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L'apotesi di Claudio II il Gotico e l'altare acceso | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
14.12.2008
Gentile
sig. De Florio. Ho cominciato da poco a collezionare monete romane, senza una ben preciso periodo storico. Mi piacciono tutte. Purtroppo devo affrontare non pochi problemi sull’identificazione. Fortunatamente ci sono persone come lei disposti a dare una mano ai neofiti come me.. seguo la sua rubrica su http://www.forumancientcoins.com/monetaromana/consulenza.html , e molte volte leggendo le risposte ad altri amici ha risolto molti dubbi anche a me. Grazie. Mi sono deciso di inviarle due foto di una moneta penso Repubblicana dove vi è sul lato b un disegno a me sconosciuto. Passo alla descrizione: peso = gr 2,9 diametro = forma ovale parte lunga mm.170 parte stretta mm.140 colore = bronzo asse = non so come definirla non sapendo quale è la parte superiore o inferiore ( io penso sia su ore12) tip. Materiale = bronzo senza presenza di ferro. Puo usare le foto da me inviate. La ringrazio anticipatamente |
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Roma, 16.12.2008
Egregio
Lettore, la moneta di figura è stata battuta su un tondello sottodimensionato rispetto al conio, sicché le leggende del dritto e del rovescio, sono venute fuori bordo e dunque illeggibili. L'esergo è inoltre rovinato e dalla foto risulta impossibile indovinare la presenza eventuale di una o più lettere. Di conseguenza. mentre sarà possibile individuare, potendone riconoscere il profilo, il sovrano nel nome del quale la moneta è stata battuta e anche descrivere la tipologia del dritto (la testa radiata) e del rovescio (l'altare acceso), non sarà possibile offrire una catalogazione precisa della moneta secondo il categorico del RIC V/I. Di seguito fornisco gli elementi di lettura della moneta, certi ed incerti, che ho potuto raccogliere e che propongo alla sua attenzione: Antoniniano1, dopo il 270 d. C.2 Descrizione
proposta (sono indicate in rosso le parti della
leggenda usurate o comunque non leggibili):
La ricerca nel web di monete di tipologia simile a quella di figura ha prodotto i seguenti risultati:
Un saluto
cordiale. --------------------------
(2) Trattandosi di moneta della Consacrazione, volta cioè a celebrare l'apoteosi dell'imperatore, essa fu necessariamente battuta dopo la morte di Claudio II (quindi dal 270 in poi). Secondo il sito http://www.cgb.fr/monnaies/rome/r13/articles/6rome.html) essa potrebbe essere stata battuta sia sotto il regno di Quintillo che sotto quello di Aureliano, tanta era la fama che il defunto aveva riscosso. Il sito menzionato avanza anche una teoria per spiegare i numerosi ritrovamenti nel Nord d'Italia di monete della Consecratio di Claudio II. Il sito ricorda che nel 271 Aureliano aveva fatto chiudere la zecca di Roma per porre termine ad una frode monetaria, perpetrata dal personale della zecca, che si trascinava dal tempo di Gallieno e che consisteva nel battere antoniniani sotto peso e a basso tenore di fino. Sarebbe dunque accaduto, secondo il sito, che monetieri romani, dopo la chiusura della loro zecca, trasferitisi nel nord Italia, batterono in grandi quantità monete dell'apoteosi di Claudio (le ultime prodotte a Roma prima della chiusura; v. http://www.cgb.fr/monnaies/rome/r13/articles/7imitations.html). Queste monete, tipologicamente non dissimili da quelle autentiche, avrebbero peso e diametro inferiori. Alla luce di quanto detto, non si può escludere che la moneta in esame, visto il peso e il diametro ridotti, rientri proprio in questa categoria di falsi d'epoca. (3) DIVO CLAVDIO, al Divino Claudio. DIVO CLAVDIO è solo un'ipotesi di lettura, tuttavia compatibile con la distanza tra le lettere che residuano sul bordo della moneta di figura. Riprendo da S. W. Stevenson - "A Dictionary of Roman Coins" le notizie storiche che riguardano questo sovrano: Di oscure origini illiriche, grazie al talento militare, si era conquistato la fiducia di Traiano Decio che gli aveva affidato la difesa dei confini settentrionali della Grecia. Valeriano lo aveva nominato tribuno militare e, nel 259 d.C., governatore dell'Illirico e comandante in capo delle province del basso Danubio. Le capacità militari gli avevano valso, sotto Gallieno, un decreto del Senato che autorizzava l'erezione di una statua in suo onore. Lo stesso Gallieno lo aveva voluto con sé durante la repressione di Aureolo e l'assedio di Milano. Ma proprio in quelle circostanze Gallieno era stato ucciso dagli ufficiali del suo staff che acclamarono al suo posto Claudio, presto riconosciuto Augusto anche dal Senato il 20 marzo del 268 d.C. In breve tempo il nuovo sovrano represse la rivolta di Aureolo e sconfisse gli Alemanni sul lago di Garda, vicino Verona, per poi dedicarsi a ripristinare l'ordine e la legalità nell'impero. Ma la pace durò poco perché l'anno successivo i Goti raccolsero una flotta di 1200 navi che doveva appoggiare le azioni di terra e un esercito di oltre 300.000 uomini. Claudio mosse loro incontro sconfiggendoli a Naissus (l'odierna Nis, in Serbia) in una battaglia in cui 50.000 Goti persero la vita. Dopo questi avvenimenti Claudio assunse il titolo di "Gotico". Poco tempo dopo, nel 270 d. C., l'imperatore morì della peste che i Goti avevano portato seco. Prima di morire pare che designasse, come successore, Aureliano. Dopo la morte fu divinizzato. Sotto Aureliano, fu battuta una serie monetale della restituzione, ripresa anche da Costantino I che pretendeva di discendere da lui. (4) CONSACRATIO, CONSAECRATIO, CONSECRATIO sono tutte possibili letture della leggenda del rovescio, a ciascuna delle quali è associato un diverso categorico. La serie delle CONSECRATIO comprendeva i classici tipi postumi, l'aquila, la pira funeraria e l'altare (come in figura) che furono battuti indistintamente da tutte le zecche dell'impero. |
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