Roma, 13.4.2013
... di seguito riporto gli elementi significativi
pertinenti alla moneta di figura:
Follis 1, Zecca di Cizico2, 332÷333 d. C., RIC VII
108 (pag. 657), indice di rarità
"r5"
Descrizione
sommaria (sono indicate in rosso le parti
della leggenda usurate o comunque
illeggibili):
D. CONSTAN - TINOPOLI 3. Costantinopoli busto elmato e
diademato di perle a sinistra,
mantello imperiale, lancia rovesciata.4
R.
Vittoria gradiente a sinistra su prua di
nave, armata di lancia con scudo poggiato
a terra trattenuto con la mano sinistra5. In esergo °SMKA 6.
La ricerca nel web di
monete della tipologia di figura ha
prodotto i seguenti risultati:
- http://www.tantaluscoins.com/coins/71495.php
Coin type: Roman Imperial Entered
by: coinvac: Added on: Oct 4, 2012
Ruler: Anonymous: Constanti
Coin: Undefined - Victory
Mint: Constantinopolis
Wt./Size/Axis: 2.60g / - / -
Acquisition/Sale: rectororbis eBay
US 1 #260553626874 $7.00 2010-02-22
Notes: Oct 4, 12.
- http://wildwinds.com/coins/ric/city_commemoratives/_cyzicus_RIC_108.jpg
Constantinopolis Commemmorative AE4.
Obv: CONSTAN-TINOPOLI, Bust of
Constantinopolis left wearing
pearl-diademed helmet, imperial mantle
and holding reversed spear. (Bust type
N2) Rev: Victory standing left, foot
on the prow of a ship, holding scepter
and resting left hand on shield.
Mintmark: SMKx RIC VII Cyzicus 108,
rated R5 (!). Contributed by Dane,
August, 2006.
- v. link
beastcoins Constantinopolis -
SMH delta Constantinople Commemorative
AE -3 (Minted AD 332-335) OB: Helmeted
with pearl diademed bust of
Constantinopolis, left, wearing
imperial mantle, spear behind
CONSTANTINOPOLI REV: Victory stg.
left, foot on prow, holding scepter,
leaning on shield .SMΚΔ in exergue
Cyzicus mint RIC, Vol. VII, #108
€19.15 Rates for: 4/12/2013.
- http://numismatics.org/collection/1974.999.4
Obverse: Bust laur. helmeted l. in
imperial cloak holding reversed spear
in l.: CONSTANTINOPOLI Reverse:
Victory stg. l. on prow holding spear
in r. and shield in l. Weight: 2.55
grams Category: roman--imperial
Department: Roman Reference(s):
RIC.108
- http://numismatics.org/collection/1975.999.2
Obverse: Bust laur. helmeted l. in
imperial cloak holding reversed spear
in l.: CONSTANTINOPOLI Reverse:
Victory stg. l. on prow holding spear
in r. and shield in l. Weight: 3.08
grams Category: roman--imperial
Department: Roman Reference(s):
RIC.108
- http://numismatics.org/collection/1984.146.815
Obverse: Bust laur. helmeted l. in
imperial cloak holding reversed spear
in l.: CONSTANTINOPOLIS
Reverse: Victory stg. l.
on prow holding spear in r. and shield
in l. Weight: 2.51 grams Category:
roman--imperial Department: Roman
Reference(s): RIC.108
- http://numismatics.org/collection/0000.999.5939
Obverse: Bust laur. helmeted l. in
imperial cloak holding reversed spear
in l.: CONSTANTINOPOLI
Reverse: Victory
stg. l. on prow holding spear in r.
and shield in l. Weight: 2.92 grams
Category: roman--imperial Department:
Roman Reference(s): RIC.108.
Concludo
osservando che la moneta di figura presenta
caratteristiche compatibili con i conî
d'epoca.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
-------------------------------
Note:
(1)
Follis. Raccolgo in tabella le
caratteristiche fisiche dei follis della
tipologia di figura presenti nei link sopra indicati:
Riferimenti |
Peso (g.) |
Asse di conio
(ore) |
Diametro (mm) |
Link1 |
2,60 |
- |
- |
Link2 |
2,55 |
- |
- |
Link3 |
3,08 |
- |
- |
Link4 |
2,51 |
- |
- |
Link5 |
2,92 |
- |
- |
In assenza di elementi
circa le caratteristiche fisiche
della moneta in esame, non si potrà
procedere alla comparazione con i
dati in tabella.
(2) la città di
Cizico era collocata sulla sponda
asiatica del Mar di Marmara, nella
penisola di Kapidagi - v. mappa http://www.europe-atlas.com/istanbul-map.htm.
(3)
"CONSTANTINOPOLI". Di primo acchito,
si potrebbe pensare che la leggenda
CONSTANTINOPOLI sia un dativo, nel
qual caso andrebbe interpretata come
una dedica "a Costantinopoli". Ma,
se così fosse, secondo il RIC, si
dovrebbe trovare anche una "Vrbi
Romae" sulle monete coeve che
onorano la vecchia capitale. Non è
così e dunque verosimilmente
"CONSTANTINOPOLI" è la conseguenza
dell'errore di uno scriba, che ha
coinvolto tutte e sole le zecche
dell'area gravitante sul Mar di
Marmara: Cizico appunto,
Costantinopoli sul Bosforo, Eraclea,
sulla sponda settentrionale dello
stesso mare e Nicomedia sulla sponda
meridionale, a est di Cizico; anche
perché altre emissioni dello stesso
periodo recano la leggenda del
dritto corretta "COSTANTINOPOLIS".
L'errore fa emergere che
verosimilmente le zecche menzionate
facevano parte di un unico distretto
amministrativo.
(4) Le
considerazioni che seguono sono
riprese da uno studio di Salvatore
Calderone, dal titolo Costantinopoli:
"la seconda Roma", (v. "Storia
di Roma", ed. Giulio Einaudi 1993).
Il 25 luglio del 326, al termine di
un viaggio in Italia, Costantino I
aveva sostato a Roma per la
chiusura dei festeggiamenti relativi
al suo ventesimo anno di regno (si
ricorderà che Costanzo I, suo padre,
sul letto di morte, nello stesso
giorno di venti anni prima, alla
presenza dei notabili del regno, gli
aveva conferito l'imperium). E lì
nella capitale, con grave scandalo
dei circoli pagani conservatori e
grande risentimento del popolo,
aveva rifiutato di compiere, insieme
con l'esercito, il tradizionale
sacrificio nel tempio di Giove
Capitolino. Poi aveva voltato le
spalle alla città eterna per non
farvi più ritorno. L'oltraggio non
era stato casuale. Il disegno
costantiniano aveva come obiettivo
la rinascita religiosa e politica
dell'intero mondo romano, la
creazione di un ponte tra
l'Occidente e un Oriente di recente
politicamente unificato dopo la
sconfitta di Licinio. Ed il luogo
simbolico della rinascita non poteva
essere l'Urbe dei senatori ormai
decrepita, ma doveva essere una
città nuova e grande da costruire ad
hoc in posizione baricentrica
rispetto ad un impero che si
estendeva dall'Oceano Atlantico
all'Eufrate, dal Danubio all'Egitto.
Ad indicargli il luogo della città
ideale era stato, pochi mesi prima,
Dio in persona che gli era apparso
in sogno e gli aveva indicato
Bisanzio, l'antica città greca sul
Bosforo. Sicché Costantino, in
aderenza al diritto sacrale romano,
nelle vesti di magistrato dotato di
"imperium", accompagnato dal
Pontifex e dall'Augure (i
pagani Praetextatus e Sopratus
rispettivamente), con la lancia in
pugno, aveva tracciato il perimetro
della nuova città, otto volte più
grande della vecchia Bisanzio. Le
forme del diritto romano non erano
per Costantino inconciliabili con
quelle della religione cristiana se
il segno augurale atteso all'atto
della fondazione era rappresentato
dalla volontà divina che aveva
preceduto e accompagnato l'evento!
L'11 maggio del 330 era stato giorno
di grandi festeggiamenti per
l'inaugurazione ("consecratio")
della città che era stata munita di
una poderosa cinta di mura e che,
già qualche tempo prima, aveva
assunto il nome di Costantinopoli,
se è vero che da lì, non da
Bisanzio, sono datate alcune delle
costituzioni che ci sono pervenute.
Un paio di anni più tardi, in una
data imprecisata tra il 332 e il
333, era stata varata una legge che
conferiva alla città lo stato
giuridico di "seconda Roma", seconda
beninteso solo in senso temporale,
ma nuova, rigenerata rispetto alla
prima, in grado di dare avvio ad un
ciclo storico di rinnovamento, alla
rinascita del mondo romano, secondo
l'ideologia cristiana assunta al
rango di ideologia politica. Il
nuovo status della città comportava
anche delle conseguenze pratiche,
come la distribuzione gratuita del
pane ai cittadini (attestata per la
prima volta il 18.5.332, come
riferisce il Chronicon Paschale), a
somiglianza di quanto per secoli era
accaduto nell'Urbe, oppure la
concessione di privilegi fiscali e
civili ai marinai d'Oriente in
cambio del trasporto del frumento
destinato alla città.
(5) Come la
costantiniana leggenda del rovescio,
"VRBS ROMA", era associata al tipo
della lupa che allatta i gemelli,
così l'altra parimenti
costantiniana, "CONSTANTINOPOLIS"
ovvero "CONSTANTINOPOLI", era
associata al tipo della Vittoria e
al dominio sui mari. Secondo il sito
http://www.constantinethegreatcoins.com/hist/
(v. anno 324), il tipo della
Vittoria alluderebbe in particolare
alla vittoria navale del 324 nelle
acque del Bosforo della flotta di
Costantino, comandata da Crispo,
contro quella di Licinio.
(6) Il segno di
zecca °SMKA va interpretato così:
"°" è il segno distintivo
dell'emissione del 332÷333 d. C.;
SMK = Sacra Moneta Kyzici; A= 1 =
prima officina. Va precisato che lo
stato di usura della moneta non
consente di essere certi
dell'identità dell'ultima lettera
del segno di zecca e quindi
dell'officina che ha battuto la
moneta.
|