Roma, 26.11.2018
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi
riguardanti la moneta di figura:
AE1,
zecca di Birmingham2, 1867, W-VE2/4,
rarità
"C".
Descrizione
sommaria (sono indicate in rosso le parti della
leggenda usurate o comunque illeggibili):
D. Testa del Re a sinistra,
intorno VITTORIO
EMANUELE II RE D'ITALIA3.
Sotto il collo, FERRARIS4.
R. Festone di rami di alloro e di rovere.
All'interno, su tre righe, 10/CENTESIMI/18675. H in esergo6.
Taglio liscio.
La ricerca nel web di monete della tipologia di
figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
- https://www.kijiji.it/annunci/collezionismo-e-fai-da-te/reggio-calabria-annunci-taurianova/moneta-argento-francia-1877/123203246
10 centesimi Vittorio Emanuele II 1867 H 10€.
- ebay1
10 Centesimi Vittorio Emanuele II° - 1866 in Rame
Zecca H - BB -nr 106, 30,00€.
- ebay2
Regno Vittorio Emanuele II – 10 centesimi 1867H –
Birningham 1,99€.
- ebay3
Regno
Vittorio Emanuele II – 10 centesimi 1867H –
Birningham.
- https://www.moneystamps.it/1867-10-centesimi-zecca-birmingham-vittorio-emanuele-ii-bb-vittorio-emanuele-ii-10-cent
1867 - 10 CENTESIMI ZECCA BIRMINGHAM VITTORIO
EMANUELE II BB 1867 - 10 Centesimi Zecca
Birmingham Vittorio Emanuele II BB. Piccole
macchie verdi dovute al metallo, Rame,
Diametro: 30mm. Peso: 10 Gr. 8,00€.
Per quanto consentito da una valutazione a distanza la
moneta appare autentica. Il suo valore venale nel
presente stato di conservazione è stimabile in non
oltre 10€.
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Note:
(1) AE Il
tondello da 10 centesimi del primo re d'Italia fu
battuto con le seguenti caratteristiche fisiche:
materiale, lega di rame 960‰ e stagno 40‰;
diametro: 30mm; peso: 10g; asse di conio: 6h. Le
caratteristiche fisiche della moneta di figura
(30mm 9,47g 6h) rientrano pertanto nello standard
dell'epoca..
(2) Successivamente
all'unificazione dell'Italia, vi fu una necessità
impellente di inondare la penisola di monete. Le
zecche italiane, impegnate prevalentemente nella
produzione di monete d'oro e d'argento, non
potevano materialmente soddisfare tutta la
domanda, motivo per cui si diede mandato di
coniare monete da 10 centesimi, oltre che a
Milano, Napoli e Torino, anche ad alcune zecche
straniere (Parigi, Birmingham, Strasburgo e
Bruxelles). A dispetto delle date indicate sulle
monete, Strasburgo operò tra il 1863 e il 1866,
Parigi tra il 1866 e il 1868, Bruxelles nel 1868 e
Birmingham tra il 1866 e il 1894. La moneta di
figura fu battuta dalla zecca di Birmingham nel
1867 ed è considerata comune (C); la tiratura
della zecca fu di 50 milioni di pezzi (v. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-VE2/4).
(3) Riprendo dal sito http://it.wikipedia.org/wiki/Regno_d'Italia
le seguenti note sintetiche relative al Regno
d'Italia: "Con la prima convocazione del
Parlamento italiano del 18 febbraio 1861 e la
successiva proclamazione del 17 marzo, Vittorio
Emanuele II è il primo re d'Italia nel periodo
1861-1878. Nel 1866, a seguito della Terza guerra
di indipendenza, vengono annessi al regno il
Veneto e Mantova sottratti all'Impero
Austro-Ungarico. Nel 1870, con la presa di Roma,
al regno viene annesso il Lazio, sottraendolo
definitivamente allo Stato della Chiesa. Roma
diventa ufficialmente capitale d'Italia (prima lo
erano state in ordine Torino e Firenze )". La
proclamazione del regno d'Italia introduce
un'innovazione nella monetazione; a partire dal
1861 (v. in proposito, http://www.ilmarengo.com/italia/regno/vittorioemanuele2c.htm),
nelle nuove monete l'immagine di Vittorio Emanuele
II si accompagna con la titolatura:
- VITTORIO EMANUELE II RE D'ITALIA sul dritto,
per la monetazione in rame nei tagli da un
centesimo prima e poi da 2, 5 e 10 centesimi;
- VITTORIO EMANUELE II sul dritto e REGNO
D'ITALIA sul rovescio, per la monetazione in
argento nei tagli da 5 lire, seguita
successivamente dai tagli inferiori da 20 e da
50 centesimi e da 1 e 2 lire;
- VITTORIO EMANUELE II sul dritto e REGNO
D'ITALIA sul rovescio, per la monetazione in oro
nei tagli da 5, 10, 20 lire. Si noterà che la
moneta d'argento da 5 lire pesava 25 g, mentre
quella d'oro, dello stesso valore facciale,
pesava 1,61g, nel pieno rispetto perciò del
rapporto di scambio tra oro e argento, fissato
dalla Francia sessanta anni prima in 1:15,5 e
mantenuto dallo stato sabaudo dopo la caduta di
Napoleone.
Per una biografia di Vittorio Emanuele rimando alla
voce relativa del sito http://it.wikipedia.org/wiki/Vittorio_Emanuele_II.
(4) Giuseppe Ferraris (poco
leggibile nel dritto, sotto il collo), era al tempo
l'incisore capo della zecca di Torino (v. http://it.wikipedia.org/wiki/Giuseppe_Ferraris)
essendo succeduto ad Amedeo Lavy nell'incarico.
(5) Il nominale da 10 centesimi,
detto anche Palancone o Soldone, fu battuto dalle
zecche indicate nella nota (2).
(6) La lettera in esergo
identifica la zecca di emissione: il segno H è
associabile alla zecca di Birmingham, M si riferisce
a Milano, T a Torino, N a Napoli, OM a Strasburgo,
Parigi è senza segno, il segno di Bruxelles è
ignoto. |