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Geta Pontefice | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
20.1.2007
Buona sera
Sig. De Florio, innanzitutto grazie ancora per la
sua disponibilità e professionalità nel catalogare
le monete. Può aiutarmi a catalogare questa di cui
Le fornisco le generalità? D: P SEPTIMIUS GETA CAES R: PONTIF COS II METALLO: ARGENTO, NON MAGNETICO ASSE DI CONIO: FRA LE ORE UNA E DUE, circa 45° PESO: 3g DIAMETRO MAX: 18,6 mm Grazie ancora, un cordiale saluto. |
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Roma, 24.1.2007
Egregio
Lettore, di seguito trascrivo i dati significativi pertinenti alla sua moneta: Denario1, zecca di Roma, inizi 209 d. C.2, RIC IV/I 62b (pag. 322), BMC V 588 (pag. 275), Cohen IV 119 (pag. 265), indice di rarità "S" Descrizione
sommaria: La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Un saluto cordiale. -------------------------------------- Note: (1) Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei denari della tipologia di figura tratti dai link di cui sopra e dal sito dell'ANS (http://www.amnumsoc.org/search/):
(2) La datazione della moneta viene fatta tenendo conto che Geta prese il secondo consolato nel 208, all'inizio della campagna oltre Manica, mentre nel 209 prese il titolo di Augusto; dunque la moneta dovette essere battuta prima di allora, verosimilmente agli inizi del 209. (3) Pvblivs SEPTimivs GETA CAESar (Publio Settimio Geta Cesare). Lucio Settimio Geta nacque a Mediolanum (Milano) il 26 maggio del 189 d.C., figlio di Settimio Severo e Giulia Domna, fratello minore di Caracalla. Nel 197, dopo che il padre, avendo eliminato i suoi avversari, assunse il potere su tutto l'impero, prese parte alla campagna militare contro i Parti. Nel 198, quando il fratello fu fatto Augusto, Geta fu nominato Cesare e nel 200 Pontefice. Nel contempo mutò il nome, per ragioni non note, da Lucio a Publio, mutuandolo da quello zio (P. Settimio Geta), uomo privo di importanza nella vita politica del tempo. Da quel momento, sino al 211, Geta mantenne il titolo di Pontefice nella titolatura che va sotto il suo nome, segno dell'importanza che veniva attribuita, all'epoca, all'aspetto religioso dei doveri imperiali. Accompagnò padre e fratello in Bretagna a partire dal 208, mentre nel 209 fu elevato al rango di Augusto. Alla morte di Settimio Severo, [Eburacum (York) - 4 febbraio del 211] i due fratelli riportarono a Roma le ceneri paterne e regnarono insieme. Ma si odiavano e, dopo un anno di regno congiunto, Caracalla uccise il fratello tra le braccia della madre per poi decretarne la "damnatio memoriae". Tutti i suoi ritratti furono perciò distrutti o cancellati (come quello che lo ritrae insieme al fratello, nell'atto di sacrificare, all'interno del fornice dell'arco degli Argentari a Roma). Con lui vennero massacrati i i suoi partigiani. (4) PONTIFex COnSul II. Si noterà che il titolo concesso a Geta fu quello di Pontefice, non di Pontefice Massimo di spettanza imperiale. |
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