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Ottaviano e la Vittoria navale | |||
15.3.2002
Questa
è la foto di una moneta in possesso della mia
famiglia da generazioni di cui non mi è precisata
l'origine. Il dubbio è se negli anni abbiamo
conservato un pezzo di metallo senza alcun valore o
meno.
rev. Su una
delle facciate è rappresentata una biga a 4
cavalli e si riesce a leggere una iscrizione
"CAESAR", sull'altra facciata è riprodotta una
lira. Sarei
grato ricevere notizie a riguardo, con l'occasione
porgo distinti saluti. |
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Roma, 21.3.2002
Egregio
lettore, ecco la descrizione che di questa moneta fornisce il Mattingly (1) (n° 617): Denarius -
29-27 a. C. RIC I
264 (pag. 60), BMC I
617 (pag. 101), Cohen
I 115 (pag. 80), indice di rarità
"C" Nel catalogo del British Museum questa moneta è
descritta in cinque varianti, tre delle quali hanno
tipologia identica a quella di figura mentre
differiscono per peso (compreso tra 3,69 e 3,98 g.),
diametro (compreso tra 1,9 e 2,0 cm.) e orientamento
degli assi del dritto e del rovescio. Monete d'oro e d'argento con la leggenda dell'esergo sopra riportata furono probabilmente coniate per la zecca di Roma da artisti greci. Il Montenegro (4) attribuisce a questa moneta un valore di 1500/650/300 migliaia di lire (prezzi 1988), a seconda del grado di conservazione (5). "splendido", "bellissimo", "molto bello". Lasciando da parte il messaggio della tua moneta, ragioniamo ora sulla sua autenticità, per quanto è consentito dagli elementi che mi hai resi noti. Il diametro è compatibile con quello dei tondelli conservati presso il British Museum, non altrettanto il peso. Dubito tuttavia che la moneta sia stata pesata con la precisione del decimo se non del centesimo di grammo; non scarto perciò la possibilità che, con una pesata più precisa, il peso rientri nell'intervallo di compatibilità 3,6 - 4,0 g. dei campioni britannici. Sarebbe interessante però sapere se il metallo del tondello sia ferromagnetico (per accertarlo basterebbe accostarlo ad una calamita!), ma, se così fosse, la moneta non sarebbe d'argento e dunque si tratterebbe di un riconio moderno. Una perplessità riguarda anche i seguenti particolari, per quanto è dato di giudicare da un'immagine non certo ad alta definizione: l'assenza delle figure umane intarsiate sulla fiancata del carro, nonché quelle lettere "A" della leggenda dell'esergo, prive delle barrette orizzontali, presenti invece su due immagini che ho reperito in letteratura (v. rev.). La saluto cordialmente.
Note:
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