27.11.2006
salve, mi
sto spaccando gli okki ingiro x i vari siti, x i
forum ma non riesco a risalire a che moneta possa
essere, quindi spero possiate essermi utili...
questa
moneta che è stata trovata nei bassi fondali del
porto di Le Castella (KR). In questa località,
navigando ho letto che nel XV secolo è stata
combattuta una battaglia da Ferdinando d'Aragona,
nel 1459. dati tecnici: color oro (consumato), pesa
55,6 grammi, misura 34 mm di diametro e 0,5 cm di
spessore, tenendo conto che è un po' consumata...
vicino c'era anche un chiodo, "forse" di rame,
grazie. La moneta non ha subito alcun trattamento
particolare, a parte passare dall’acqua del mare a
quella del lavandino… poi è rimasta avvolta in un
panno. ps. in un forum qualcuno mi ha detto di
intravedere le lettere: PM TR P III. Sono riuscito a
risalire alla moneta o medaglia:
Diritto c’è la scritta CONCORDIA AVGVSTORVM –
Filippo (l’arabo), Otacilia e figlio
Rovescio P M TR P III COS P P
http://www.inumis.com/rome/books/cohen/vol_v/p136.html
ora vorrei sapere, come devo fare per sapere se e quanto
vale..? |
revis. il 15.8.2012
Roma, 9.12.2006
Egregio
Lettore,
lo studio del medaglione di figura 1 ha presentato una
certa dose di difficoltà in quanto, trattandosi di un
pezzo piuttosto raro, che non è stato oggetto di
compravendita negli ultimi anni (ne sono noti con
certezza solo gli esemplari conservati al British
Museum di Londra (v. link)
e al Cabinet de France, ora Bibliothèque Nationale, a
Parigi), mancano elementi di raffronto.
Medaglione di bronzo1,
zecca di Roma, 246 d. C.,
Gnecchi vol. II 6 (pag. 98), Cohen
V 7 (pag. 136)
Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le
parti della leggenda usurate o comunque non più
leggibili):
D. CONCORDIA AVGVSTORVM2.
Busti accollati di Filippo I laureato a destra con
paludamento e corazza, visto da tergo e di Otacilia
diademata a destra, affrontati al busto di Filippo
il giovane, con paludamento e corazza, a capo
scoperto, volto a sinistra.
R. P M TR P III COS
P P3.I
due imperatori, togati e accompagnati da littori,
sacrificano su di un'ara davanti alla porta di un
tempio, nella parte superiore del quale corre un
portico ornato di statue e terminato da cuspidi.
La ricerca nel web di monete di tipologia simile a
quella di figura ha prodotto i seguenti elementi:
- British
Museum [Tav. xliii fig. 4 pag. 251 - v. link]
Object types medallion copper alloy Minted in Rome
Date 246 Ruler Philip I Description Copper alloy
medallion; struck in two alloys. (obverse) Jugate
busts of Philip I, laureate, draped and cuirassed,
right and Otacilia, draped and wearing stephane,
right; on right, bust of Philip II, left,
bare-headed, draped and cuirassed. (reverse) The
two Emperors facing each other, togate and holding
paterae in right hands, sacrificing at a lighted
altar placed in front of a temple surmounted by
eight porticoes, four of which contain standing
figures; behind each emperor is an attendant
carrying a spear.. Obverse CONCORDIA AVGVSTORVM,
reverse P M TR P III COS P P. Dimensions:
Weight: 52.682 grammes, Diameter: 39 millimetres
Die-axis: 12 o'clock. Subject sacrifice temple
emperor/empress. Associated names Portrait of
Philip I Portrait of Philip II Portrait of
Otacilia Severa Acquisition date 1871. Purchased
from Rollin & Feuardent.
- Paris
Museum [disponibile solo il disegno tratto
dal Cohen V, pag. 136; n.d.r.] CONCORDIA
AVGVSTORVM. Gnecchi 5, pag 136, n° 7 CONCORDIA
AVGVSTORVM. R. P.M. TR. P. III COS. P. P. Les deux
emperereurs en toge debut en face l'un de l'autre,
sacrifiant sur un autel allumé devant la port d'un
temple au-dessus duquel sont huit petits portiques
ornés chacun d'une statue de divinité (par l'effet
de la perspective, on ne peut voir que six
statues); de chaque côté du temple, on voit un
licteur debout, tenant les faisceaux. (999; de J.
C., 246.). Mod 11 ... F. BR.M. 400. [bimetallica,
dimensioni: 51g., 38mm, secondo Gnecchi II,
pag.98].
Veniamo ora al punto centrale dell'autenticità. La
moneta in esame si presenta diversamente usurata nel
dritto e nel rovescio. La superficie del dritto mostra
vistosi crateri ad ore 2, 3 e nella parte centrale che
potrebbero spiegarsi con l'effetto di bolle d'aria in
un calco. Le figure centrali appaiono molto usurate
mentre sorprendentemente sono ancora leggibili alcune
parti della leggenda. Il rovescio appare meglio
conservato ma le figura presentano contorni lisci e
risultano appena abbozzate, come può accadere nei
calchi.Sorge infine una domanda: posto che il
medaglione sia di bronzo, come lo sono gli esemplari
museali menzionati, come ha fatto a conservarsi in
acqua di mare, verosimilmente per alcuni secoli, nelle
condizioni indicate dalla foto e descritte dal
lettore, senza presentare tracce di corrosione? E qui
vengono in mente le pesanti incrostazioni che si
osservano sulle monete da 200 o da 500 lire che si
trovano talvolta sulle spiagge durante le passeggiate.
Alla luce di quanto sopra, per quanto è consentito da
un'osservazione a distanza, ritengo che il medaglione
non sia autentico ma verosimilmente prodotto in tempi
moderni attraverso un calco.
Infine non mi sottraggo alla domanda circa il valore
della moneta nell'ipotesi che sia autentica. Procedo a
questo fine per via induttiva, dal momento che non
dispongo di transazioni commerciali per la tipologia
in esame. Il link http://www.acsearch.info/record.html?id=11284
fa riferimento ad un medaglione bimetallico MARCIA
OTACIL SEVERA AVG/PIETAS AVGVSTORVM, classificato
Cohen 1, stimato dal Cohen alla fine dell'ottocento
del valore di 500 Franchi oro e valutato, in occasione
di un'asta Gemini del 2008, del valore di 4000US$. Al
medaglione in esame il Cohen attribuisce invece un
valore di 400 Franchi oro (v. link).
Fatte le dovute proporzioni, possiamo supporre allora
che ad un medaglione della tipologia di figura, in
buono stato di conservazione, possa attribuirsi un
valore di c. 3200US$. Essendo il medaglione in esame
molto usurato, se fosse autentico (ed io non ritengo
che lo sia), gli si potrebbe ragionevolmente
attribuire un valore venale non superiore ai 100-200€.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
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Note:
(1) Raccolgo in
tabella le caratteristiche fisiche dei medaglioni
della tipologia di figura presenti nei link di cui sopra:
Riferimenti |
Peso (g.) |
Asse di conio (ore) |
Diametro (mm) |
Link1 |
52,682 |
12 |
39 |
Link2 |
51 |
- |
38 |
Si evince dalla tabella che il medaglione in
esame (55,6g, 34mm) presenta caratteristiche fisiche
che si discostano in modo marginale da quelle dei
campioni analoghi dei musei di Londra e Parigi.
Dalle immagini inviate dal lettore non rilevo
differenze di colore tali da suggerire che il
medaglione in esame sia bimetallico (oricalco il
contorno e rame nella parte centrale), come accade
per gli esemplari museali noti. Per le monete a due
metalli, vedere Francesco Gnecchi, Roman Coins
Elementary Manual, disponibile online in http://www.inumis.com/rome/books/gnecchi/p39.html.
(2) CONCORDIA AVGVSTORVM. Quello
di figura è da considerarsi un medaglione dinastico,
volto cioè a rendere noto l'intendimento di Filippo
padre di fondare, nel segno della concordia, una
dinastia, associando al trono il proprio figlio (v.
in proposito il link).
Per un profilo biografico di Filippo I rimando al
portale dell'Enciclopedi Treccani on line (v. link).
(3) P M TR P COS P P (Pontifex
Maximus TRibunicia Potestate III COnSul Pater
Patriae). La datazione è stata fatta sulla base del
terzo rinnovo dei poteri di tribuno (TR P III)
concesso dal Senato Romano a Filippo I nel 246.. |