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Tetradrammo di Siracusa, Quadriga/Arethusa - copia
17.2.2012
Salve, potrebbe darmi delucidazioni su questa moneta? Essa presenta su una faccia il ritratto di Aretusa sull'altra un auriga con quadriga e nike. Facendo una ricerca ho trovato elementi simili ma nessuna riporta la sigla in esergo. Apparentemente sembrerebbe d'argento,il diametro è di 2,6 cm ca.,lo spessore di 2mm. Non so quantificarle il peso. Secondo lei si tratta di un falso? Grazie anticipatamente per la cortese attenzione.
fig. 1
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Roma, 2.3.2012
Gentile Lettrice,
non dispongo a casa di manuali per la monetazione greca che non rientra nell'area di mio approfondimento. Tuttavia, allo scopo di soddisfare almeno in parte l'esigenza rappresentata e nei limiti di quanto dianzi affermato, di seguito le comunico gli elementi significativi pertinenti alla moneta che mi è stato possibile raccogliere dopo una ricerca nel web: 

Tetradrammo1, Zecca di Siracusa, c. 405 a. C., Basel 463

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. Quadriga di corsa a sinistra, Nike in volo a destra incorona donna auriga che sorregge una torcia con la mano destra e le redini con la sinistra. SCES in esergo.2
R. Testa di Arethusa a sinistra, attorno quattro delfini e in alto, in senso orario, ΣΥΡAKOΣIΩN3.

Dalla ricerca nel web ho ricavato il link che segue, tipologicamente affine alla moneta in esame:

  1. http://www.acsearch.info/record.html?id=114240 Source Leu Numismatik AG Auction 81 (16.05.2001) Lot 107  ( «  |  » ) Price 56000 CHF (~32316 USD) Description Sicily Syracuse Estimate: CHF 35'000.00 Tetradrachm (Silver, 17.17 g 4), c. 405, signed by Eukleidas. Female charioteer, wearing a long, fluttering chiton which leaves her left breast bare, and holding a torch in her right hand and the reins in her left, driving a racing quadriga to left; above, Nike flying right to crown the charioteer; in exergue, ear of wheat. Rev. Head of Arethusa to left, wearing sphendone ornamented with stars and ampyx, simple necklace with a pearl, and elaborate pendant earring; around, four dolphins swimming in different directions; on the dolphin below Arethusa's chin, in small letters, signature . Basel 463. Gulbenkian 281. Kraay/Hirmer 110 (this coin). Rizzo pl. XLIII, 20 and XLVI, 4 (this coin). Tudeer 57.f (this coin). Very rare. Attractively toned and of the very finest classical style. Perfectly struck and centered. Extremely fine. Ex Monnaies et Médailles 72, 6 October 1987, 530. Who is driving the chariot on the obverse of this coin? A female figure with a torch could be Demeter, Persephone, Artemis or Hekate, but the perfect preservation of this coin makes it clear that one of her breasts is bare (obscured by wear, mistriking or die breaks on other examples) and this makes Artemis most likely (she appears that way on other ancient representations, either when she is hunting or using her bow). However, on other dies the same figure appears fully draped (as on the next lot), and it might be better to think of her as Persephone.
Venendo alle conclusioni, non nutro dubbi che la moneta sia una riproduzione moderna:
  • innanzi tutto l'aspetto generale non regge il confronto con quello delle monete autentiche del periodo;
  • i caratteri della leggenda del rovescio (ΣΥΡAKOΣIΩN) sono una pallida imitazione di quelli che si osservano nelle monete autentiche;
  • le lettere latine SCES in esergo sono estranee ai tetradrammi, monete d'argento che a Siracusa circolavano quando a Roma la moneta d'argento non era ancora conosciuta e l'asse non era stato ancora inventato;
  • almeno tre esemplari identici alla moneta di figura sono citati nel forum di numismatica la moneta.it (iscrizione gratuita e obbligatoria - link0, link1 e link2).

Di solito, quando mi capita di esaminare la copia di una moneta antica mi pongo il problema di quale sia l'archetipo a cui si ispira e il vettore di diffusione. Nel caso in esame mi pare di poter affermare con certezza che, tra i numerosissimi tipi monetari siracusani che si svilupparono attorno al tema della quadriga al galoppo, della Nike e della Arethusa circondata dai delfini, quello di ispirazione sia riconducibile alla moneta di cui al link sopra citato. Trovato l'archetipo, resta da spiegare la ragione della presenza delle quattro lettere SCES nell'esergo. Dato che la presenza è da sola sufficiente a stabilire che la moneta non è autentica, è pensabile ipotizzare che il moderno incisore non se ne sia reso conto? L'idea che mi sono fatta è che abbia agito così per ovviare al possibile reato di contraffazione a cui sarebbe andato incontro producendo e diffondendo a grande scala copie esatte di una moneta autentica. Non è noto il significato delle quattro lettere latine sopra citate (marchio di fabbrica o firma del copista?), né il vettore di diffusione delle copie (campagna pubblicitaria, di stampa o produzione per turisti?).

Un saluto cordiale
Giulio
De Florio
 

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(1) Il peso del tetradrammo di cui al link sopra citato (17,17g) andrebbe raffrontato con quello della moneta in esame che purtroppo la lettrice non ha comunicato; il diametro per le monete antiche è poco significativo e non fornisce elementi decisivi. Interessante sarebbe conoscere l'eventuale presenza di ferro nel tondello (accertabile con una calamita), elemento, questo si decisivo, per escludere l'autenticità della moneta. Ma anche su questo la lettrice non ha fornito elementi.
(2) La presenza nell'esergo di una moneta greca di quattro lettere latine (SCES) desta perplessità e non è chiaro il motivo del loro inserimento.
(3) L'etnico ΣΥΡAKOΣIΩN (dei siracusani) indica che la moneta è stata emessa nel nome del popolo di Siracusa.

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