Roma, 29.6.2003
Egregio
Lettore,
devo
riconoscere che l'identificazione di questa moneta
si è presentata particolarmente laboriosa a causa
del cattivo stato di conservazione delle leggende.
In vista delle finalità didattiche del mio sito,
ritengo perciò utile indicare le modalità attraverso
le quali sono pervenuto alla sua classificazione più
probabile:
- Il
punto di partenza è stato l'identificazione
certa di sei lettere della leggenda del dritto,
AVR??COM, mentre non sono riuscito a decifrare
le due lettere di mezzo che ho indicato pertanto
con il punto interrogativo.
- Sono
quindi andato nella pagina del mio sito dedicata
ai "I siti di numismatica nel web",
specificamente in quella intitolata "Ausili
alla
identificazione", scegliendo, tra i vari
link disponibili, quello in grado di consentire
la ricostruzione di una leggenda partendo da una
base frammentaria, http://www.wildwinds.com/coins/findstr.html
- il
risultato della ricerca è stato il
seguente:
IMPCAESLAVRELCOMMODVSGERMSARM |
Commodus A.D. 177-192 |
IMPLAVRELCOMMODVSAVGGERMSARM |
Commodus A.D. 177-192 |
LAELAVRELCOMMAVGPFEL |
Commodus A.D. 177-192 |
LAVRELCOMMODOCAESAVGFILGERM |
Commodus A.D. 177-192 |
LAVRELCOMMODOCAESAVGFILGERMSARM |
Commodus A.D. 177-192 |
LAVRELCOMMODVSAVG |
Commodus A.D. 177-192 |
LAVRELCOMMODVSAVGGERMSARM |
Commodus A.D. 177-192 |
LAVRELCOMMODVSAVGTRPIII |
Commodus A.D. 177-192 |
LAVRELCOMMODVSAVGTRPIIII |
Commodus A.D. 177-192 |
LAVRELCOMMODVSAVGTRPV |
Commodus A.D. 177-192 |
LAVRELCOMMODVSCAESAVGFILGERM |
Commodus A.D. 177-192 |
LAVRELCOMMODVSCAESAVGFILGERMSARM |
Commodus A.D. 177-192 |
- Come
si osserverà, tutte le leggende risultanti dalla
ricerca si riferiscono allo stesso sovrano,
Commodo. Tuttavia la leggenda pertinente alla
nostra moneta, dato il ristretto spazio
disponibile, deve possedere la caratteristica di
essere breve e di iniziare "quasi" con AVR. Ciò
fa escludere automaticamente le prime tre
proposte di leggenda, mentre rende molto
probabile che la sesta in tabella: "LAVRELCOMMODVSAVG". A ben
guardare, prima della A possiamo riconoscere,
sebbene usurata, la lettera "L" e sul
lato destro della moneta, si potrà osservare,
molto abrasa, l'ultima parte della leggenda, "AVG".
- Sono
quindi passato a considerare il rovescio della
moneta, dove l'associazione tra la figura
femminile seduta ed il serpente sacro di
Esculapio richiama la personificazione della
"Salus".
- Il
problema residuo è rappresentato dalla leggenda
del rovescio; ad una prima osservazione gli
unici caratteri comprensibili sembrerebbero le
lettere "IMPII" (o IMPIII). Tuttavia ponendo
attenzione sulla prima lettera della leggenda,
scorgiamo quella che, ad un primo tempo, sembra
una "Y", del tutto improbabile però in
una moneta romana non provinciale. E dunque
candidato sostitutivo più probabile appare la "T"
ma a questa lettera in una leggenda del rovescio
seguono di solito "RP", quindi "TRP", iniziali
di Tribunicia Potestas, che è di solito seguita
dal numerale delle reiterazioni della carica. E
dunque quelle che a prima vista sembrerebbero
quattro lettere sono invece dei numeri, il
dubbio è quali, si potrebbe andare da un VIII ad
un IIII. Ma questo dubbio può essere sciolto
solo da un catalogo, come quello del Mattingly
da me di solito utilizzato.
- In
considerazione degli elementi di incertezza
ancora presenti nella leggenda del rovescio ho
dovuto procedere ad un esame minuzioso, moneta
per moneta, di tutta la monetazione di Commodo,
fino a ritrovare la moneta in cui tutti gli
elementi di identificazione sopra indicati
convergevano e questo mi ha consentito di
ricostruire la leggenda del rovescio anche per
la parte ormai abrasa.
- Per
quanto riguarda il valore venale della moneta si
suggerisce di ricercare i valori d'asta o di
scambio disponibili nel web. A questo fine
basterà fornire la leggenda del dritto e/o del
rovescio, opportunamente intervallata da spazi
separatori tra le parole, ad uno dei motori di
ricerca disponibili nel web e di seguito
indicati:
e fare
quindi una cernita, tra le risposte ottenute, per
individuare, tra le tante, una moneta di tipologia
identica a quella in esame (è bene a questo punto
precisare che non sempre, purtroppo, la ricerca dà
risultati positivi).
Lasciamo
ora da parte la didattica e occupiamoci della
moneta di fig. 1 fornendone una descrizione
sintetica, con la solita convenzione di indicare
in lettere rosse le parti abrase della leggenda:
D. Testa
di Commodo laureato a destra. L AVREL COM MODVS AVG
R. La
Salus (1) drappeggiata seduta a sinistra su
un basso sedile, sorregge un ramo col braccio
destro esteso verso un serpente (2) che si avvolge attorno ad un altare; il
braccio sinistro è appoggiato su un lato della
sedia. TR P
IIII IMP II COS II
PP.
La moneta è molto probabilmente
classificabile come BMC
794. Il peso indicato dal lettore è
compatibile col denario di Commodo che pesava
2,93 g. (media su 290 esemplari) ed era
costituito da circa 20 parti di rame e 80
d'argento. La moneta di riferimento in possesso
del British Museum possiede infatti le seguenti
caratteristiche fisiche: 2,85 g.; 19 mm di
diametro; asse di conio a ore 6 (nella
monetazione di Commodo troviamo però
indistintamente assi di conio a ore 0 e a ore
6). La data di coniazione, desumibile dalla
quarta Potestà Tribunizia, si colloca poco dopo
il primo gennaio del 179 quando Commodo fu
nominato console per la seconda volta (COS II).
Per inciso, al tempo della coniazione, Commodo
era co-reggente assieme al padre Marco Aurelio
da circa due anni (di qui il titolo di Augusto -
AVG nella leggenda del dritto).
Nel sito:
http://www.cgb.fr/monnaies/vso/v09/gb/monnaiesgba5e3.html
è possibile osservare una moneta,
molto ben conservata, identica a quella di fig.
1 insieme all'indicazione del valore.
Un saluto
cordiale.
Giulio De
Florio
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Note:
(1)Salus ("Salute") è la dea romana
della salute e della prosperità, sia del singolo che
dello stato. Come Salus Publica Populi Romani ("dea
del benessere collettivo del Popolo Romano"), a lei
era dedicato un tempio al Quirinale,
inaugurato il 302 a.C. (Livius X, 1, 9). Più tardi
la Salus si caratterizzò più come protettrice della
salute del singolo. Attorno al 180 a.C. nel tempio a
lei dedicato, si celebrarono riti sacrificali in
onore di Apollo, Esculapio, e della Salute (Livius
XL, 19). I suoi attributi erano il serpente o la
tazza e la sua festa ricorreva il 30 di marzo. La
Salute viene identificata anche con la greca Hygieia
- notizie tratte da: http://www.pantheon.org/articles/s/salus.html
(2)Nell'antichità la figura del
serpente era associata all'idea di guarigione.
Esculapio, figlio d'Apollo e inventore della
medicina, era infatti adorato sotto le specie di
serpente; come infatti il serpente, cambiando pelle,
sembra recuperare la giovinezza, così il malato,
sotto la tutela degli dei, rinnova la propria
vita e ritarda la vecchiaia.
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