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Le guerre sociali | ||||
colore
argento diametro (25÷26)mm peso (5,07±0,02)g asse di conio 1h tondello ferromagnetica |
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Roma, 11.3.2008
Denario italico1, zecca sannita o lucana, 90÷88 a. C., Sydenham
636 (pag. 93), indice
di rarità (7).
Descrizione
sommaria: La ricerca nel web di monete simili a quella di figura ha prodotto i seguenti risultati:
Note: (1) I denari della Confederazione Marsicana avevano un peso confrontabile con quello dei denari romani coevi. Il peso dei sette denari della tipologia di figura presenti nei musei di Parigi, Berlino, Londra va dai 3,49g ai 4,20 g, il diametro è invece di c. 20mm. Le caratteristiche fisiche della moneta di figura si discostano pertanto da quelle dei conî autentici d'epoca, sia per la presenza di materiale ferromagnetico nel tondello (che non è d'argento, come ci si aspetterebbe se fosse autentico), sia per il peso e diametro (5,07g, 25-26mm) maggiori. (2) L'asterisco è il segno del valore (1 denario = 16 assi). (3) La moneta originale fu battuta durante le guerre sociali. I Marsi, i Piceni, i Vestini, i Peligni, i Marrucini, i Sanniti e i Lucani, ai quali Roma si era rifiutata di concedere i privilegi della cittadinanza, avevano costituito una confederazione antiromana, con capitale Corfinio, ribattezzata Italia. In quel periodo essi batterono moneta propria, interamente in argento (con l'unica eccezione di una moneta aurea emessa dai Marsi), corrispondente, quanto a peso e aspetto generale, ai denarii romani. Il denario romano da cui la Confederazione Marsicana trasse ispirazione per la coniazione della propria moneta può essere osservatocliccando qui; esso era stato battuto una quarantina di anni prima (c. nel 136) nel nome di C. Serveilius M.f. (classificato Crawford 239/1). Nell'originale romano il dritto ritraeva la dea Roma e, al posto della leggenda ITALIA, si leggeva ROMA. Per un approfondimento storico sulle guerre sociali vedere http://roman-empire.info/roman-empire/25/ oppure il manuale di storia romana online http://tinyurl.com/3yhge4 (ricercando nel testo la voce "Mutilus" attraverso la funzione search del browser). (4) La leggenda del rovescio in caratteri oschi si translittera in quelli latini così, "C. PAAPI C.". Le monete con leggenda osca si ritiene siano state coniate dai Sanniti e dai Lucani. Gaius Paapius [Mutilus], insieme a Q. Pompedius Silo, erano i consoli dello stato ribelle. Papio Mutilo era a capo dell'esercito sannita e fu battuto pesantemente prima da L. Iulius Caesar e infine da Sulla negli ultimi stadi della guerra. (5) La moneta di cui al link1 è diversa da quella in argomento (si classifica infatti Sydenham 635) in quanto reca al dritto al leggenda "MVTIL" in caratteri osci; per tutto il resto è identica. |
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