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Denario, Pisone e i Giochi Apollinei
15.1.2019
Argento non magnetico,
Peso 4g esatti .
Diametro 18mm.
La ringrazio. Buona giornata.
fig. 1
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Roma, 17.1.2019
Egregio Lettore,
riporto di seguito gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Denario1, zecca di Roma, 90 a. C.2, Crawford 340/1 (pag. 340), Sydenham 658a (pag. 98), indice di rarità "(3)".

Descrizione sommaria:
D. Apollo, busto laureato a destra. Dietro la testa, 3. Sotto il mento, H.
R. L PISO FRVGI4 in esergo. In alto, P. Al centro, cavaliere al galoppo a destra, redini nella mano destra, palma nella mano sinistra5.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura non ha dato luogo ad alcun risultato.

Veniamo alle conclusioni. In considerazione che la monetazione di L. Piso Frugi è costituita da un vastissimo numero di emissioni tipologicamente assai simili non stupisce che la ricerca nel web di esemplari identici non abbia dato esito positivo. Ad ogni modo, per quanto consentito ad un esame a distanza, la moneta presenta caratteristiche fisiche, generali e di stile non difformi da quelle delle monete autentiche presenti nel web. Se autentica, la moneta in esame potrebbe avere, a mio avviso, un valore venale di c. 100€, valore puramente indicativo perché la moneta andrebbe osservata da vicino per una valutazione corretta.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:
(1) Denario (argento). Dalla tabella di cui al link, relativa ad una moneta di tipologia affine a quella in esame, si desume che le caratteristiche fisiche del denario di figura (4g, 18mm), rientrano nei margini di variabilità dei conî d'epoca.
(2) Nel 90 a.C., nel pieno della guerra sociale (sociale, dal latino socius, alleato, denominata anche guerra italica o marsica che dal 91 all'88 a.C. oppose Roma ai municipia italici fin allora alleati del popolo romano - v. link), il monetiere Lucius Calpunius Piso Frugi, che nel 74 avrebbe ricoperto la carica di Pretore, fu artefice di numerose emissioni in argento a leggenda L. PISO FRVGI nel rovescio. Frugi è un soprannome (agnomen) indeclinabile che si ispira alle messi o ai prodotti della terra. Ad assumere questo soprannome era stato un Lucio Calpurnio Pisone, console nel 133 a.C. che l'aveva tramandato alla discendenza ma i Calpurni Pisoni che si distinsero con il soprannome furono solo uno dei tre rami principali dei Pisones attivi dalla metà del secondo secolo a.C. fino al primo d.C. (v. link). I denari delle emissioni del 90 sono numerosi e si differenziano per la presenza di una diversità di lettere e simboli nel campo del dritto e del rovescio. Nel 67 a.C., Caio Calpurnio Pisone, figlio di Lucio, Questore nel 58 e genero di Cicerone, riprese i tipi paterni (v. ad es. il link), questa volta utilizzando come leggende del rovescio: "C. PISO. L.F. FRVGI" o "C. PIS. L.F. FRVGI" o "C. PISO.FRVGI" o "C. PISO. L.F. FRVG", o "C. PISO. L.F. FRV" o "C. PISO. L.F. FR"), scegliendo anch'egli, come il padre in precedenza, il tipo del cavaliere con l'intento di associare il proprio nome a quello dell'illustre antenato, il Pretore Lucio Calpurnio Pisone che nel 212 a.C. aveva istituito i Giochi Apollinei, tema del dritto e del rovescio della moneta in esame.
(3) Nell'anno 610 di Roma (il 143 a.C.) il valore del denaro venne portato a 16 assi (e conseguentemente a 8 quello del quinario e a 4 quello del sesterzio). Perciò da quest'epoca nel denaro l'antica cifra X (che stava per 10 assi) venne sostituita dall'altra XVI, talvolta compendiata nel monogramma , mentre nel quinario e nel sesterzio le indicazioni del valore furono omesse (v. link, pag. 52).
(4) L PISO FRVGI. Lucio Calpurnio Pisone Frugi, firmatario della moneta in esame, apparteneva alla gens Calpurnia, famiglia plebea di Roma che fece la sua apparizione nella storia nel corso del 3° secolo. Il primo della gens a ricoprire l'incarico di console era stato un Caio Calpurnio Pisone nel 180 a.C. ma da allora furono diversi gli appartenenti alla gens che ebbero quel ruolo e quella dei Pisone divenne una delle più illustri famiglie dello stato romano. Due leggi portano il nome della famiglia, la lex Calpurnia del 149 e la lex Acilia Calpurnia del 67 (v. link). Di Lucio Calpurnio Pisone Frugi si sa anche che durante le guerre civili aveva prodotto armi per Roma.
(5) Di questa moneta sono note numerosissime varianti (il Crawford ne elenca 78 nella versione Cr. 340) che si discostano tra di loro per alcuni particolari, come i contrassegni del dritto e del rovescio. La particolarità di questa emissione è data dalla presenza della lettera "H" sotto il mento del dritto e dalla lettera P in alto nel rovescio.

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