16.3.2006
Salve Sig.
De Florio, volevo chiederLe una Sua opinione
riguardo l'asse repubblicano di cui le invio le
foto;leggendo qua e là, mi è sorto il dubbio che
possa essere benissimo un falso, il che mi
dispiacerebbe molto perché sono particolarmente
affezionato a questa moneta. Le scrivo di seguito i
dettagli:
Diametro
max:34,2 mm;
Peso: 40 g;
Metallo:
bronzo;
Asse di
conio;ore 4, circa 120° rispetto all'asse del
dritto;
Si può
notare in basso sul dritto, una bolla dovuta alla
fusione, proprio in corrispondenza del distacco del
canale di colata (che si nota non essere stato
tagliato ma forse spezzato..). La cosa che mi
insospettisce è il fatto che le due metà dello
stampo non coincidono perfettamente; infatti si può
notare da una parte un accenno di "bava" di metallo,
dovuta alla non perfetta aderenza o centraggio dei
due stampi...
Spero di
essere stato sufficientemente chiaro e di averLa
aiutata per il non facile compito di catalogarla.
La ringrazio
e la saluto cordialmente! |
Roma, 7.4.2006
Egregio
Lettore,
di seguito
riporto gli elementi che ho potuto raccogliere sulla
moneta di figura:
Zecca
incerta, asse1,
211 ÷ 208 a. C.2,
Crawford
110/2, Sydenham
279a.
Descrizione3:
D. Testa laureata di Giano; sopra,
segno del valore "I".
R. Prua di nave a destra; sopra
corona e segno del valore "I"; sotto ROMA.
La ricerca
nel web di monete di pari tipologia ha prodotto un
solo link, purtroppo privo di immagine:
- http://www.cgb.fr/monnaies/rome/listes/lr54.html
1 Rép. Romaine -211 as Italie. Tête de Janus/ROMA.
Proue de navire à droite. Cr.110/2 B 150
Nel merito dei
dubbi sollevati dal lettore, che scaturiscono dalla
presenza di un avvallamento nel quarto sinistro
inferiore del dritto della moneta e dall'imperfetto
centraggio dei due stampi utilizzati per la produzione
del tondello, ho chiesto un parere al forum di
numismatica di Yahoo.
Moneta-L, ricavandone le seguenti indicazioni:
- la
moneta di figura non è un AES grave, in quanto fu
prodotta per coniazione, percuotendo un tondello
vergine, appoggiato su un conio di incudine, con
un martello recante il conio del rovescio;
- i
difetti segnalati dal lettore sorsero nella fase
di produzione del tondello vergine che di seguito
riassumo:
- il
tondello vergine fu prodotto versando del bronzo
fuso nell'incavo formato da due stampi
cilindrici accostati, aventi approssimativamente
il raggio futuro della moneta;
- l'accostamento
delle due valve cilindriche, essendo risultato
leggermente difettoso, aveva determinato la non
perfetta aderenza o centraggio dei due stampi,
come osservato dal lettore;
- nella
produzione di massa gli stampi venivano
collocati uno sull'altro4, collegati in serie mediante
canaletti e immersi in materiale refrattario per
evitare la dispersione del calore durante il
successivo processo di colata;
- il
bronzo fuso veniva versato attraverso un foro
praticato nello stampo superiore e scendeva per
gravità negli stampi inferiori, sino a riempirli
tutti;
- una
bolla d'aria, rimasta incastrata in prossimità
della parete di uno dei due stampi, aveva creato
l'avvallamento del tondello vergine, osservabile
sul dritto della moneta anche dopo la
coniazione;
- il
canale di collegamento che univa gli stampi
veniva spezzato dopo la coniazione, come
sembrano suggerire le immagini che seguono,
tratte dal sito del British Museum:
Le imperfezioni
segnalate dal lettore non erano infrequenti durante la
produzione di questi assi di grandi dimensioni e non
sono perciò tali di per sé da ingenerare dubbi
sull'autenticità della moneta. Devo aggiungere
tuttavia che per un giudizio definitivo di autenticità
occorrerebbe osservare da vicino la moneta, in
particolare lungo il bordo per verificare la coerenza
tra ciò che si osserva e il modello di produzione
sopra descritto.
Un saluto
cordiale.
Giulio De
Florio
---------
Note:
(1) Raccolgo in tabella le caratteristiche
fisiche degli assi della tipologia di figura
presenti nel sito
dell'ANS:
ANS |
Peso (g.) |
Asse di conio (ore) |
Diametro |
1 |
47,31 |
10 |
- |
2 |
34,48 |
5 |
- |
Dalla tabella
si evince che il peso della moneta di figura (40g,
34,2mm, 4H) è confrontabile con quello degli assi
sopra tabulati. Riferisce il Crawford che il peso
standard dell'asse di figura era di 49,5g. mentre il
peso medio, calcolato su 16 campioni, risultava di
45g.
(2) La datazione fornita dal Sydenham
(165-155 a.C.) si discosta da quella del Crawford
sopra riportata.
(3) La moneta faceva parte di una serie che
comprendeva, oltre all'asse sopra descritto:
- Un
denario (Cr. 110/1a), Testa di Roma elmata a
destra, con dietro il segno X del valore/ Dioscuri
a destra; sopra corona; leggenda ROMA in cornice.
- Un
denario simile al precedente ma privo di corona
sul rovescio (Cr. 110/1b).
- Un
semisse (Cr. 110/3), Testa di Saturno a
destra/Prua a destra; sopra corona e segno del
valore "S".
(4) Si veda ad esempio la pagina che segue
del sito, http://manuali.lamoneta.it/MoneteRepubblicane/La%20repubblica%20Romana.htm#fusione
che descrive le tecniche e i difetti di fusione. |