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Magnenzio a cavallo
trafigge un barbaro |
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29.9.2005
Vi propongo
la classificazione di questa maiorina perché alla
fine potrebbe esserci una sorpresa (io tuttora sono
in attesa di una risposta da Dane di Svizzera ..).
La conservazione è buona la foto forse un pò meno ed
è solo da essa che dovrete tentare la
classificazione.Silla di http://www.lamoneta.it/topic/5020-maiorina-di-magnenzio-classificarla/. |
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Roma, 17.12.2014
Egregio,riporto di seguito gli elementi che mi è stato possibile raccogliere sulla moneta di figura: AE21, zecca di Treviri, 19.1.350÷10.8.353 d. C.2, RIC VIII 269 (pag. 158), indice di rarità "R2" Descrizione
sommaria (sono indicate in rosso le parti della
leggenda usurate o comunque non più leggibili): La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha prodotto i seguenti risultati:
Un saluto cordiale.
--------------------------------------------------------- Note: (1) AE2. Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche delle monete della tipologia di figura, tratte dai link di cui sopra
(2) I limiti temporali entro cui il RIC colloca la moneta in esame sono il 19.1.350, data dell'ascesa di Magnenzio e il 18.8.353, data della morte. (3) Dominus Noster MAGNENTIVS Pius Felix AVGustus. Costantino II, Costanzo II e Costante (con quest'ordine di anzianità) divennero Augusti il 9 settembre del 337, circa quattro mesi dopo la morte del loro padre, Costantino I il Grande. Insieme si divisero l'impero, Costantino II governò in Ispagna, Gallia e Britannia, Costanzo II in Oriente ed Egitto, Costante in Africa, Italia e Illyricum. Nel 340 Costantino II invase improvvisamente i territori di Costante ma l'impresa fallì e l'invasore perì in battaglia ad Aquileia. Costante rimase quindi unico Augusto d'Occidente fino a che cadde vittima di un complotto organizzato da Magnenzio. La rivolta di Magnenzio (proclamato il 18.1.350) durò sino al 353 quando, avendo avuto la peggio nella guerra contro Costanzo II, piuttosto che arrendersi, preferì il suicidio (Lione, 18.8.353). Per una sintesi biografica sull'imperatore rimando alla pagina web, http://it.wikipedia.org/wiki/Magnenzio. La lettera "A" dietro la testa del dritto è un segno imprecisato dell'emissione monetaria. (4) GLORIA ROMANORVM (la Gloria dei Romani). Questa leggenda fu usata, come nuovo titolo onorifico personale, sotto Costantino il Grande (v. link). La stessa epigrafe apparve sulle monete, non solo sotto i suoi figli, Costantino il giovane, Costante e Costanzo; ma allo stesso modo sotto Nepoziano, Vetranione, Magnenzio, Costanzo Gallo, Giuliano II, Valentiniano, Valente, Procopio, Graziano, Valentiniano II, Teodosio il Grande, Arcadio, Onorio, ecc. Tuttavia, è sotto Magnenzio che alla leggenda viene associato il tipo del cavaliere che trafigge il barbaro, rovesciando la tipologia costantiniana delle monete con leggenda "FEL TEMP REPARATIO" in cui il fante romano trafiggeva un cavaliere barbaro caduto da cavallo. Una singolarità di questa moneta è data dalle prime due lettere della leggenda del rovescio che sono state incise rovesciate. (5) Il segno di zecca TRS si compone delle due lettere TR, che stanno per Treviri in Germania e della lettera S (=Secunda), la seconda delle due officine al tempo attive nella zecca. |
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