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22.3.2007
Egr Sig. De
Florio le allego foto di una moneta romana, trovata nel febbraio 2007, in provincia di Siena in Toscana. Diametro di circa 22/25 mm. leggermente ovale. peso di circa 9 gr. E' possibile identificarla? Grazie Cordiali saluti |
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Duisburg, 23.3.2007
Egregio
Lettore, trascrivo di seguito i dati significativi pertinenti alla moneta di figura: Asse1, zecca di Roma2, RIC IV/II 83(2)b, BMC VI 155, C IV 39, gennaio 236-marzo/aprile 238 d. C.3, indice di rarità "C". Descrizione
(sono indicate in rosso le parti della leggenda
usurate e non più leggibili)4: La ricerca nel web di monete di tipologia pari a quella di figura ha prodotto i seguenti risultati:
Un saluto
cordiale. ------------------------------- Note:
(2) Sostiene http://www.cgb.fr/monnaies/rome/r12/article/3emissions.html che le sei officine della zecca di Roma utilizzassero ciascuna un proprio tipo di rovescio. Così il tipo della Pace sarebbe sempre da associarsi alla terza officina. (3) La moneta risulta in qualche modo databile sulla base della leggenda del dritto; infatti, quando quest'ultima termina con l'attributo GERM (GERanicus), essa è da riferirsi al periodo 236-238 d.C. (v. in proposito BMC). (4) In considerazione delle finalità didattiche di questo sito, vale la pena accennare a come si è pervenuti alla identificazione della moneta, nei termini sopra indicati. Ad un primo esame la leggenda della moneta appare illeggibile e l'unico elemento certo sembra essere il profilo del dritto, in particolare il mento molto pronunciato dell'imperatore. Sulla base di questo solo elemento, sfogliando la galleria di ritratti del sito http://www.romancoins.info/Soldatenkaiser.html, si è pervenuti ad una prima identificazione del sovrano che andava tuttavia riscontrata con la produzione monetaria del sovrano. Ciò si è fatto consultando l'archivio del sito (thumbnail images) http://www.wildwinds.com/coins/ric/maximinus_I/i.html che ha rivelato la presenza di un tipo della Pace che ben si adatta all'immagine molto usurata del rovescio di figura. Il peso della moneta indicato dal lettore risulta compatibile con l'asse piuttosto che con il sesterzio. Infine, ma solo a posteriori, appare possibile intravedere alcune lettere residue della leggenda del dritto e del rovescio della moneta di figura. Da qui l'identificazione, secondo la descrizione sopra fornita. (5) MAXIMINVS PIVS AVGustus GERManicus. Massimino I era un Trace di famiglia contadina dotato di grande altezza e prestanza fisica. Entrato nei ranghi dell'esercito ai tempi dell'imperatore Settimio Severo, vi aveva fatto carriera sino a diventare governatore della Mesopotamia. Nel 235 si trovava sulla frontiera renana quando, nel corso di una rivolta militare, Alessandro Severo e Giulia Mamea furono uccisi nel loro campo vicino Magonza il 22 marzo 235 d.C. e le truppe acclamarono Massimino imperatore. Egli combatté con successo contro i Germani ma a Roma era avversato dalla nobiltà e solo malvolentieri il Senato gli riconobbe il titolo di Augusto. Verso la fine del 235 o agli inizi del 236, come conseguenza delle vittoriose campagne contro i Germani, i Sarmati e i Daci, gli furono riconosciuti i titoli di "Germanicus", "Sarmaticus", "Dacicus". Nel 238, prima la ribellione dei Gordiani contro le imposizioni fiscali in Africa, poi quella del Senato che portò all'ascesa di Pupieno e Balbino, indussero Massimino a muovere contro Roma. Ma, dopo un assedio non coronato da successo della città di Aquileia, i soldati gli si ammutinarono contro e lo uccisero assieme al figlio Massimo Cesare. (6) PAX AVGVSTI, la Pace di Augusto. Sostiene http://www.cgb.fr/monnaies/rome/r12/article/3emissions.html che il tipo della Pace alluda alla volontà del sovrano di battere il nemico sin dentro il suo territorio. |
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