Roma, 27.12.2014
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi
raccolti in merito alla moneta di figura:
AE1,
zecca di Milano, 1867, W-VE2/1-0,
rarità
"C"2.
Descrizione
sommaria:
D. Testa del Re a sinistra,
intorno VITTORIO
EMANUELE II RE D'ITALIA3,
Sotto il collo F4.
R. Festone di rami di alloro e di rovere.
All'interno, su tre righe, 2/CENTESIMI/18675. M in esergo 6.
Taglio liscio.
La ricerca nel web di monete di tipologia simile a
quella di figura ha prodotto i seguenti risultati:
- ebay1
2 CENT 1867 MILANO - VITTORIO EMANUELE II. EUR
2,70.
- Münzen
und mehr
M739-ITALIEN-2-Centesimi-1867-M-Vittorio-Emanuele-II-1861-1878
EUR 8,95.
- http://www.moneystamps.it/Centesimi-2-1867-Zecca-Milano
1867 2 Centesimi Zecca Milano 12,50€.
- maxmanna
REGNO D'ITALIA VITTORIO EMANUELE II 2 CENTESIMI
1867 Prezzo di vendita: 49,90 €.
- filatelia
Prezzo*: € 20,00 *Il prezzo si intende IVA inclusa
Descrizione Moneta da 2 centesimi in rame/stagno -
regno di Vittorio Emanuele II - dell'anno
1867 - zecca Milano - in conservazione bb+.
Per quanto consentito da una valutazione a distanza la
moneta appare autentica. Il valore venale del nominale
da 2 cent, stimato sulla base dello stato di
conservazione è, in termini generali, così indicato
(stato di conservazione tra parentesi) dal sito di
cui al link: 1€ (MB), 5€(BB), 20€(SPL),
45€(qFDC), 75(FDC). Di conseguenza, visto che la
moneta è perfettamente leggibile nonostante abbia
circolato, ad essa si può applicare, a mio avviso, lo
stato di conservazione BB (v, link)
e di conseguenza il valore di c. 5€ di oggi.
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Note:
(1) AE Il
tondello da 2 centesimi del primo re d'Italia fu
battuto con le seguenti caratteristiche fisiche:
materiale, lega di rame 960‰ e stagno 40‰;
diametro: 20mm; peso: 2g; asse di conio: 6h. Se le
caratteristiche fisiche della moneta di figura
rientrano effettivamente in questi limiti, la
moneta può considerarsi autentica.
(2) La moneta di figura
risulta battuta dalla zecca di Milano nel 1867 ed
è considerata comune (C); i pezzi battuti furono
54.211.919 (v. http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VE2/1).
In base a quanto riportato dalla Rivista Italiana
di Numismatica del 1891, il pezzo da 2 centesimi
continuò ad essere battuto anche postumo (nel
periodo 1883-1891 in 7.250.000 pezzi ma è
presumibile che la coniazione postuma sia
proseguita in assenza di leggi che autorizzassero
l'utilizzo dell'effige di Umberto I.
(3) Riprendo dal sito http://it.wikipedia.org/wiki/Regno_d'Italia
le seguenti note sintetiche relative al Regno
d'Italia: "Con la prima convocazione del
Parlamento italiano del 18 febbraio 1861 e la
successiva proclamazione del 17 marzo, Vittorio
Emanuele II è il primo re d'Italia nel periodo
1861-1878. Nel 1866, a seguito della Terza guerra
di indipendenza, vengono annessi al regno il
Veneto e Mantova sottratti all'Impero
Austro-Ungarico. Nel 1870, con la presa di Roma,
al regno viene annesso il Lazio, sottraendolo
definitivamente allo Stato della Chiesa. Roma
diventa ufficialmente capitale d'Italia (prima lo
erano state in ordine Torino e Firenze )". La
proclamazione del regno d'Italia introduce
un'innovazione nella monetazione; a partire dal
1861 (v. in proposito, http://www.ilmarengo.com/italia/regno/vittorioemanuele2c.htm),
nelle nuove monete l'immagine di Vittorio Emanuele
II si accompagna con la titolatura:
- VITTORIO EMANUELE II RE D'ITALIA sul dritto,
per la monetazione in rame nei tagli da un
centesimo prima e poi da 2, 5 e 10 centesimi;
- VITTORIO EMANUELE II sul dritto e REGNO
D'ITALIA sul rovescio, per la monetazione in
argento nei tagli da 5 lire, seguita
successivamente dai tagli inferiori da 20 e da
50 centesimi e da 1 e 2 lire;
- VITTORIO EMANUELE II sul dritto e REGNO
D'ITALIA sul rovescio, per la monetazione in oro
nei tagli da 5, 10, 20 lire. Si noterà che la
moneta d'argento da 5 lire pesava 25 g, mentre
quella d'oro, dello stesso valore facciale,
pesava 1,61 g, nel pieno rispetto perciò del
rapporto di scambio tra oro e argento, fissato
dalla Francia sessanta anni prima in 1:15,5 e
mantenuto dallo stato sabaudo dopo la caduta di
Napoleone.
Per una biografia di Vittorio Emanuele si rimanda
alla voce relativa del sito http://it.wikipedia.org/wiki/Vittorio_Emanuele_II.
(4) "F" sta per Giuseppe
Ferraris, al tempo incisore capo della zecca di
Torino (v. http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Ferraris)
essendo succeduto ad Amedeo Lavy nell'incarico.
(5) Il nominale da 2 centesimi
fu battuto, sia dalla zecca di Milano, che da quella
di Torino e di Napoli. La zecca di Milano, oltre
all'emissione del 1867, batté la prima del 1861.
(6) La "M" identifica la zecca
di Milano, così come la "T" quella di Torino e la
"N" quella di Napoli. |