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Un dupondio di C GALLIVS LVPERCVS IIIVIR AAAFF | ||||||||||||||||||||||||||||||||
4.9.2008
Caro Holmes
numismatico / Gentilissimo dott. De Florio, questa
volta le invio l'immagine di una moneta un po' più
misteriosa a causa dello stato pietoso di
conservazione; il pendaglio da forca che me l'ha
ceduta a un mercatino in cambio di vil danaro mi ha
assicurato che trattasi di un dupondio di Augusto
databile 20-21 d.C. Su un lato della moneta mi
sembra di ravvedere le lettere: "... GALLIVS
LVPERCVS... VIR..."; mentre sull'altro, ahimé,
Holmes, non riesco a vedere quasi nulla: è come
guardare una moneta nella quasi completa oscurità.
Un piccolo oggetto spettro del passato! Sul lato
oscuro mi sembra di ravvedere una corona d'alloro
attorno al tondello e delle lettere disposte su due
o tre file, indecifrabili. Forse ella, Holmes,
riuscirà a svelare anche questo mistero, togliendo
il "velo" che ricopre il passato.
Suo Watson ... ---------- peso: g. 10,00 diametro: cm 2,5 la moneta non reagisce alla calamita asse di conio: ? ---------- PS: Grazie e a presto |
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Roma, 10.9.2008
Elementare
Watson! Il monetiere C. Gallius Lupercus firmò tre nominali:
D. in alto OB - al centro CIVIS all'interno di una corona di quercia affiancata da due rami d'alloro - in basso, SERVATOS; R. C GALLIVS CF LVPERCVS IIIVIR AAAFF attorno a S C grande al centro. D. AVGVSTVS/TRIBVNIC/POTEST su tre righe orizzontali all'interno di una corona di quercia; R. C GALLIVS LVPERCVS IIIVIR AAAFF in senso orario attorno a S C grande al centro. D. a scendere sul lato destro CAESAR AVGVSTVS, a salire sul lato sinistro TRIBVNIC POTEST Augusto testa nuda a destra; R. C GALLIVS LVPERCVS IIIVIR AAAFF in senso orario attorno a S C grande al centro. Dupondio1, zecca di Roma, 16 a. C., RIC I 378 (pag. 70), BMC I 173 (pag. 34), Cohen I 435 (pag. 124)2, indice di rarità "S". Descrizione
sommaria (sono indicate in rosso le parti della
leggenda usurate o comunque illeggibili):
Un saluto cordiale. Giulio De Florio ------------ Note:
(2) Le sigle, RIC I 378 (pag. 70), BMC I 173 (pag. 34), Cohen I 435 (pag. 124) esprimono la classificazione del dupondio di figura in relazione ai manuali di riferimento più noti in campo numismatico. Tra i vari manuali che si occupano della monetazione "imperatoria" e imperiale, segnalo quello del Cohen che, sebbene un po' datato, è l'unico consultabile in rete; in esso i vari personaggi sono trattati cronologicamente mentre le monete ad essi riferibili sono riportate secondo l'ordine alfabetico della leggenda del rovescio. (3) AVGVSTVS TRIBVNICia POTestate. [Augusto investito dei poteri di tribuno]. La titolatura inserita all'interno di una corona civica si riferisce ad Augusto. Riporto da Augustus - Res Gestae il seguente brano "In consulatu sexto et septimo, postquam bella civilia exstinxeram, per consensum universorum potitus rerum omnium, rem publicam ex mea potestate in senatus populique Romani arbitrium transtuli. Quo pro merito meo senatus consulto Augustus appellatus sum et laureis postes aedium mearum vestiti publice coronaque civica super ianuam meam fixa est et clupeus aureus in curia Iulia positus, quem mihi senatum populumque Romanum dare virtutis clementiaeque et iustitiae et pietatis caussa testatum est per eius clupei inscriptionem." (Durante il mio sesto e settimo consolato [e dunque, secondo BMC, nel 28-27 a.C.], dopo aver posto fine alle guerre civili, e avere per consenso unanime assunto il potere assoluto, ho passato la cosa pubblica sotto il controllo del Senato e del Popolo Romano. Come riconoscimento di questo mio atto meritorio, per decreto del Senato, sono stato nominato Augusto e, con cerimonia pubblica, le porte della mia casa sono state adornate di allori e una corona civica è stata scolpita sulla mia porta e lo scudo d'oro, che il Senato e il Popolo Romano mi hanno dato in riconoscimento del mio coraggio, clemenza, senso della giustizia e religiosità, è stato posto nella Curia Julia, come testimonia l'iscrizione sullo stesso scudo). (4) C GALLIVS LVPERCVS IIIVIR AAAFF. L'organizzazione della zecca era posta sotto la direzione di triumviri monetali (IIIVIR AAAFF - Triumvir Auro, Argento, Aere Flando Feriundo), di solito giovani senatori agli inizi della carriera politica che duravano in carica di massima per un anno. Nel 16 a. C., l'anno in cui, secondo BMC, la moneta di figura fu emessa, i triumviri monetali in carica erano i seguenti tre: C. Asinius Gallus, C. Cassius Celer e C. Gallius Lupercus. Essi batterono, tra l'altro, monete di tipologia simile, ma con i propri nomi nella leggenda. A quanto pare, il magistrato monetale C. Gallius Lupercus è conosciuto solo attraverso la testimonianza delle monete. (5) Tra le novità introdotte nella monetazione da Augusto è da ricordare quella per cui viene conferita al Senato la responsabilità delle emissioni monetali in bronzo; ogni emissione ènea riportava perciò sul rovescio la sigla SC (Senatus Consulto, "per decreto del Senato"). La monetazione d'oro e d'argento, che era priva di questa sigla, rientrava nella competenza diretta dell'imperatore. |
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