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Alessandro Severo e la
Providentia |
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3.7.2003
Le invio
l'immagine di questo sesterzio che acquistai circa
quattro anni fa, se è possibile le chiedo
cordialmente di descrivermi bene la storia degli
imperatori, il retro di queste monete e magari il
valore approssimativo, lo stato di conservazione. di
queste tendo a credere siano in conservazione BB,
infine la rarità (che dovrebbe essere per le tre
comune). |
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Roma, 14.9.2003
Egregio Lettore
di seguito le fornisco la descrizione della moneta di figura, classificabile come C 509 (posto che si tratti un sesterzio ma C 510, nel caso si tratti invece di un asse) ovvero come BMC 815 (19,96g. 32mm, 0°): Æ Sesterzio D. Busto di Alessandro Severo,1 con leggero drappeggio sulla spalla sinistra, laureato a destra.Questa moneta fu coniata dalla zecca di Roma, probabilmente dalla quinta delle sei officine dell'Urbe, nell'ambito dell'emissione XIV, alla fine del 231 d.C. Immagini di confronto per questa moneta sono reperibili ai seguenti indirizzi:
http://www.wildwinds.com/coins/sear/s2265.2.jpg (EF, 22.65 g.) http://www.ancient-coin-forum.com/Coins/00260z00.jpg (F, 21.3g, 29.2mm, 0°)
sesterzio, peso medio (calcolato su 263 esemplari) 21,70g,5La forma romboidale della moneta trova giustificazione in un ridotto standard di qualità nella preparazione del tondello metallico prima della coniazione, fatto questo piuttosto comune nella produzione dei sesterzi a partire da Alessandro Severo in poi, per i successivi decenni. La moneta è piuttosto comune, secondo il Cohen. Concludo osservando che dal punto di vista stilistico l'aspetto della moneta appare ineccepibile. Un saluto
cordiale. ------------------------------- |
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