Roma, 30.1.2008
Egregio
Lettore,
di seguito
trascrivo i dati significativi pertinenti alla sua
moneta:
Follis1, zecca sonosciuta2, 337-361 d. C.
Descrizione
sommaria (sono indicate in rosso le parti della
leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. CONSTAN
- TIVS P F AVG3 . Costanzo II, con diadema di alloro e
rosette, busto paludato e corazzato a destra. Bordo
perlinato..
R. VICTORIAE DD AVGGQ NN4. Due Vittorie, l'una di fronte all'altra,
ciascuna sorregge una corona e una palma. Bordo
perlinato. Segno di zecca illeggibile.
La ricerca
nel web di monete simili a quella di figura ha
prodotto il seguente risultato che riporto
esclusivamente a titolo esemplificativo:
- http://www.vcoins.com/ancient/calgarycoin/store/viewItem.asp?idProduct=2271
Constantius II, AD 337-361. AE 4. Denomination :
AE 4. Mint : Thessalonica, 2nd officina Date :
Issued AD 337 to 348 (pre-reform period). Size :
15.3 x 15.8 mm. Weight : 1.66 grams. Reference :
Sear-3999 variety Grade : VF, very slightly rough.
Obverse : Diademed head of Constantius II right,
with CONSTANTIVS P F AVG around. Reverse : Two
Victories standing facing each other, each holding
a wreath, with a small dot between them, with
VICTORIAE D D AVGG Q NN around, and SMTS
"dot"below. Price US$ 11.50 euro 7.80 £ 5.83 AUD$
13.08 CHF 12.50 CAD$ 11.58 Rates for 1/24/2008.
Un saluto
cordiale.
Giulio De
Florio
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Note:
(1) Il follis di figura presenta
caratteristiche fisiche compatibili con quelle della
moneta di cui al link sopra
menzionato.
(2) Lo stato di usura non consente
di leggere il segno di zecca in esergo e non sarà
quindi possibile catalogare la moneta.
(3) CONSTANTIVS Pius Felix AVGustus,
riferibile all'imperatore Costanzo II.
Costantino
II, Costanzo II e Costante (in quest'ordine di
anzianità) divennero Augusti il 9 settembre del 337,
circa quattro mesi dopo la morte del loro genitore,
Costantino I il Grande. Tra di loro si divisero
l'impero, Costantino II governò in Ispagna, Gallia e
Britannia, Costanzo II in Oriente ed Egitto,
Costante in Africa, Italia e Illyricum. Nel
340 Costantino II invase improvvisamente i territori
di Costante ma l'impresa fallì e l'invasore perì in
battaglia ad Aquileia. Costante rimase quindi unico
Augusto d'Occidente fino a che cadde vittima nel 350
di un complotto militare organizzato da Magnenzio.
In un momento di turbolenze nell'impero occidentale,
Costanzo, sentendo il bisogno di avere in Oriente
una figura simbolica a rappresentare la famiglia
imperiale, convocò a corte Gallo, che era il più
anziano dei cugini sopravvissuti alla strage seguita
alla morte di Costantino I, gli diede in isposa la
sorella Costantina e lo fece Cesare a Sirmium, il 15
marzo del 351. Gallo e il nuovo prefetto pretorio
dell'Est, Talassio, senza por tempo in mezzo,
partirono per l'Oriente e si insediarono ad
Antiochia a metà maggio, nel momento in cui si
vociferava del fenomeno meteorologico o astronomico
della croce celeste, almeno creduto tale. Poiché la
situazione al confine persiano si manteneva
piuttosto tranquilla, Gallo ebbe vita relativamente
facile. Le agitazioni degli Isauri e degli Giudei,
specie di questi ultimi, furono represse con grande
brutalità. Certo è che il suo governo fu
caratterizzato da grande irresponsabilità e violenze
che culminarono con l'istigazione al linciaggio del
prefetto Domiziano e del questore Monzio. Dopo
questo accadimento Gallo fu richiamato,
ufficialmente per essere trasferito in Gallia, ma in
realtà per essere privato delle prerogative e
processato a Flanona, un'isola al largo della costa
orientale dell'Istria, dove fu decapitato verso la
fine del 354. Costanzo morì per cause naturali il 3
novembre del 361 mentre muoveva col suo esercito per
reprimere la rivolta di Giuliano l'Apostata.
(4) VICTORIAE DD AVGGQ NN (Victoriae
Dominorum Augustorumque Nostrorum). La moneta fu
battuta sia nel nome di Costanzo II che di Costante,
di qui il plurale utilizzato nella leggenda del
rovescio.
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