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Tito Cesare e la Pace di Augusto
27.05.2015
Buona sera Giulio,
le mando le immagini di questa moneta che cercando su internet sembrerebbe fosse un sesterzio di Vespasiano, ma le scritte non coincidono quindi vorrei sapere di che si tratta.
Peso g. 10,5
Diametro cm 2,6.
Grazie anticipatamente e scusa per le pessime foto.

fig. 1
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Assemini, 29.5.2015
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi pertinenti alla sua moneta:

Asse1, zecca di Roma, 73 d. C.2, RIC II (Nuova ed.) 627 (pag. 104), RIC II 654 (pag. 91), BMC II 672A (pag. 155), Cohen I 143 (pag. 441), indice di rarità RIC II "C", indice di rarità Ric II NE "R".

Descrizione sommaria:
D. T CAES IMP PON TR P COS II CENS3. Tito, testa laureata a destra.
R. PAX - AVGVST.4 S C a sinistra e a destra nel campo. La Pace drappeggiata, stante a sinistra, appoggiata ad una colonna, sorregge con la mano destra un caduceo e con la sinistra un ramo d'ulivo.

Di seguito riporto i link a monete di uguale tipologia presenti nel web:

  1. http://www.acsearch.info/search.html?id=2420685 Auctiones GmbH http://www.auctiones.ch. eAuction #36 50 (« | ») 19. April 2015. Estimate 75 CHF, Result 70 CHF Description: Titus AE As, Pax reverse. Vespasianus (69-79 AD) for Titus Caesar. AE As (29 mm, 9.28 g), Rome, AD 73. Obv. T CAES VESP IMP PON TR P COS II CENS, laureate head right. Rev. PAX AVGVST, Pax standing left, leaning on column, with branch and caduceus; in field, S - C. RIC II, p. 104, 627 (R).
    Rare. Glossy green patina. About very fine.
  2. http://www.acsearch.info/search.html?id=84469 CGB.fr http://www.cgbfr.com/ Result 99€ MONNAIES 13 193 (« | ») 30. July 2001 Description TITUS(1/07/69-13/09/81)Titus Flavius VespasianusCo-empereur(07/71-24/06/79) As, (MB, ئ 26) N° v13_0193 Date : 73 Nom de l'atelier : Rome Métal : bronze Diamètre : 26mm
    Axe des coins : 6h. Poids : 10,15g.  Etat de conservation : TTB/TB Prix de départ : 76 €  Estimation : 152 € Prix réalisé : 99 €  Nombres d'offres : 3   Offre maximum : 99 € Commentaires sur l'état de conservation : Beau portrait avec une jolie patine verte épaisse, granuleuse au revers. Usure importante, mais la pièce est complètement identifiable. N° dans les ouvrages de référence : C.143 (2f.) - RIC.654  - BMC/RE.- p. 155 - BN/R.682 pl. 68 - RCV.2476 (224$) Titulature avers : T. CAES. IMP. PON. TR. P. COS II CENS. Description avers : Tête laurée de Titus à droite (O*). Traduction avers : “Titus Cوsar Imperator Pontifex Tribunicia Potestas Consul secundus Censor”, (Titus césar empereur pontife revêtu de la puissance tribunitienne consul pour la deuxième fois censeur). Titulature revers : PAX - AVGVST/ S|C. Description revers : Pax, (la Paix) drapée, debout à gauche, appuyée sur une colonne, tenant un caducée de la main droite et une branche d’olivier de la main gauche. Traduction revers : “Pax Augusti”, (la Paix de l’auguste). Commentaires : Titus, comme son père Vespasien, reçut le titre de censeur en 73. Ce titre honorifique représentait la charge du contrôle du recensement de la population et de la vérification de l’inscription des sénateurs et des chevaliers sur les albums. La population de l’Empire comptait environ 50 millions d’habitants à la fin du Ier siècle de notre ère et celle de Rome pouvait osciller entre 400.000 et un million d’habitants. Historique : Titus, né le 30 décembre 39, est le fils aîné de Vespasien. Il a suivi son père en Judée où il est légat de la XVe légion Apollinaris. Après la proclamation d'Alexandrie, Vespasien lui laisse le soin de parachever la pacification de la Judée durant laquelle il tombe amoureux de Bérénice (cf. la pièce de Racine). Après la prise de Jérusalem à l'été 70, il célèbre avec son père le Triomphe en janvier 71. Associé au pouvoir par son père, il lui succède le 24 juin 79, ayant rompu avec la belle princesse juive en 75. Son règne n'est qu'une suite de catastrophes, l'éruption du Vésuve le 24 août 79 qui détruit Pompéi et Herculanum, puis l'incendie de Rome en 80. Il meurt en 81, peut-être assassiné à l'instigation de son frère, Domitien (Suétone). Il est décrit comme 'le délice du genre humain'.
  3. http://www.romanatic.com/image-1807 As, struck 73 AD in Rome. Obv.: T CAES IMP PON TR P COS II CENS, Titus head, laur., r.  Rev.: PAX AVGVST / S - C, Pax stg. l., leaning on column, r. holding caduceus, l. branch. RIC² 627 (R); RIC¹ 654; P 682.
Concludo osservando che, per quanto consentito da una valutazione a distanza, la moneta di figura presenta caratteristiche fisiche, generali e di stile non difformi dalle monete autentiche del periodo.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:
(1) Asse. Secondo BMC, l'asse di Tito pesava in media 10,69g (media su 23 esemplari). Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche degli assi della tipologia di figura presenti nei link di cui sopra:

Riferimenti Peso (g.)  Asse di conio (ore) Diametro (mm)
Link1 9,28 - 29
Link2 10,15 6 26
Da quanto sopra esposto, emerge che le caratteristiche fisiche della moneta in esame (10,5g, 26mm) rientrano nei margini di oscillazione delle monete d'epoca di pari tipologia.
(2) La datazione della moneta scaturisce dal combinato disposto di COS II e CENS. Tito, come suo padre Vespasiano, riceve il titolo di censore (CENS) nel 73. A questo titolo onorifico corrisponde la responsabilità del controllo del censimento della popolazione e della verifica dell'iscrizione dei senatori e cavalieri negli appositi registri. Alla fine del I secolo la popolazione dell'Impero contava circa 50 milioni di abitanti e quella romana tra 400.000 e un milione.
(3) Titus CAESar IMPerator PONtifex TRibunicia Potestate COnSul II CENSor. Vespasiano mutuò dalla dinastia Giulio Claudia il nome di famiglia Caesar e lo utilizzò nella titolatura unitamente all'attributo militare IMPerator, nella forma IMP CAESAR, sorta di praenomen in sostituzione del proprio praenomen originale che era Titus. Tito, dal primo luglio del '71, è associato al padre nel governo dell'impero e, come il padre, fa uso del nome di famiglia CAESAR ma lo fa in modo distintivo e subordinato, presentandosi come T. CAESar IMPerator e non come IMP T. CAES (Vespasiano infatti sulle monete è IMP CAES VESPASIANVS). Si noterà anche come Tito sia Pontifex ma non, come il padre, Pontifex Maximus (tale diventerà solo nel '79, dopo la morte del padre). Traggo dallo Stevenson i seguenti cenni biografici sulla vita di Tito. Tito, nato il 30 dicembre 41, è il figlio maggiore di Vespasiano. Inizia la carriera militare al seguito del padre in Germania, poi lo segue in Britannia, dando prova di abilità e doti di comando, pur mantenendo affabilità di modi e capacità comunicativa. Nerone lo promuove dal rango di tribuno a quello di prefetto, ponendolo al comando di una legione. Partecipa con il padre alla guerra giudaica, conquistando le città di Tarichaea e Gamala, roccaforti della resistenza giudaica. Dopo la morte di Galba e l'elevazione di Vitellio conduce negoziati con Mucio, governatore della Siria, per cercare appoggio al trasferimento della sovranità  a Vespasiano, negoziati conclusi positivamente e seguiti dall'acclamazione di Vespasiano da parte delle legioni di stanza in Oriente. Dopo il rientro di Vespasiano a Roma (69), Tito prosegue da solo la guerra giudaica. Riceve dal Senato il titolo di Cesare e di Principe della gioventù, e viene nominato console per il 70 come collega del padre nella carica. L'8 settembre del 70, dopo un lungo assedio e 120.000 morti tra le fila nemiche, conquista Gerusalemme riducendone in schiavitù gli abitanti. Nella conquista viene distrutto, forse contro la volontà di Tito, il tempio che gli Ebrei avevano eretto in onore dell'Onnipotente. Dopo la vittoriosa conquista gli viene tributata la prima acclamazione e il titolo di Imperator. Nel 71 rientra a Roma dove il Senato concede a lui e al padre, l'onore del trionfo e, con la seconda acclamazione, l'autorizzazione al titolo di IMP II. Viene quindi associato dal padre  nell'esercizio del governo e lo sostituisce alla morte nel 79. Nelle vesti di Augusto introduce riforme efficaci. Il suo regno viene funestato da gravi calamità naturali, tra cui l'eruzione del Vesuvio che porta alla distruzione di Pompei ed Ercolano nell'agosto del 79 e l'incendio di Roma nell'80. Avvia anche con fondi del proprio patrimonio personale l'opera di ricostruzione e offre ai Romani il nuovo anfiteatro (noto come Colosseo). Muore il 13 settembre dell'81 tra il compianto generale. Per lui viene coniata la definizione: amor ac deliciae generis humani.
(4) PAX AVGVSTi. La Pace raffigurata su questa moneta possiede non solo il consueto attributo del ramo d'ulivo, ma anche il caduceo, simbolo di prosperità. Il caduceo era anche attributo di Mercurio, dio del commercio, che lo aveva ricevuto in dono da Apollo a cui aveva restituito la lira. Dunque la metafora è trasparente, Tito assicura al popolo pace e prosperità, presupposto indispensabile per lo sviluppo degli scambi e del commercio. Per avere un'idea del tipo del rovescio di questa moneta come doveva apparire quando fu coniata rimando all'immagine di un tipo simile battuto nel nome di Domiziano: v. il link, http://www.romanatic.com/image-1820.
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