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VALENTINIANO II e la Vittoria | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
17.3.2010
Valentiniano
II, solido, zecca di Treviri, epoca 28 agosto
388-15 maggio 392 d. C. D/ DNVALENTINIANSPFAVG. Busto di tre quarti, testa a d., di Valentiniano II, con diadema di perle, corazza e paludamento, trattenuto sulla spalla destra da una fibula. R/ VICTOR-IAAVGG. Due imperatori drappeggiati, di fronte, seduti in trono, sorreggono insieme il globo, mentre l'imperatore a d. tiene nella sinistra un rotolo. Alle loro spalle, busto di Victoria con ali spiegate, visto di fronte. Tra i loro piedi ramo di palma. In esergo, COM. Asse di conio 0 AU; mm 21; gr 4,45; http://www.forumancientcoins.com/monetaromana/consulenza.html Ringraziandola anticipatamente, porgo Distinti Saluti |
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Roma, 23.3.2010
Egregio
Lettore, di seguito riporto gli elementi che mi è stato possibile raccogliere sulla moneta di figura: Solidus1, zecca di Treviri, 28.8.388÷15.5.392, RIC IX 90a (pag. 30), Cohen VIII 37 (pag. 143), indice di rarità: "R" Descrizione
sommaria che riprendo dal RIC: Per un confronto con monete similari presenti sul mercato si rimanda ai seguenti link pertinenti alla stessa tipologia monetale:
Un saluto
cordiale. Note:
(2) Dominus Noster VALENTINIANUS Pius Felix AVGustus. Valentiniano II, nel cui nome fu coniata la moneta di figura, era figlio di secondo letto di Valentiniano I che, poco prima di morire nel 375 d.C., lo aveva investito, a soli quattro anni di età, del titolo di Augusto, in subordine rispetto al fratello maggiore Graziano che era diventato Augusto otto anni prima e sovrano d'Occidente nel 375, alla morte del padre. Valente, fratello minore di Valentiniano I, era Imperatore d'Oriente dal 364. Data la giovane età, Valentiniano II, che formalmente aveva la responsabilità del governo dell'Italia, dell'Illirico e dell'Africa, operava sotto la tutela della madre Giustina e indirettamente sotto quella del fratello maggiore Graziano. Nel 378 l'imperatore d'Oriente Valente moriva in battaglia ad Adrianopoli nel tentativo di contrastare l'invasione della Tracia da parte dei Goti, degli Alani e degli Unni. Graziano elevò allora al rango di Augusto d'Oriente Teodosio, un valente generale, con il compito specifico di respingere l'invasione dei Goti; la guerra si concluse nel 382 con il trattato di Costantinopoli con il quale i Goti furono autorizzati a fissare dimora nella Mesia e, in qualità di alleati, furono obbligati a prestare servizio militare. Nel 383 scoppiò una rivolta in Gallia provocata dallo scontento dell'ambiente aristocratico romano nei confronti di quello barbarico sostenuto da Graziano. La rivolta era capeggiata da Magno Clemente Massimo, governatore della Britannia e si risolse con la morte di Graziano che, abbandonato dalle truppe, fu assassinato in Gallia dove si era portato per sedare la rivolta. Massimo fu riconosciuto da Teodosio che gli riserbò, la parte d'Occidente comprendente la Gallia, la Spagna e la Britannia, il resto rimanendo al giovane Valentiniano II del quale Teodosio si era fatto protettore. Teodosio s'ispirava a Costantino nella concezione dei rapporti tra Stato e Chiesa, affermando che spettava all'imperatore la decisione ultima in fatto di ortodossia dei vescovi; ciò provocò gravi dissensi in Occidente. Inoltre Giustina, che era ariana, aveva attirato l'opposizione del clero ortodosso. La situazione di malcontento che si era diffusa all'interno dell'Italia attorno ai fatti sopra menzionati indusse Magno Massimo ad approfittarne e a rompere i patti attraversando le Alpi nel 388.Teodosio inviò allora il generale barbaro Arbogaste a contrastare Massimo che fu sconfitto, catturato e infine giustiziato ad Aquileia (28.8.388). La Gallia fu riconquistata e Valentiniano II fu insediato nella regione. Formalmente nel 388 la situazione politica era dunque la seguente: Teodosio era l'Augusto senior, Valentiniano II reggeva l'impero d'Occidente e Arcadio, figlio di Teodosio, quello d'Oriente (dal 383). Nella sostanza Valentiniano II, era passato dalla tutela della madre Giustina, morta nel 388, sotto quella del generale Arbogaste, un franco romanizzato di fede pagana che gli faceva da ministro ma con cui venne presto in contrasto. Della disputa tra i due fu investito anche Ambrogio, vescovo di Milano, ma prima che questi potesse raggiungere la sede imperiale a Vienne (cittadina della Francia meridionale, a 25 km da Lione), Valentiniano II fu trovato impiccato il 15 maggio del 392 (le informazioni storiche sono tratte dal Dizionario Enciclopedico Italiano). (3) VICTORIA AVGG (Victoria Augustorum). La moneta di figura, battuta a Treviri, tra l'agosto del 388 (data della morte di Massimo) e il 15.5.392 (data della morte di Valentiniano II), lancia il messaggio della concordia tra gli Augusti (Teodosio, Valentiniano II e Arcadio) che, nell'unità di intenti, trovano la forza per respingere le invasioni barbariche e i complotti degi usurpatori. Monete con la stessa tipologia del rovescio furono battute oltre che nel nome di Valentiniano II, in quello di:
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