|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Roma, 28.6.2007
Egregio sig.
Giulio, approfittando della sua disponibilità le
chiedo un aiuto per catalogare la moneta di cui le
allego le foto ed eventualmente una valutazione in
base alla rarità e allo stato di conservazione. Di
seguito le indico gli elementi richiesti:
Peso:
26.4g La
autorizzo all'uso incondizionato delle foto
allegate. |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Roma, 9.7.2007
Egregio
Lettore,riporto di seguito gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Sesterzio1,
zecca di Roma, RIC III
1383/3 (pag. 192), BMC IV
2181 (pag. 379), Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le
parti della leggenda usurate o comunque
illeggibili): La ricerca nel web di monete della tipologia in esame ha prodotto i seguenti risultati:
Un saluto cordiale. ------------------------------------------- Note:
(2) A Faustina Minore fu concesso il diritto di coniazione nel 147 d. C. (v. BMC, pag. xxi) quando a Marco Aurelio furono conferiti i poteri di tribuno; la coniazione nel suo nome continuò anche dopo la morte nel 175 con un'emissione della "Consecratio". Le monete battute nel nome di Faustina Minore non recano un preciso riferimento temporale; BMC riesce comunque ad ordinarle in cinque gruppi successivi (v. BMC, pag. xliv) a cui attribuisce le seguenti date approssimative di coniazione:
(3) FAVSTINA AVGusta PII AVGusti FILia. In quest'epoca di dinastie di adozione i legami all'interno delle stesse vengono rimarcati, nel caso di questa moneta mettendo in rilievo il legame di sangue che lega Faustina Augusta al genitore, come indica la leggenda del rovescio, "Faustina Augusta figlia del Pio Augusto" (Antonino Pio). (4) L’imperatore Adriano, sentendosi prossimo alla fine, designò per la successione l’amico Lucio Elio Cesare. La prematura morte di costui costrinse il sovrano a scegliere un nuovo erede. La scelta cadde su Tito Aurelio Antonino (il futuro Antonino Pio) nell’ambito di un patto di successione che prevedeva (v. figura più avanti) la contemporanea adozione, da parte del nuovo erede designato, del 17enne Marco Annio Vero (il futuro Marco Aurelio) e del giovane Lucio Elio Vero (figlio di Lucio Elio Cesare) che all’epoca aveva otto anni e della promessa di matrimonio tra la figlia di Antonino Pio (Anna Galeria Faustina, nota come Faustina Minore per distinguerla dalla mamma che portava lo stessa nome ed era detta Faustina Maggiore) e Lucio Elio Vero. Alla morte di Adriano nel 138 Antonino divenne Augusto e nel 145, dette Faustina in isposa a Marco Aurelio invece che al fratello adottivo, data la giovane età di quest'ultimo. Nel 146, alla nascita del primo figlio, Faustina Minore fu insignita dal padre del titolo di Augusta mentre il marito Marco Aurelio era ancora Cesare. Riferisce il Diz. Enc. Italiano che Faustina Minore era lodata per il sollecito amore verso i numerosi figli (ne ebbe almeno 13, un elenco dei quali è presente nel sito, http://vessels-of-time.com/women_of_rome.htm; tra questi si ricorderà il futuro imperatore Commodo) e verso il marito che accompagnò anche in guerra. Proprio per questo, prima tra le mogli di imperatori, ebbe il titolo di “mater castrorum”. Morì ad Halala (successivamente ribattezzata in suo onore Faustinopoli) in Cappadocia dove Marco Aurelio si trovava per reprimere la rivolta di Avidio Cassio. Alla morte (176 d.C.) fu divinizzata e infine sepolta nel mausoleo di Adriano; in suo onore furono istituite sacerdotesse e furono create le nuove “puellae Faustinianae” che rinnovavano l’istituzione benefica creata dalla madre. Le fonti antiche, in contrasto con i “Ricordi” di Marco Aurelio, accusano Faustina di dissolutezza ma, con tutto il rispetto per le fonti, c'è da chiedersi come una madre di tredici figli avrebbe potuto trovare il tempo e la voglia di dedicarsi ai piaceri extraconiugali a cui si allude. Un ritratto di Faustina M. è presente a Roma nel Museo Capitolino (v. ritratto). Nelle monete viene di solito ritratta con lo chignon dietro la testa, a differenza della mamma Faustina Maggiore che portava lo chignon sulla testa (v. immagine). (5) Quanto alla simbologia del rovescio BMC non è definitivo: Diana cacciatrice potrebbe alludere al Lazio, luogo nel quale il culto di Diana era radicato oppure alle venazioni, protette dalla dea; ma Diana era anche dea dell'Aventino e, come tale, protettrice dei diritti della plebe e quindi potrebbe essere colei da cui Marco Aurelio invoca il sostegno al momento di assumere l'incarico di tribuno della plebe (v. BMC, pag. l). |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|