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Costantino I ed il Valore degli Augusti | ||||||||||||||||||||||||
19.10.2008
Buon giorno,
sig. Giulio de Florio, le invio i dati e le
foto di una monetina in mio possesso, colgo
l'occasione per ringraziarla per il suo
straordinario lavoro, perché quando vedo una moneta
capisco quanto fascino e valore ha e che senza il
suo aiuto non sarei mai riuscito a scoprire la sua
storia! Grazie di cuore! Dati Peso:2.191g Diametro:19mm Colore:Marrone nero, bordo rossiccio Asse di conio:ore 5.30/6 Tipologia metallica:Rame Non è presente materiale ferro magnetico nel tondello Descrizione: Dritti:Busto imperatore e scritta CONSTAN TINVSAV Rovescio: Edificio "castello", scritta circolare VIUV SAVCG, SCRITTA S A SX DEL CASTELLO E F A DSTRA DEL CASTELLO, infine sotto al disegno scritta ARLS. Grazie per la collaborazione , come il solito può utilizzare i dati e le foto come meglio crede, le chiedo anche un valore indicativo della moneta..... A risentirci... |
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Roma, 23.10.2008
Egregio
Lettore, riporto di seguito gli elementi che mi è stato possibile raccogliere sulla moneta di figura: Follis1, zecca di Arles, 328 d. C., RIC VII 313 (pag. 268), indice di rarità "s". Descrizione
sommaria: La ricerca nel web di monete identiche a quella di figura ha prodotto i seguenti risultati:
Un saluto
cordiale. (1) Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei follis della tipologia di figura presenti nei link di cui sopra:
(2) CONSTANTINVS AVGustus. Con la sconfitta e la morte di Licinio nel 325, Costantino I non aveva più rivali mentre il suo regno si estendeva su tutti i territori dell'impero romano d'occidente e d'oriente riunificati. Principi ereditari, con il titolo di Cesare, erano i due figli:
(4) Il tipo del rovescio è quello che i numismatici di lingua inglese definiscono "camp-gate" (porta del castro). Il camp-gate nasce alla fine del terzo secolo con il sistema diarchico (Costanzo Cloro e Domiziano) come evoluzione della rappresentazione delle mura cittadine, già nota nella monetazione provinciale romana. Il soggetto del rovescio, la porta, è schematizzato attraverso un arco ricavato alla base delle file ordinate di mattoni di una torre fortificata centrale, sormontata da merli e da strutture apicali in numero variabile. Non c'è unanimità tra gli studiosi sull'interpretazione da dare a queste strutture apicali, pure e semplici torrette, secondo alcuni, fari di segnalazione (signal beacon) secondo altri. Per chi voglia approfondire l'argomento rimando alla disamina svolta dal sito http://www.beastcoins.com/Topical/Architecture/Campgate.htm, il cui autore propende per la prima ipotesi ma non manca di illustrare anche la seconda. La seconda ipotesi è invece sostenuta dal sito, http://ancient-times.com/ace/main/VF3.DOC. Nel sito http://home.eckerd.edu/~oberhot/campgate.htm viene illustrata l'evoluzione del "camp-gate" dalla diarchia alla monetazione carolingia e inglese. (5) La moneta risulta battuta dalla zecca di Arelatum (l'odierna Arles nella Francia meridionale), come si evince dalla leggenda di esergo ARLS, ove ARL è l'indicativo della zecca ed S (che sta per secunda) è l'officina che ha battuto la moneta. Le lettere S ed F a sinistra e a destra del "camp-gate" sono verosimilmente segni distintivi dell'emissione monetaria. |
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