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Sesterzio di Viminacium e
Filippo l'Arabo |
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8.12.2018
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Monete Imperiali Romane di Michele Monti.Gaius Iulius Verus Maximinus detto Massimino il Trace. Tipo Sesterzio 12,4g 24mm. |
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Roma, 11.12.2018
Egregio
Lettore,mi sono già occupato in passato di questa tipologia monetale (v. link), ragione per cui non mi resta che riprendere le argomentazioni già svolte adattandole al caso in esame: Sesterzio1, zecca di Viminacium2, anno VI - 244/245 d. C., Pick 102 - Martin 2.12.1 - Varbanov 135 Descrizione
sommaria: La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Un saluto cordiale. Giulio De Florio -----------------------------------------------------
(2) Viminacium era un'importante città dell'impero romano, capitale della provincia della Mesia Superiore, oggi nell'attuale Serbia, vicino alla moderna Kostolac, nei pressi del Danubio (v. link). Per la mappa del mondo antico vedi il link1 oppure il link2 e il relativo estratto sottostante: Traggo da http://www.danubelimes-serbia.rs/lokaliteti-2/viminacium-stari-kostolac/ alcune brevi note sulla fondazione di Viminacium: "Viminacium fu fondata nel 1° secolo d. C. ma il suo rapido sviluppo potrebbe relazionarsi con la conquista della Dacia da parte di Traiano. Solo a quel punto poté esplicarsi a pieno il potenziale di sviluppo commerciale che consentì alla città di moltiplicare la sua popolazione nel corso di diversi decenni. Sotto Adriano divenne municipio (Municipium Aelium Viminacium). La sua rapida espansione fu intralciata da una grande epidemia di peste al tempo di Marco Aurelio. La città si risollevò e fu elevata al rango di colonia nel 239 sotto Gordiano III. Da quell'anno e per i successivi sedici la città fu sede di una zecca che batté moneta sia per l'uso locale che imperiale con il caratteristico rovescio." (3) IMPerator Marcus IVLius PHILIPPVS AVGustus. L'Imperatore Marco Giulio Filippo Augusto, noto come l'Arabo perché nato nella colonia araba di Bostra (oggi Siria meridionale, (v. link), aveva intrapreso la carriera militare e prestava servizio in Oriente al tempo in cui, a causa della minaccia persiana, il giovane sovrano al tempo regnante, Gordiano III (diciannovenne all'epoca dei fatti), accorreva in Oriente in difesa del confine orientale insieme al proprio suocero, tutore e prefetto del pretorio, di nome Timesiteo. Durante il viaggio verso il teatro delle operazioni Timesiteo era morto misteriosamente e Marco Giulio Filippo ne aveva preso il posto come prefetto del pretorio. Ma l'ambizioso Filippo, non contento di governare attraverso e per conto di Gordiano, creò difficoltà tra il sovrano e le truppe, gradualmente ne discreditò l'autorità sino a farlo assassinare e farsi poi acclamare Augusto dalle truppe. A dispetto del modo violento con cui era salito al potere, egli mostrò successivamente saggezza e moderazione nell'azione di governo. Conclusa in fretta (alcuni sostengono troppo in fretta) la pace con i Persiani si spostò immediatamente a Roma. Conscio del pericolo che su di lui incombeva se privo di un successore, si adoperò immediatamente per creare una dinastia, nominando Augusta la propria moglie Otacilia Severa e Cesare il figlio Filippo che successivamente, nel 247, elevò al rango di Augusto (noto comunemente come Filippo II). Inoltre conferì incarichi importanti ai propri familiari nella speranza di creare intorno a sé una fascia di protezione contro possibili congiure. Tuttavia non previde che l'incapacità delle persone che lo circondavano avrebbe suscitato ribellioni invece che promuovere concordia. Nel 248 Filippo riuscì a bloccare la minaccia dell'invasione dei Quadi e dei Carpi che avevano invaso la Dacia, ma subito scoppiò la rivolta di Pacaziano nella Mesia Superiore (al confine danubiano). Decio, un abile generale, comandante delle truppe in Pannonia, inviato a reprimere la rivolta, riuscì nell'intento ma, a sua volta, si ribellò e mosse alla volta dell'Italia contro il suo sovrano. I due eserciti si scontrarono a Verona nel 249 in una battaglia nella quale Filippo fu sconfitto e ucciso insieme al figlio. Per approfondimenti storici su Filippo I, rimando al sito http://www.viminacium.nl/English%20Philippus%20I.html. (4) PMS - COL VIM (Provincia Moesia Superior COLonia VIMinacium). Un elenco delle emissioni di Filippo a Viminacium è presente nel link http://www.viminacium.nl/English%20Philippus%20I.html da cui ho tratto i riferimenti bibliografici di cui sopra. (5) Le notazioni temporali locali utilizzate nella monetazione di Filippo vanno lette al modo seguente (v. link): AN V, dal febbraio/marzo 244 sino al luglio 244. AN VI, dal luglio 244 sino al luglio 245. AN VII, dal luglio 245 sino al luglio 246. AN VIII, dal luglio 246 sino al luglio 247. AN VIIII, dal luglio 247 sino al luglio 248. AN X, nessuna emissione. AN XI, dal luglio 249 sino all'agosto 249. (6) Il rovescio della moneta ritraente una giovane donna, personificazione della Mesia, che si affida al toro e al leone, simboli della Legione VII Claudia e della III Flavia, costituisce uno dei migliori esempi di propaganda militare locale (la provincia che ripone fiducia nelle forze militari romane - v. link). |
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