Roma, 17.9.2010
Egregio,
avevo già
esaminato in passato questa stessa tipologia monetale
(v. link). Mutatis
mutandis, riprendo perciò dalla precedente analisi
larga parte delle note a corredo della presente
relazione:
Frazione di
radiato1, zecca di Ticinum, RIC VI
36b2 (pag. 285), 299 d. C., indice di rarità
"C".
Descrizione sommaria (sono indicate in
rosso le parti della leggenda usurate o comunque non
più leggibili):
D. IMP C M A MAXIMIANVS PF
AVG3.
Massimiano Erculio, testa radiata a destra.
R. VOT/XX/P4 dentro una corona5.
La ricerca
nel web di monete di tipologia identica a quella
di figura ha prodotto i seguenti risultati:
- http://www.wildwinds.com/coins/ric/maximianus/_ticinum_RIC_036b.jpg
(Ticinum, prima officina) Maximianus Radiate
AE Fraction, Ticinum, 299 AD. Obverse: IMP C M
A MAXIMIANVS PF AVG, radiate bust r. Reverse:
VOT XX P in wreath Maximianus Radiate AE
Fraction RIC 36b Contributed by Yuri Kabanov,
November, 2005.
- http://www.ancientimports.com/cgi-bin/lotinfo.pl?id=12806
(zecca sconosciuta) Attribution: Unlisted in
RIC, Voetter-Gerin 6 London. Attribution:
Unlisted in RIC, Voetter-Gerin 6 London Date:
303-305 AD Obverse: IMP C MA MAXIMIANVS P F
AVG, Radiate, draped and cuirassed bust right
Reverse: VOT XX within laurel wreath Size:
20.67 mm Weight: 2.9 grams Rarity: 8
Description: A very rare bronze unlisted in
RIC. RIC does reference this issue with a note
on page 126 citing that a specimen ascribed to
London by Voetter-Gerin without mintmark seems
to be an unfounded attribution. This coin is
proof of the existence of this issue and
Voetter-Gerin seems to be well within bounds
attributing this bronze without mintmark to
London which was a common occurrence during
this period.
- http://www.acsearch.info/record.html?id=352862
Source Compagnie Générale de Bourse
Auction MONNAIES 31 (21.06.2007)
Lot 566 ( « | » )
Price 145 EUR (~212 USD) Description
MAXIMIEN HERCULE(10/12/285-02/310)Marcus
Aurelius Valerius MaximianusAuguste I
(1/04/286-1/05/305) Pseudo aurelianus ou
néo-aurelianus N° v31_0566 Date : 299 Nom de
l'atelier : Emilie, Ticinum Métal : cuivre
Diamètre : 20,5mm Axe des coins : 6h. Poids :
2,32g. Degré de rareté : R2 Etat de
conservation : SUP Prix de départ : 145
€ Estimation : 200 € Prix réalisé : 145
€ Nombres d'offres : 1 Offre
maximum : 260 € Commentaires sur l'état de
conservation : Frappe très légèrement molle.
Beau revers servi par une patine verte et
brillante. N° dans les ouvrages de référence :
C.54 - RIC.15 b (attibuzione
errata; n.d.r.) - RC.3639 (25£)
Titulature avers : IMP C M A MAXIMIANVS P F
AVG. Description avers : Buste radié, drapé et
cuirassé de Maximien Hercule à droite, vu de
trois quarts en arrière (A2). Traduction avers
: “Imperator Cوsar Marcus Aurelius Maximianus
Pius Felix Augustus”, (L’empereur césar Marc
Aurèle Maximien pieux heureux auguste).
Titulature revers : VOT/ XX. Description
revers : Légende en deux lignes dans une
couronne de laurier. Traduction revers :
“Votis Vicennalibus”, (Vœux pour le vingtième
anniversaire de règne). Commentaire à propos
de cet exemplaire : Poids extrêmement léger.
Frappé à l’occasion des quinze de règne en 299
avec des vœux pour les vicennalia qui tombent
en 303. Exemplaire sans marque d’officine (un
exemplaire signalé au Künsthistorische Museum
de Vienne). Les ptéryges sont invisibles.
Ruban de type 3. Commentaires : Le néo ou
pseudo-antoninien est l'ancien antoninien. Il
vaut 2 ou 2,5 deniers, est taillé au 1/96e de
livre et pèse 3,38 g. Un follis vaut 5
néo-antoniniens. Ces néo-antoniniens furent
surtout frappés en Orient, excepté les
émissions pour les vicennalia des Augustes et
les decennalia des Césars. Historique :
Maximien est né à Sirmium vers 250. Il a 'le
front bas, la figure ridée, le nez en
trompette, le menton et le cou épais, la barbe
hirsute' d'après 'Les empereurs romains', op.
cit., p. 119. Cette description ne ressemble
pas tellement aux portraits des argentei qui
sont stéréotypés et pas forcément
reconnaissables. Il est choisi par Dioclétien
pour le seconder. Il est d'abord césar, puis
auguste à partir d'avril 286, et c'est la
fondation de la Dyarchie. Maximien s'installe
à Trèves et doit lutter contre les invasions
barbares et l'usurpation de Carausius en
Bretagne. En 293, à la création de la
Tétrarchie, il est secondé par Constance
Chlore. Dioclétien oblige Maximien à abdiquer
le 1er mai 305. Il accepte mal la retraite et
va soutenir son fils Maxence quand celui-ci
s'empare de Rome le 28 octobre 306. Il reprend
du service comme auguste en 307 et aide
Constantin à qui il donne sa fille Fausta en
mariage. Maximien est obligé d'abdiquer à la
conférence de Carnuntum le 11 novembre 308.
Une dernière fois, il reprend la pourpre au
début 310 à Marseille avant de se suicider ou
d'être assassiné.
- http://www.ancientimports.com/cgi-bin/lotinfo.pl?id=6335
aVF/aVF Maximianus Radiate AE Fraction / VOT
XX P in Wreath $39.00 Attribution: RIC VI
Ticinium 36b C Date: 299 AD Obverse: IMP C M A
MAXIMIANVS PF AVG, radiate bust r. Reverse:
VOT XX P in wreath Size: 22.31 mm Weight: 2.3
grams Rarity: 6 Description: A much
rarer coin than RIC indicates, a very seldom
seen issue Attribution: RIC VI Ticinium 36b C
Date: 299 AD Obverse: IMP C M A MAXIMIANVS PF
AVG, radiate bust r. Reverse: VOT XX P in
wreath Size: 22.31 mm Weight: 2.3 grams
Rarity: 6 Description: A much rarer coin
than RIC indicates, a very seldom seen issue.
Concludo
osservando che le singolari caratteristiche
fisiche della moneta (in particolare la
ferromagneticità del tondello), l'assenza del
punto nella leggenda del rovescio, l'aspetto
generale della moneta e l'assenza della patina
superficiale inducono a ritenere, per quanto
consentito da una valutazione a distanza, che
l'oggetto in esame sia un riconio moderno
piuttosto che una moneta antica.
Un saluto
cordiale.
Giulio De
Florio
-------------------------------
Note:
(1) Secondo il RIC, la frazione di
radiato di figura pesava mediamente attorno ai
3g e presentava l'asse di conio ad ore 0 oppure
ad ore 6. Traggo dal sito dell'ANS
(American Numismatic Society) le caratteristiche
fisiche di una frazione di radiato della
tipologia di figura battuto dalla zecca di
Ticinum che riporto in tabella unitamente agli
esemplari presenti nei link di
cui sopra:
Riferimenti |
Peso
(g.) |
Asse
di conio (ore) |
Diametro
(mm) |
link2 |
2,9 |
- |
20,67 |
link3 |
2,32 |
6 |
20,5 |
link4 |
2,3 |
- |
22,31 |
ANS |
2,9 |
6 |
- |
L'esemplare in
possesso del lettore (3,43g, 18-19mm, 6h) presenta
caratteristiche di peso un po' al di sopra di
quelle delle monete tabulate mentre la presenza di
ferro nel tondello è incompatibile con il radiato
d'epoca che notoriamente era di rame.
(2) La stessa tipologia di figura fu
battuta dalla zecca di Ticinum nel 299 d. C. sia
nel nome di Diocleziano che in quello di
Massimiano Erculio:
- IMP
C C VAL DIOCLETIANVS P F AVG (RIC
36a)
- IMP
C M A MAXIMIANVS P F AVG (RIC
36b)
(3) IMP C M A MAXIMIANVS P F AVG.
IMPerator Caesar Marcus Aurelius Maximianus Pius
Felix Augustus. Per una breve nota biografica su
Massimiano Erculio cliccare
qui. Per l'inquadramento storico della prima
tetrarchia, cliccare
qui.
(4) VOT XX = VOTis vicennalibus. Voti
ventennali. Con la parola "votum" si indicava:
- una
promessa fatta agli dei per ottenere in cambio
qualcosa (per esempio si prometteva un
sacrificio in cambio di un lungo regno); si
parla in questo caso di "vota suscepta", voti
che venivano pronunciati di solito al momento
dell'ascesa;
- oppure
lo scioglimento di una promessa ("vota
soluta"), dunque un sacrificio di
ringraziamento, alla scadenza del periodo (per
esempio dopo venti anni di regno).
Tuttavia la
questione del voto si complicava allorché lo
scioglimento del voto veniva celebrato non
esattamente alla data di scadenza, per esempio
dopo venti anni, ma in un momento qualsiasi del
secondo decennio dalla promessa. Un'ulteriore
complicazione, ed è questo il caso della moneta di
figura, si aveva quando la celebrazione era
congiunta, in quanto si festeggiavano insieme i
venti anni di regno degli Augusti (Diocleziano e
Massimiano) e i dieci anni di regno dei Cesari
(Galerio e Costanzo Cloro) per i quali il rovescio
della moneta presentava la leggenda,. Alla pronuncia
dei voti di solito si accompagnavano elargizioni a
favore dell'esercito, del quale era essenziale
premiare la fedeltà.
(5) Si è accennato
incidentalmente nella nota 2,
senza per altro approfondire, che la moneta di
figura fu battuta dalla zecca di Ticinum. In
realtà la stessa tipologia monetale è presente
anche nella monetazione delle zecche di Roma e
di Cartagine. Le monete dello stesso tipo
battute dalla zecca di Roma hanno la
caratteristica particolare di essere prive del
segno sotto la
leggenda "VOT" e inoltre recano il segno
dell'officina scritto in lettere greche (Α, Β,
Γ, Δ, ε, ζ, Η, Θ) mentre la zecca di Ticinum,
che disponeva di due sole officine, le
contrassegnava con le lettere latine P (Prima
officina) ovvero S (Secunda officina), come si
può osservare dalla P presente in questa
moneta. La zecca di Cartagine invece
contrassegnava le monete della tipologia di
figura con il segno FK (Felix Karthago), al
posto del numero di officina. Nella moneta in
esame l'elemento di difformità della leggenda del
rovescio rispetto agli esemplari riportati ad
esempio nei link di cui sopra
è rappresentato dall'assenza del segno sotto la leggenda "VOT. |