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Costantino Cesare e i voti decennali
5.2.2016
Buona sera volevo sapere se possibile qualcosa in più su questa moneta e se è comune o meno.
Il peso è 2,6g,
il diametro 18,3mm.
La reazione alla calamita è negativa non c'è attrazione.
Grazie mille

fig. 1
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Roma, 8.2.2016
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi pertinenti alla moneta di figura:

Follis1, zecca di Roma, 322 d. C., RIC VII 247 (pag. 322), indice di rarità "r2"

Descrizione sommaria:
D. CONSTANTINVS IVN NOB C2. Costantino Cesare, testa laureata a destra.
R. CAESARVM NOSTRORVM. VOT/X3, su due righe, all'interno di una corona d'alloro. Segno di zecca 4.

La ricerca nel web di monete simili a quella di figura ha prodotto un solo risultato:

  1. http://www.wildwinds.com/coins/ric/constantine_II/_rome_RIC_VII_247.jpg Constantine II, AE follis, 322 AD. Rome. CONSTANTINVS IVN NOB C, laureate head right / CAESARVM NOSTRORVM around palm branch - VOT X - palm branch within wreath. Mintmark RT. RIC VII Rome 247.
  2. http://www.acsearch.info/search.html?id=2594026 London Ancient Coins Ltdc http://www.lacoins.co.uk/ Guttus Auction 10 188 (« | ») 4. September 2015 Description: Constantine II (Caesar, 316-337). Æ Follis (18mm, 3.33g, 11h). Rome, 321. Laureate head r. R/ Wreath enclosing VOT/X in two lines; RT. RIC VII 243. Silvered, near EF.
Concludo osservando che la moneta di figura, piuttosto rara, come del resto lo sono tutte le monete del 322 della serie delle due palmette, presenta caratteristiche comparabili con quelle dei conî d'epoca di pari tipologia.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:

(1) Il link 2 di cui sopra ci fornisce indicazioni di massima sulle caratteristiche fisiche (3,33g, 18mm) dei follis coevi di quello in esame. Le caratteristiche suddette ben si confrontano con quelle della moneta di figura (2,6g, 18,3mm).
(2) CONSTANTINVS IVNior NOBilis Caesar. Flavio Claudio Costantino, figlio di Costantino I e della moglie Fausta, nacque ad Arles nell'agosto del 316, fu nominato Cesare verso la fine dello stesso anno, fu riconosciuto in Oriente il 1.3.317, fu elevato al rango di Augusto il 9.9.337 (al governo della Spagna, della Gallia e della Britannia), fu ucciso in battaglia ad Aquileia dall'esercito comandato dal fratello Costante nel marzo del 340.
(3) CAESARVM NOSTRORVM VOTis/decennalibus; la moneta ricorda i voti decennali "dei nostri Cesari" [Costantino junior e Giulio Crispo] e quelli ventennali di Costantino il Grande, festeggiati congiuntamente e anticipatamente (la data ufficiale dell'ascesa di Costantino risale al 25 luglio del 305 mentre Crispo e Costantino diventano Cesari alla fine del 316). La serie monetale del 322 comprende:
* un follis diCostantino il Grande (RIC VII 245) che reca al dritto la leggenda CONSTAN-TI NVS AVG e al rovescio la leggenda DN CONSTANTINI MAX AVG e VOT/XX entro una corona d'alloro e segno di zecca, ;
* un follis di Giulio Crispo (RIC VII 246) che reca al dritto la leggenda CRIS-PVS NOB C e al rovescio la leggenda CAESARVM NOSTRORVM e VOT/X entro una corona d'alloro e segno di zecca, ;
* e uno di Costantino Cesare (RIC VII 247) che reca al dritto la leggenda CONSTANTINVS IVN NOB C e al rovescio la leggenda CAESARVM NOSTRORVM e VOT/X entro una corona d'alloro e segno di zecca, .
La serie monetale del 322 ovvero delle due palmette () è piuttosto rara sia nelle monete b<attute nel nome di Costantino I che per quelle dei due Cesari.
La moneta di figura è interessante, non solo per ciò che afferma, ossia l'unità della famiglia di Costantino e l'unificazione politica realizzata da Costantino I ma anche per ciò che esclude, ossia il riconoscimento di Licinio, quale imperatore d'Oriente. Viceversa infatti, se  Occidente e Oriente fossero stati d'accordo, a celebrare i Voti di Costantino e dei suoi congiunti avremmo trovato anche Licinio e suo figlio). E' opportuno infine notare che solo ai principi di rango elevato era riservato l'onore dell'interruzione della leggenda del dritto; infatti la si trova nelle monete di Costantino I e in quelle del diciannovenne Crispo, primogenito ed erede designato di Costantino I, ma non in quelle di Costantino Cesare che nel 322 aveva solo sei anni. Per una sintesi storica relativa al periodo si rimanda ad altra pagina di questo sito (cliccare qui).
(4) Il segno di zecca, . La zecca di Roma, nel periodo in questione, operava su 4 officine, delle quali la prima e l'ultima batterono solo nel nome di Costantino Augusto, la seconda e la terza per Crispo e Costantino Cesare rispettivamente. Il segno di zecca si compone di due parti, la prima costituita dalle due palmette collocate a sinistra e a destra della X, elementi caratterizzanti l'emissione del 322, la seconda parte è data dalla sigla R T, indicativo di zecca, nel quale R sta per Roma e la lettera T sta per tertia, cioè terza officina.

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