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12.3.2007
Gentile
signore, ho acquistato qualche tempo fa queste
monete romane,che mi furono datate 3/4 secolo d.c.
Il diametro di entrambe e' di circa 17 ,18 mm,non le
dire il peso. Puo' darmi un suo giudizio sulla loro
autenticita'? Grazie mille,cordiali saluti |
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Roma, 16.3.2007
Egregio
Lettore,di seguito riporto i dati significativi pertinenti alla sua moneta: AE31, zecca di Aquileia, 24/8/367÷17/11/375 d. C.2, RIC IX 12(b) (pag. 96), indice di rarità "C". Descrizione
(sono indicate in rosso le parti della leggenda
usurate o comunque illeggibili): Altre monete dello stesso tipo sono stata da me analizzate in altre pagine del sito (v. cliccando qui e qui). Di seguito propongo alcuni link reperiti nel web:
Concludo osservando che le caratteristiche di stile della moneta di figura sembrano accettabili e comparabili con quelle dei conî d'epoca. Non sono in grado di aggiungere altro in assenza del dato relativo al peso della moneta. Un saluto cordiale.
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(1) Secondo
il RIC
IX, l'Æ3
di Valentiniano/Valente era un
bronzetto di poco più di 17 mm e del
peso di c. 2,72g. Ho effettuato una
ricerca delle monete della SECVRITAS
REIPVBLICAE battute dalla zecca di
Aquileia nel nome di Valente e
presenti nel data base dell'ANS
(American Numismatic Society - http://tinyurl.com/bj3uh).
Riassumo
in altra pagina (cliccare
qui) i risultati ottenuti con
riferimento ai soli categorici 9b e
12b. Dalla tabella si evince la
larga variabilità delle
caratteristiche fisiche di queste
monetine. Si noterà anche che tutte
le monete presenti nel data base
sono descritte come
SECVRITAS-REIPVBLICAE (dove con il
trattino si simboleggia
l'interruzione della leggenda che si
può osservare, in corrispondenza con
la testa della Vittoria, anche nella
moneta di figura). Non avendo il
lettore comunicato il peso della
moneta, non sarà possibile il
confronto con quello dei conî
d'epoca.
Vissuto tra il 328 e il 378 d.C., Valente fu nominato (28.3.364) Augusto d'Oriente dal fratello Valentiniano I che mantenne per sé l'impero d'Occidente e la guida generale dell'Impero. Egli seguì in larga parte le politiche del fratello maggiore ma, a differenza di questi, abbracciò l'arianesimo cristiano. Uomo intollerante, perseguitò sporadicamente i Cristiani Ortodossi. Nel 365 represse la rivolta di Procopio, alleato con i Goti. Intraprese una campagna militare contro i Visigoti di Atanarico e li sconfisse nel 369. Incerto fu il suo atteggiamento nei confronti dei Persiani che minacciavano l'Armenia ma nel 376 concluse con loro un accordo di pace. Nel 376 ammise nel territorio dell'impero i Visigoti di Fritigerno ma costoro in seguito, insoddisfatti dei Romani, si ribellarono e nel 378 uccisero Valente nella battaglia di Adrianopoli, distruggendo due terzi del suo esercito (per il prosieguo della storia del periodo si veda altra pagina di questo sito). (4) Monete della SECVRITAS REIPVBLICAE (la Sicurezza della Repubblica) furono battute nel 4° secolo nel nome di Constantino I, Constantino II, Costanzo II, Crispo, Helena, Fausta ma furono particolarmente abbondanti quelle battute nel nome di Valentiniano e di Valente. (5) Secondo il RIC, SMAQP in esergo è uno dei tanti contrassegni della zecca di Aquileia di una successione che si sviluppa nell'arco degli anni compresi tra il 28/3/364 (elevazione di Valente) e il 9/8/378 d. C. (giorno della morte di Valente)]. La sigla SMAQP sta per Sacra Moneta AQuileia Prima (officina). |
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