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Teopoli, follis di Giustiniano I | ||||||||||||||||||||||||||||
19.12.2017
Buonasera
Dottor De Florio,le chiedevo semplicemente, solo per curiosità, qualche possibile indicazione sulla moneta delle foto allegate. Sono incuriosito dalla presenza sul rovescio di simboli Dritto immagine di personaggio rivolto a dx Dhivs ..... Anv PPAV Rovescio croce in alto al centro stella o sole a sx triangolo in basso non riesco a individuare chiaramente l'immagine centrale Scritta sembra THEYP Assi 6 Diametro 32/35mm Peso 16g Colore sembra bronzo |
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Roma, 26.12.2017
Egregio
Lettore,riporto di seguito gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: AE Follis1, zecca di Teopoli2, circ. a. d. 529-539 d. C., Sear 216, Warwick I 275 (pag. 54) [plate VIII 2] Descrizione
sommaria (sono indicate in rosso le parti della
leggenda usurate o comunque illeggibili): La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Un saluto cordiale. ----------------------------------------------- Note: (1) Follis
(rame). Al tempo dell'imperatore Anastasio I, nel
491, sopravviveva, della monetazione precedente
tardo romana: il solido d'oro e due sue frazioni,
il semisse e il tremisse, oltre ad una monetina di
rame detta nummus che, alla metà del quinto
secolo, valeva 1/7200 di solido e pesava meno di 1
g. La riforma di Anastasio (498) introdusse un
nominale bronzeo da 40 nummi, riconoscibile dalla
lettera M sul rovescio (la lettera M in greco sta
per 40), un nominale da 20 nummi, riconoscibile
dalla lettera K, detto semifollis, un nominale da
10 nummi (decanummio), caratterizzato dalla
lettera I ed un ultimo nominale da 5 nummi,
caratterizzato dalla lettera E. Il follis fu una
costante per la monetazione bizantina dei
successivi sei secoli.
(2) Dopo il terremoto del 29 novembre del 528 che la distrusse, la città di Antiochia (v. mappa) prese il nome di Teopoli (la città di Dio), ragione per cui la moneta in esame dovette essere battuta dopo quella data. L’arco di durata dell’emissione è stimato da Warwick in 10 anni perché dopo il 538 nel dritto dei follis l’imperatore è ritratto di fronte. (3) Dominus Noster IVSTINIANVS Pius Felix AVGustus. Elementi biografici su Giustiniano possono attingersi dal portale dell'Enciclopedia Treccani on line (v. link). (4) La lettera M, come già accennato, è il segno del valore, la lettera Δ è l'indicativo dell'officina (Δ in greco è il numero 4), THEUo/P sta per Theuopolis, luogo della zecca. I simboli aggiuntivi sono segni caratteristici dell'emissione monetale. |
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