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Radiato, Diocleziano e la Concordia dei soldati
12.10.2018
..da Monete Imperiali Romane di Michele Monti.
Secondo voi, è autentico questo antoniniano di Diocleziano? Grazie
fig. 1
Cliccare sulle immagini per ingrandire
Roma, 15.10.2018
Egregio,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Frazione di radiato1, zecca di Eraclea, c. 295-298 d. C., RIC VI 13/21 (pag. 531-2)2, Cohen VI 34 (pag. 419), indice di rarità "C"

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. IMP C C VAL DIOCLETIANVS P F AVG3. Diocleziano, busto radiato, paludato e corazzato a destra.
R. CONCORDIA MILI-TVM4. L'imperatore, stante a destra in abito militare, riceve una Vittoriola su un globo da Giove, stante a sinistra, mano sinistra che impugna uno scettro verticale. Segno di zecca, HB5.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. https://www.acsearch.info/search.html?id=1083505 AuctionSummer Auction 2011 1058 19.09.2011 Description: RÖMISCHE KAISERZEIT Diocletianus (284-305) (D) AE-Antoninianus/Radiatus (3,07g), Heraclea Thraciae (Eregli), 2. Offizin, 295-298 n.Chr. Av.: IMP C C VAL DIOCLETIANVS P F AVG, Büste mit Strahlenkrone, Drapierung und Kürass n.r. Rv.: CONCORDIA MIL-ITVM / H B (im Feld), Kaiser mit Kurzszepter sowie Iuppiter mit Stabszepter vis-à-vis halten gemeinsam Victorienglobus. -- Minimale Reinigungsspuren im Av., etwas flauer Stempel im Rv. RIC 13/21, C 34. vzgl.
  2. https://www.acsearch.info/search.html?id=2548154 Kölner Münzkabinett Tyll Kroha Nachfolger UG http://www.koelner-muenzkabinett.de/ Auction 103 702 30.06.2015 Description: Diocletian, 284–305, Follis, Heraclea, Vs.: gepanzerte, drapierte Büste mit Strahlenkrone n. r., Rs.: Kaiser steht n. r. und erhält Victoriola von Jupiter, RIC 13 oder 21, 2,86g, Schrötlingsfehler am Rand, IV+.
  3. http://mycoinauctions.blogspot.com/2013/07/roman-coin-diocletian-ae-post-reform.html: Thursday 28th May 2015 Wednesday, 31 July 2013 Roman coin, Diocletian, AE Post Reform Radiate Fraction, R.I.C. VI Heraclea 13-21 SOLD Diocletian As Augustus of the east, 1039 - 1058 A.U.C. (286 – 305 A.D.) Coin: AE Post Reform Radiate Fraction. Obverse: IMP C C VAL DIOCLETIANVS P F AVG, radiate, draped and cuirassed bust facing to the right. Reverse: CONCORD-IA MILI-TVM, Diocletian, standing at left, holding a Parazonium with his left hand, receiving Victoria upon the globe from Jove, standing at the right, who holds a spear with his left hand. HΓ in the centre. Weight: 3.13g Diameter: 20.2 x 19.5 x 1.2 mm Die axis: 170° Mintmark: HΓ (Heraclea), struck between 295 - 296 A.D. Reference: R.I.C. VI Heraclea 13-21.
Concludo osservando che, per quanto è dato di osservare dalle immagini pervenute, la moneta sembra presentarsi non difforme per stile dagli esemplari autentici di cui ai link sopra menzionati. Per completezza di indagine sarebbe stato opportuno che il lettore avesse fornito elementi certi sulle caratteristiche fisiche della moneta (peso, diametro, asse di conio).

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:

(1) Secondo il RIC, il peso delle frazioni di radiato della tipologia in esame è di c. 3,0g, mentre l'asse di conio è tendenzialmente orientato ad ore 12 o ad ore 6. Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche delle frazioni di radiato della tipologia di figura tratte dai link di cui sopra:
Riferimenti Peso (g.)  Asse di conio (ore) Diametro (mm)
Link1 3,07 - -
Link2 2,86 - -
Link3 3,13 - 19-20
In assenza delle caratteristiche fisiche della moneta in esame non sarà possibile svolgere un esame comparativo con le monete autentiche del periodo.
(2) L'attribuzione del categorico per questa moneta è problematica perché non vi sono elementi obiettivi che consentano di distinguere tra primo e secondo periodo di questo tipo di monetazione. Per questa ragione nei link sopra menzionati viene data la classificazione Ric 13/21, la prima afferente al primo periodo 295-296, la seconda al periodo successivo, 297-298.
(3) IMPerator Caesar Caius VALerivs DIOCLETIANVS Pius Felix AVGvstvs.
Acclamato imperatore il 17 novembre del 284 d.C. dalle truppe di stanza a Nicomedia, Diocleziano si propose di dare un nuovo assetto allo stato romano che garantisse maggiore sicurezza e tempestività di intervento nella difesa dei traballanti confini, desse maggiore stabilità all'economia ed evitasse le lotte di successione. Perciò pensò bene di dividere il potere con un generale fidato, Marco Valerio Massimiano, che fece Cesare nel 285 e Augusto nel 286, conferendogli il governo dell'Occidente e riservando invece a sé il controllo della parte più ricca e progredita del mondo romano, l'Oriente. La neonata diarchia (governo di due) fu innanzi tutto funzionale a contrastare la minaccia delle invasioni dal nord e dalle regioni orientali. La capitale dell'Occidente fu spostata a Milano, città più prossima alle zone di confine e quella d'Oriente a Nicomedia (l'odierna Izmit, sul Mar di Marmara, nella Turchia asiatica, v. mappa). Ogni diarca possedeva un proprio esercito, riorganizzato come forza di intervento rapido in grado di spostarsi velocemente in tutte le zone di crisi, se necessario anche in quelle di non diretta pertinenza. Allo scopo di fornire una base ideologica a questa nuova struttura dello stato, Diocleziano stabilì una gerarchia di comando che traeva spunto dalla gerarchia celeste: Massimiano diventava pari grado di Diocleziano e suo "frater" (fratello e quindi membro della gens Valeriana cui Diocleziano apparteneva) ma la sua anzianità era inferiore a quella di Diocleziano perché, mentre Diocleziano assumeva il titolo di "Iovius", cioè figlio di Giove, Massimiano quello di "Herculius", figlio di Ercole, quindi più lontano da Giove per discendenza. Nel 293, sotto la pressione degli eventi militari, Diocleziano estese ulteriormente il progetto di decentramento dell'impero, affiancando, ai due Augusti, due Cesari, con l'incarico di presidiare rispettivamente i confini settentrionali (Britannia e Gallia) e quelli danubiani. L'impero si trasformò così in una tetrarchia o governo di quattro (in grassetto sono riportati i nomi con i quali i tetrarchi vengono di solito citati nei manuali storici):
* Caio Aurelio Valerio Diocleziano, Augusto senior, ebbe il governo diretto di Tracia, Asia ed Egitto;
* Caio Galerio Valerio Massimiano divenne Cesare dei Balcani, Tracia esclusa e subordinato a Diocleziano;
* Marco Aurelio Valerio Massimiano, Augusto junior, ebbe il governo d'Italia, Spagna e Africa;
* Flavio Valerio Costanzo (noto anche come Costanzo Cloro), divenne Cesare della Gallia e della Britannia e subordinato a Massimiano.
Allo scopo di garantire una linea naturale di successione, Diocleziano decise che ogni Augusto, dopo 20 anni di governo, avrebbe ceduto il potere al proprio Cesare, il quale, divenuto Augusto, avrebbe a sua volta nominato un Cesare di fiducia. Questa dunque sinteticamente era, negli intenti di colui che l'aveva concepita, la tetrarchia, un'organizzazione fortemente decentrata dello stato, ma non priva di unitá di comando, in cui l'Augusto senior dettava il disegno politico e gli altri, Augusto junior e Cesari, provvedevano all'esecuzione, in autonomia di gestione. Con il passaggio dalla diarchia alla tetrarchia, l'ideologia del sistema si adeguò: come Diocleziano e Massimiano Erculio erano rispettivamente figli di Giove e di Ercole, così Galerio, attraverso l'istituto dell'affiliazione, lo divenne di Diocleziano con l'appellativo di "Giovio" e Costanzo di Massimiano, con l'appellativo di "Erculio". All'uno e all'altro fu conferito il titolo di "nobilissimus Caesar", entrambi entrarono a far parte della "gens Valeriana", tutti furono vicendevolmente vincolati dalla "pietas", l'etica della gratitudine agli dei e dell'affetto per i consanguinei.
(4) "CONCORDIA MILITVM" (la Concordia dei soldati). Si noterà che Giove è presente sul rovescio della moneta in quanto nume tutelare di Diocleziano.
Monete della Concordia furono battute nello stesso periodo dalla zecca di Eraclea nel nome di ciascuno dei tetrarchi:
* Caio Aurelio Valerio Diocleziano (leggenda IMP C C VAL DIOCLETIANVS P F AVG - Ric 13/21 - v. link);
* Caio Galerio Valerio Massimiano (leggenda GAL VAL MAXIMIANVS NOB CAES - Ric 16 - v. link);
* Massimiano Erculio (leggenda IMP C MA VAL MAXIMIANVS P F AVG - Ric 14/22 - v. link);
* Flavio Valerio Costanzo (leggenda FL VAL CONSTANTIVS NOB CAES - Ric 15 - v. link);
a significare la collaborazione degli Augusti e dei Cesari nella gestione dell'Impero.
(5) Il segno di zecca HB si compone di due lettere: H, che sta per Heracleia (Eraclea Tracica, sulla sponda settentrionale del Mar di Marmara, v. mappa) e B (B=2), seconda di 5 officine (che diventeranno sei al termine del periodo) attive nella zecca.

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