Roma, 5.1.2003
Egregio
Lettore,
la moneta di
fig. 1 è classificata dal Mattingly al n° 226 del
suo manuale
(e dal Cohen al n° C2),
con
la seguente descrizione, riferita all'esemplare in
possesso del British Museum:
Dritto di
Britannico 53-54 d.C.
Sesterzio
di bronzo
peso 24,39
g. (usurato), diametro 35,56 mm, asse 180°
D. Busto
di Britannico, drappeggiato, testa nuda a
sinistra. TI CLAVDIVS CAESAR AVG F
BRITANNICVS a partire dal basso a sinistra.
R. Marte,
elmato, indosso una corazza e una corta tunica,
avanza a sinistra e sorregge un'asta
trasversalmente con la mano destra distesa e uno
scudo con la sinistra. S C a
lettere grandi a sinistra e a destra nel campo.
Le
particolari circostanze della coniazione di questa
moneta (v. nota (1)) hanno fatto sì che essa ci sia pervenuta
in pochi esemplari, tutti per lo piú in cattivo
stato di conservazione. Dunque una moneta molto
rara, come testimoniano i prezzi d'asta che essa
ha battuto nel corso del tempo:
- Asta
118 del 15.10.2002 - Gorny & Mosch
Giessener Münzhandlung - Oggetto Nr.: 2050 -
Lotto 2050 - peso 25,48 g. - Prezzo realizzato:
€ 6000 - Prezzo stimato: € 5.000,00 -
http://www.coinarchives.com/lotviewer.php?LotID=35953&AucID=39&Lot=2050
- Asta
117 del 14.10.2002 - Gorny & Mosch Giessener
Münzhandlung - Oggetto Nr.: 479 - Lotto 479 -
peso 29,81 g. - Prezzo realizzato: €
19.000 - Prezzo stimato: € 20.000,00 -
http://www.coinarchives.com/lotviewer.php?LotID=34606&AucID=38&Lot=479
- Asta
115 del 05.03.2002 - Gorny & Mosch Giessener
Münzhandlung - Oggetto Nr.: 1490 - Lotto 1490 -
peso 28,31 g. - Prezzo realizzato: €
13.000 - Prezzo stimato: € .7.500,00 -
http://www.coinarchives.com/lotviewer.php?LotID=41871&AucID=16&Lot=1490
- Asta
114 del 04.03.2002 - Gorny & Mosch Giessener
Münzhandlung - Oggetto Nr.: 228 - Lotto 228 -
peso 29,81 g. - Prezzo realizzato:
invenduto - Prezzo stimato: € .25.000,00 -
http://www.coinarchives.com/lotviewer.php?LotID=41155&AucID=15&Lot=228
- Asta
58 del 19.09.2001 - Classical Numismatic Group -
Oggetto Nr.: ... - Lotto 1109 - peso 17,97 g. -
Prezzo realizzato: $12.500 - Prezzo
stimato: $12.500 -
http://www.coinarchives.com/lotviewer.php?LotID=4897&AucID=7&Lot=1109(v. nota(2))
Ad
integrazione degli elementi sopra riportati, mi pare
opportuno aggiungere che il peso medio del
sesterzio di Claudio, valutato su 39 monete, è di
28,67 g., mentre quello di Tito (ipotesi in nota(2)) é di 25,54 g., valutato
su 54 monete emesse dalla zecca di Roma.
Per
quanto concerne la moneta di fig. 1, non
disponendo di un'immagine più chiara e di più
precise indicazioni (asse della moneta, eventuale
ferromagneticità del tondello), posso solo
osservare che, pur non essendo usurata, essa è
piuttosto leggera, sia rispetto alla media del
periodo, che rispetto a ciascuna delle monete
sopra descritte. Ciò non costituisce elemento
sufficiente per escluderne l'autenticità ma solo
per avanzare dubbi che solo un esame ravvicinato
ed un ulteriore approfondimento bibliografico
potrebbero portare a risolvere. Certo è che se
fosse autentica, dato l'eccezionale stato di
conservazione, costituirebbe un piccolo tesoro ma
forse è proprio questo che, anziché dissiparli, fa
accrescere i dubbi.
Ti saluto
cordialmente.
Giulio De
Florio
Note:
(1) Il Mattingly fornisce la
seguente interpretazione di questa moneta: "Questo
tipo fu probabilmente coniato verso la fine del
regno di Claudio sotto la pressione del partito
ostile ad Agrippina e Nerone. Claudio aveva un
affetto naturale per il proprio figlio ed erede,
Britannico, e probabilmente sapeva, quando non del
tutto influenzato da Agrippina, di commettere un
errore escludendolo dalla successione. Ed è proprio
su questo che contavano i sostenitori di Britannico.
L'emissione, tuttavia, o rimase nella fase
sperimentale o fu subito soppressa. Agrippina tenne
duro sino alla fine e, quando temette per un'attesa
troppo lunga, si affrettò ad elevare Claudio al
rango di "divus" (diremmo noi che lo spedì al
creatore; n.d.r.). Il tipo del rovescio - quello
solito di Marte - é suggerito senza dubbio dal nome
"Britannico" che ricorda la conquista dell'isola
Britannica.
(2) Nella scheda di accompagno di
questa moneta trovo un'annotazione interessante che
costituisce anche una revisione storica dell'origine
di questa moneta. Di seguito ne riporto il
contenuto: "Britannico, nato attorno al 41 o 42
d.C., era figlio dell'imperatore Claudio e di
Messalina. Originariamente il suo nome era
Germanico, poi mutato in Britannico, per commemorare
la fortunata invasione paterna nell'isola
Britannica, il 43 d.C.. Nel 55, mentre cenava con
amici, morì avvelenato. Il delitto fu di certo
ordinato da Nerone che voleva così eliminare un
potenziale rivale pretendente al trono. La datazione
tradizionale che assegna le monete di Britannico
alla fine del regno di Claudio, attorno al 54 d.C.
(periodo durante il quale Roma non coniava monete di
bronzo), è stata di recente posta in discussione da
alcuni studiosi. BMCRE II, pg. lxxviii, data invece
la moneta al regno di Tito, attorno all'80 d.C.. Il
futuro imperatore Tito, da giovane amico
strettissimo di Britannico e compartecipante al suo
ultimo banchetto, era riuscito a sopravvivere al
veleno. Per la stessa ragione per cui Tito emise
monete di 'restituzione' in onore dei membri della
linea imperiale, é naturale che egli emettesse
monete in onore di Britannico, al quale furono
negati in vita gli onori, monetazione inclusa, che
gli erano dovuti."
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