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Sesterzio, Treboniano Gallo e la Felicitas
1.12.2017
diametro 3,1x2,5cm
Spessore 0,4cm
Peso 13g
fig. 1
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Roma, 3.1.2018
Egregio Lettore,
riporto di seguito gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Sesterzio1, zecca di Roma, 251-253 d. C., RIC IV/III 108a (pag. 171), Cohen V 43 (pag. 241), indice di rarità "S"

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. IMP CAES C VIBIVS TREBONIANVS GALLVS AVG2. Treboniano Gallo, busto laureato, paludato e corazzato a destra, visto da dietro.
R. FELICITAS PVBLICA3. S C a sinistra e a destra in basso nel campo. La Felicitas, stante a sinistra, braccio sinistro appoggiato ad una colonna, sorregge con la mano destra un caduceo e con la sinistra uno scettro traversale4.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. https://www.auctiones.ch/browse.html?auction=6&lot=1596 Lot 112. Trebonianus Gallus AE Sestertius, Felicitas reverse Price realised: CHF 180.00 (9 bids), Approx. EUR 153.58 eAuction #5, Lot 112 Mai 2012. Estimate: CHF 100.00 Trebonianus Gallus (251-253 AD). AE Sestertius (24-25 mm, 14.88 g), Roma (Rome). Obv. IMP CAES C VIBIVS TREBONIANVS GALLVS AVG, laureate, draped and cuirassed bust right, seen from behind. Rev. FELICITAS PVBLICA / S - C, Felicitas standing left, holding caduceus and transverse sceptre. RIC IV, 3, p. 171, 108a. Good portrait. Short flan, otherwise, good very fine.
  2. https://www.acsearch.info/search.html?id=3247100 Numismatik Naumann (formerly Gitbud & Naumann) http://www.numismatik-naumann.at/ Auction 46 741 11. Sept. 2016 Beschreibung: TREBONIANUS GALLUS (251-253). Sestertius. Rome. Obv: IMP CAES C VIBIVS TREBONIANVS GALLVS AVG. Laureate, draped and cuirassed bust right. Rev: FELICITAS PVBLICA / S - C. Felicitas standing left, holding caduceus and sceptre, and leaning upon column to right. RIC 108a. Condition: Very fine. Weight: 18.04g. Diameter: 30mm.
  3. https://www.acsearch.info/search.html?id=3675018 Classical Numismatic Group, Inc. http://www.cngcoins.com/ Auktion Los    Datum Electronic Auction 390 536 1. Febr. 2017    Beschreibung: Trebonianus Gallus. AD 251-253. Æ Sestertius (29mm, 16.18 g, 12h). Rome mint, 1st officina. 2nd emission, AD 251-252. Laureate, draped, and cuirassed bust right / Felicitas standing left, holding long caduceus and cornucopia. RIC IV 107; Banti 10. VF, green-brown surfaces.
  4. https://www.acsearch.info/search.html?id=315471 Classical Numismatic Group, Inc. http://www.cngcoins.com/ Auktion Electronic Auction 147 342 6. Sept. 2006 Beschreibung: Trebonianus Gallus. AD 251-253. Æ Sestertius (28mm, 17.37g). Rome mint. Laureate, draped and cuirassed bust right / Felicitas standing left, holding caduceus and sceptre; leaning against low column. RIC IV 108a. VF, brown patina.
  5. https://www.acsearch.info/search.html?id=1811575 Auktionshaus H. D. Rauch GmbH http://www.hdrauch.com/  E-Auction 14 431 14. Dez. 2013 Beschreibung: RÖMISCHE KAISERZEIT. Trebonianus Gallus (251-253). (D) Sestertius (14,26g), Roma, 251-253 n.Chr. Büste / Felicitas. RIC 108a, C 43. Künstlich getönt. s.sch.-vzgl./s.sch.
  6. britishmuseum Weight: 20.91g Die-axis: 12 o'clock IMP CAES C VIBIVS TREBONIANVS GALLVS AVG; FELICITAS PVBLICA/SC.
  7. http://i57.tinypic.com/2nqb2f9.jpg Avers : IMP CAES C VIBIVS TREBONIANVS GALLVS AVG - Revers : FELICITAS PVBLICA atelier de ROME - sesterce de 29mm pour 16,1grs - RIC 108.
Concludo osservando che la moneta in esame presenta caratteristiche fisiche, generali e di stile non difformi da quelle dei conî d'epoca di pari tipologia.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:
(1) Riporto di seguito le caratteristiche fisiche dei sesterzi della tipologia di figura, tratte dai link sopra indicati:

Riferimento: Peso(g.) Diametro(mm) Asse di conio (ore)
Link1 14,88 24-25  -
Link2 18,04 30 -
Link3 16,18 29 12
Link4 17,37 28 -
Link5 14,26 - -
Link6 20,91 - 12
Link7 16,1 29 -
Dalla tabella si evince che le caratteristiche fisiche della moneta in esame (13g, 25-31mm, 12h) non si differenziano in modo sostanziale da quelle delle monete di pari tipologia reperite nel web.
(2) IMPerator CAESar Caius VIBIVS TREBONIANVS GALLVS AVGustus. Traggo dal manuale di "Storia di Roma" del Kovaliov le informazioni storiche che seguono: "Nel 251 d.C., i Goti, sotto la guida del loro capo Cniva, avevano di nuovo passato il Danubio inferiore e invaso la Mesia. Il primo ad opporre loro resistenza, sotto le mura della città di Novi sulle sponde danubiane, era stato il legato della provincia, Caio Treboniano Gallo. L'enorme massa dei Goti, forte di circa 70,000 uomini, era avanzata come una valanga e si era fermata sotto le mura di Nicopoli, fra il Danubio e i monti balcanici. Attraverso i passaggi montani i barbari erano riusciti a penetrare nella fertile Tracia. Il governatore della provincia, Lucio Prisco, aveva riunito grandi forze nella fortezza di Filippopoli. Era necessario resistere fino all'arrivo dell'imperatore Decio che a marce forzate veniva dall'Occidente. Intanto in tutte le località circostanti si elevavano sinistre le fiamme degli incendi... Infine Decio arrivò. I Goti attaccarono di sorpresa l'esercito romano stanco e lo dispersero. Prisco, con il pretesto di una presunta morte di Decio, condusse trattative segrete coi Goti promettendo loro di consegnare la città se essi lo avessero riconosciuto imperatore. L'accordo fu concluso, Filippopoli fu spietatamente saccheggiata (si dice che in quel frangente perissero 100.000 abitanti), ma Prisco non riuscì a diventare imperatore. Decio era vivo e stava raccogliendo sul Danubio un nuovo esercito. Egli intendeva attaccare i Goti quando questi, carichi di bottino, si fossero messi sulla via del ritorno. La battaglia decisiva ebbe luogo a nord di Nicopoli (Abrittus, giugno del 251). In uno dei primi scontri cadde Erennio Etrusco, il figlio di Decio. I Goti si schierarono su tre linee, disponendo la terza dietro uno stagno. Le truppe romane riuscirono a rompere le prime due linee, ma nel tentativo di forzare la terza Decio morì e non si riuscì neppure a trovarne il cadavere (251). Nell'esercito si sparse la voce che colpevole della morte di Decio fosse stato Treboniano Gallo, il quale si sarebbe preventivamente accordato coi Goti e avrebbe attirato l'imperatore verso lo stagno indicandogli una via falsa. Quale sia la verità noi non sappiamo; comunque, in quel frangente, fra i comandanti romani Gallo era il più meritevole e il più vicino all'imperatore. Nessuna meraviglia quindi se l'esercito lo nominò subito imperatore. Gallo elesse conregnanti il proprio figlio Volusiano e il figlio di Decio, Ostiliano (quest'ultimo d'altra parte morì presto, colpito dalla pestilenza). Con i Goti concluse una pace non troppo onorevole, permettendo loro di andarsene con il bottino e impegnandosi a pagare ogni anno una specie di stipendio. Due anni dopo i Goti passarono di nuovo il Danubio. Il governatore della Mesia inferiore, Marco Emilio Emiliano, inferse loro una dura sconfitta e per questa ragione fu acclamato imperatore dai suoi soldati! Gallo non seppe organizzare la difesa dell'Italia. Le truppe di Emiliano giunsero quasi fino a Roma senza incontrare resistenza. Solo vicino alla capitale erano ad attenderle Gallo e Volusiano, che furono sconfitti e morirono entrambi (253)".
(3) FELICITAS PVBLICA. La Felicitas viene rappresentata nella classica iconografia di questa virtù: in posizione rilassata, circondata dai suoi attributi, il caduceo, simbolo della pace e lo scettro trasversale, simbolo dell'ordine universale. La Felicitas, in quanto pubblica, attiene al bene comune e al popolo romano. In un'epoca nella quale la vita delle persone era continuamente messa in pericolo dalle invasioni la moneta voleva lanciare un messaggio rassicurante per i cittadini e per le loro proprietà.
(4) Insieme ai tipi della Libertas e della Pietas, la Felicitas è il terzo dei rovesci battuti nel nome di Gallo. Tre officine furono impegnate nella coniazione delle monete di Gallo e altrettante in quelle di Volusiano. Tuttavia, tipi del rovescio normalmente riservati a Gallo si ritrovano in monete di Volusiano e viceversa.
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