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Commodo e la pila di armi |
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6.1.2014
Buongiorno
e rieccomi con un nuovo caso, questa volta più
tranquillo (a proposito Buon Anno) in quanto è una
moneta acquistata almeno un lustro fa su ebay e
pagata meno di 30€, quindi la mia è solo curiosità.
Chiedo se secondo lei è autentica e cosa ne pensa,
io l'avrei catalogata come Commodo - RIC III 1570 -
datata 177 d.C. - Sesterzio - Diametro 31mm Peso 25.11 g Grazie ancora Cordialmente |
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Roma, 15.1.2014
Egregio
Lettore,di seguito riporto gli elementi significativi pertinenti alla moneta di figura che mi è stato possibile raccogliere: AE Sesterzio1,
zecca di Roma, prima metà del 177 d. C.2, RIC III
1570 (pag. 339), BMC IV
1658 (pag. 670), Cohen
III 83 (pag. 238) Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le
parti della leggenda usurate o comunque non più
leggibili): La ricerca nel web di monete di tipologia simile a quella di figura ha prodotto i seguenti risultati:
Un saluto cordiale. ---------------------------- Note: (1) Sesterzio (oricalco). Secondo BMC, il sesterzio di Commodo pesava 24,49 g. (media calcolata su 252 esemplari). Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei sesterzi della tipologia di figura presenti nei link di cui sopra:
(2) La moneta viene datata alla prima metà del 177 d. C., quando Commodo era ancora Cesare, ma era stato già investito della potestà tribunizia (v. nota biografica successiva). (3) IMPerator Lucius AVRELius COMMODVS AVGustus GERManicus SARMaticus. Marco Aurelio e Commodo si fregiarono dei titoli, Germanicus e Sarmaticus nel 175 dopo la pace con i Quadi, Marcomanni e Iazigi. Traggo dal sito http://en.wikipedia.org/wiki/Commodus le seguenti brevi note sull'imperatore Commodo: "Commodo, figlio del regnante imperatore Marco Aurelio nacque il 31 agosto del 161 come Lucio Aurelio Commodo a Lanuvium, vicino Roma. Aveva un fratello gemello, Tito Aurelio Fulvio Antonino, morto nel 165. Il 12 ottobre 166, Commodo fu nominato Cesare insieme al fratello minore, Marco Annio Vero; quest'ultimo morì nel 169, perciò l'unico figlio superstite, di almeno tredici, di Marco Aurelio rimase Lucio Aurelio Commodo. Date significative nella vita di Commodo furono il 27 novembre del 176, quando gli fu conferito il comando militare come Imperator, la fine del 176 quando ricevette i poteri di tribuno, il primo gennaio del 177, quando fu investito del primo consolato, la metà del 177, quando il padre lo elevò al rango di Augusto e formalmente condivise con lui il potere, il 23 dicembre del 177, data del trionfo congiunto con il padre, il 178, anno del matrimonio con Bruttia Crispina e della partenza con il padre per il fronte danubiano. Il 17 marzo 180 Marco Aurelio morì, lasciando, come unico imperatore, Commodo allora diciannovenne. Il nuovo imperatore iniziò il suo regno con un trattato di pace sfavorevole con le tribù dei Marcomanni, Quadi e Buri (tribù dei Germani), che erano state in guerra contro Marco Aurelio. Più tardi egli stesso intraprese guerre contro i Germani, riportando spesso parziali vittorie, per le quali pretese gli onori dal Senato. Il suo regno fu costellato di numerosi eccessi. Una congiura di palazzo ne determinò la morte il 31 dicembre del 192. (4) TRibunicia Potestate II COnSul Pater Patriae. (5) DE GERMANIS. La leggenda, che il rovescio della moneta reca scritta in esergo a commento dell'immagine, sembra dire, "ecco che rimane dei Germani dopo la sconfitta, una pila di armi catturate". Del resto Roma non era nuova a questo tipo di propaganda se è vero che (v. link) <<monete d’oro e d’argento di Nerone Druso colla leggenda: "DE GERM" (v. link), più distesamente: "DE GERMANIS" (v. link), ci ricordano le sue spedizioni vittoriose contro i Sicambri, i Marcomanni, i Cheruschi, i Catti e altri popoli. Di Germanico, suo degno successore, si ha il medio bronzo con: "SIGNIS RECEPTIS/DEVICTIS GERM" (v. link). Di Tiberio, alcuni denarii ed aurei colla quadriga trionfale (v. link), che forse è allusiva alle vittorie germaniche. Domiziano ci offre una serie svariata ed eloquente, in cui primeggiano le monete con: "GERMANIA CAPTA" (v. link). Traiano ha diversi conii rappresentanti la Germania, colla data del secondo consolato di lui, durante il qual tempo egli soggiornò appunto in Germania (v. link). Più espliciti sono i frequenti denarii di Adriano sui quali la figura stante muliebre del rovescio, armata di lancia e di scudo esagonale, è accompagnata dal nome, "GERMANIA" (v. link); e i grandi bronzi colla leggenda: "EXERCITVS GERMANICVS" (v. link). Marc’Aurelio e Commodo hanno una copia notevole di monete con l’iscrizione : "DE GERM" (v. link) o "DE GERMANIS" (v. link): il primo anche con: "GERMANIA SVBACTA" (v. link), e con "VICT GERM" (v. link), che sotto Caracalla si distende più pomposamente in "VICTORIA GERMANICA" (v. link)>>. |
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