureate draped cuirassed bust right By far the
most I've ever paid for a Trebonianus, but I
really love this coin. Salus, goddess of Health
and preservation. She feeds a sacred snake from a
patera (a shallow circular vessel used for
drinking or for pouring libations). SALVS AVGG SC
Salus stg. r., holding snake in arms.
- http://www.cgb.fr/monnaies/rome/r11/images/image7717.html?depart=77
Mint name : Rome Issue : 4e Officina : 5e Diameter
in mm : 33 mm Die axis : 6 h. Metal : Bronze
Actual weight : 14,16 g. Legal weight : 18,04 g.
Pieces to the mark : 1/18 L., 16 scrupules Current
for : 4 as OBVERSE Legend : IMP CAES C VIBIVS
TREBONIANVS GALLVS AVG. Translation : “Imperator
Caesar Caius Vibius Trebonianus Gallus Augustus”,
(Empereur César Caius Vibius Trébonien Galle
Auguste). Description : Buste de Trébonien Galle,
tête laurée, à droite, avec cuirasse et
paludamentum, vu de trois quarts en arrière
(A*21). REVERSE Legend : SALVS AVGG/ S|C.
Translation : “Salus Augustorum”, (La Santé des
Augustes). Description : Salus (la Santé) drapée,
debout de face, regardant à droite, nourrissant,
de la main droite, avec une patère, un serpent
qu’elle tient dans ses bras. Reference number in
specialised litterature : C.115 - RIC.121 a (S)
Description of the condition of the coin : Flan
mince et très large. Ebréchures de flan à quatre
et sept heures. Patine vert foncé. Beau revers
malgré de petites concrétions terre. Rarity level
: RR Condition : TB+ Price 182.94 €uros About this
type : Sur les antoniniens, ce type de revers est
normalement dévolu à Volusien. Cependant, les
mélanges de coins — volontaires ou non — font que
ce revers est aussi connu pour Trébonien Galle. Il
est d’ailleurs possible que, lors de la frappe des
monnaies de bronze, l’atelier utilisait sans
distinction les coins de droit au nom des deux
empereurs. History : Trébonien Galle, originaire
de Pérouse, était gouverneur de Mésie sous le
règne de Trajan-Dèce. Lors de la bataille
d'Abritus, il ne va pas au secours de Dèce en
difficulté : l'empereur est tué par les Goths.
Trébonien est proclamé Auguste, signe la paix avec
Kniva et s'empresse de retourner à Rome où il
s'associe Hostilien, le dernier fils survivant de
Trajan Dèce, comme auguste et son propre fils
Volusien comme césar. Quand Hostilien meurt de la
peste ou est assassiné, Volusien devient auguste.
Trébonien Galle paie tribut aux Goths alors que
les Sassanides de Sapor Ier menacent la Syrie et
que la peste continue de ravager l'Empire. Il
reprend les persécutions contre les Chrétiens,
mais n'a pas de politique. L'invasion ayant repris
sur le limes danubien avec l'arrivée de nouvelles
hordes barbares, Émilien est proclamé auguste par
ses troupes et marche sur l'Italie. Trébonien
Galle fait appel à Valérien pour le secourir et la
rencontre décisive a lieu à Terni en 253.
Trébonien Galle et Volusien sont battus et
trouvent la mort dans la bataille dont Émilien
sort vainqueur pour peu de temps, avant d'être
assassiné par ses troupes qui ont rallié Valérien
Ier.
Concludo
osservando che le caratteristiche fisiche e di stile
della moneta appaiono coerenti con i conî d'epoca. Per
quanto concerne la classificazione dello stato di
conservazione della moneta ("coin grading" in
inglese), la rimando ai link citati in altra pagina di
questo sito (cliccare
qui).
Un saluto
cordiale.
Giulio De
Florio
-------------------------------
Note:
(1)Riporto di seguito le
caratteristiche fisiche dei sesterzi della tipologia
di figura, tratte in parte dal sito http://www.amnumsoc.org/search/
(rif. a) e per il resto dai link sopra riportati:
sito: |
Peso (g.) |
Diametro (mm) |
Asse di conio (ore) |
rif.a |
22,07 |
- |
6 |
rif.a |
26,81 |
- |
12 |
rif.a |
14,68 |
28,5 |
12 |
link 1 |
16.32 |
- |
- |
link 2 |
16.90 |
29x25 |
- |
link 3 |
19.38 |
- |
- |
link 5 |
14,16 |
33 |
6 |
Dall'esame
della tabella si ricava immediatamente che le
caratteristiche fisiche del sesterzio di figura
rientrano agevolmente nei margini di oscillazione
molto ampi dei conî d'epoca.
(2)La datazione è generica e si
riferisce all'intero periodo di regno di questo
sovrano.
(3)IMPerator
CAESar
Caius VIBIVS TREBONIANVS GALLVS AVGustus. Traggo
dal manuale di" Storia di Roma" del Kovaliov le
informazioni storiche che seguono: "Nel 251 d.C.,
i Goti, sotto la guida del loro capo Cniva,
avevano di nuovo passato il Danubio inferiore e
invaso la Mesia. Il primo ad opporre loro resistenza
fu il legato della provincia Caio Treboniano Gallo,
sotto le mura della città di Novi, situata sul
Danubio. Però l'enorme massa di Goti, forte di circa
70,000 uomini, era avanzata come una valanga e si
era fermata sotto le mura di Nicopoli, posta fra il
Danubio e i monti balcanici. Attraverso i passaggi
montani i barbari erano riusciti a penetrare nella
fertile Tracia. Il governatore della provincia,
Lucio Prisco, aveva riunito grandi forze nella
fortezza di Filippopoli. Era necessario resistere
fino all'arrivo di Decio che a marce forzate
proveniva dall'Occidente. Intanto in tutte le
località circostanti si elevavano sinistre le fiamme
degli incendi... Infine Decio arrivò. I Goti
attaccarono di sorpresa l'esercito romano stanco e
lo dispersero. Prisco, con il pretesto di una
presunta morte di Decio, condusse trattative segrete
coi Goti promettendo loro di consegnare la città se
essi lo riconoscevano imperatore. L'accordo fu
concluso, Filippopoli fu spietatamente saccheggiata
(si dice che in quel frangente perissero 100.000
abitanti), ma Prisco non riuscì a diventare
imperatore. Decio era vivo e stava raccogliendo sul
Danubio un nuovo esercito. Egli intendeva attaccare
i Goti quando questi, carichi di bottino, si fossero
rimessi sulla via del ritorno. La battaglia decisiva
ebbe luogo a nord di Nicopoli (Abrittus, giugno del
251). In uno dei primi scontri cadde Erennio
Etrusco, il figlio di Decio. I Goti si schierarono
su tre linee, disponendo la terza dietro uno stagno.
Le truppe romane riuscirono a rompere le prime due
linee, ma nel tentativo di forzare la terza Decio
morì e non si riusci neppure a trovare il suo
cadavere (251). Nell'esercito si sparse la voce che
colpevole della morte di Decio fosse Treboniano
Gallo, il quale si sarebbe preventivamente accordato
coi Goti e avrebbe attirato l'imperatore verso lo
stagno indicandogli una via falsa. Quale sia la
verità noi non sappiamo; comunque, in quel
frangente, fra i comandanti romani Gallo era quello
più meritevole e più vicino all'imperatore. Nessuna
meraviglia quindi se l'esercito lo nominò subito
imperatore. Gallo elesse conregnanti il proprio
figlio Volusiano e il figlio di Decio, Ostiliano
(quest'ultimo d'altra parte morì presto, colpito
dalla pestilenza). Con i Goti concluse una pace non
troppo onorevole, permettendo loro di andarsene con
il bottino e impegnandosi a pagare ogni anno una
specie di stipendio. Due anni dopo i Goti passarono
di nuovo il Danubio. Il governatore della Mesia
inferiore, Marco Emilio Emiliano, inferse loro una
dura sconfitta e per questa ragione fu acclamato
imperatore dai suoi soldati! Gallo non seppe
organizzare la difesa dell'Italia. Le truppe di
Emiliano giunsero quasi fino a Roma senza incontrare
alcuna resistenza. Solo vicino alla capitale le
attendevano Gallo e Volusiano, che furono sconfitti
e morirono entrambi (253)."
(4)SALVS AVGG.
La Salute degli Augusti, dunque quella di
Treboniano e quella di Ostiliano, se, come
sostiene il RIC, la moneta di figura fu battuta
nel nome di Treboniano nel corso della prima
emissione della zecca di Roma.
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