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| Asse, Druso Cesare, figlio di Tiberio, nipote di Augusto | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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19.4.2019
Egregio Sig. De Florio,
vorrei sottoporle una moneta da valutare peso: 10,2g diametro: 30mm ore 11 colore VERDE Dritto: .......DRUSUS CAESAR TI AVG materiale non ferroso dovrebbe trattarsi di DRUSO autorizzo l'uso incondizionato delle foto inviate La ringrazio e la saluto sentitamente. |
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Roma, 19.2.2019
Egregio
Lettore,di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Asse1,
zecca di Roma, 22 ÷ 23 a. C., RIC I
45 (pag. 97), BMC I
99 (pag. 134), Cohen
I 2 (pag. 217), indice
di rarità "C" Descrizione sommaria (sono indicate
in rosso le parti della leggenda usurate o comunque
non più leggibili): La ricerca nel web di monete della tipologia di
figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Un saluto cordiale. Giulio De Florio ---------------------------------------------- Note:
(2) DRVSVS CAESAR TI AVG F DIVI AVG N, leggenda che per esteso diventa, DRVSVS CAESAR TIberii AVGusti Filius DIVI AVGusti Nepos (Druso Cesare, figlio di Tiberio Augusto, nipote del divino Augusto). Traggo dallo Stevenson le seguenti brevi note sul nostro. Druso, detto il giovane o minore, per distinguerlo dallo zio Nerone Claudio Druso, nacque dal matrimonio di Tiberio con Vipsania Agrippina probabilmente attorno al 13 a.C.. Presto investito di cariche pubbliche, fu Questore l'11 d.C. e Console Designato nel 14 d.C., quando fu inviato da suo padre in Pannonia per riportare all'ordine l'esercito ivi stanziato, dopo che alla morte di Augusto v'erano stati segni di rivolta. Console per la prima volta nel 15 d.C., gli fu tributata a Roma un'acclamazione nel 20 d.C., per aver sistemato le questioni pendenti in Germania, e insediato Vannio come re degli Svevi. Nel 21 d.C. divenne Console per la seconda volta (iter) e nel 22 d. C. fu investito della Potestà Tribunizia. Si spense poco dopo nel fiore degli anni: irritato per l'influenza di Seiano, era arrivato a colpirlo durante una lite. Seiano, bramoso di vendetta, e già meditando di ucciderlo, comunicò il suo piano a Livia o Livilla, la moglie di Druso, il cui appoggio era garantito dall'intimità criminale che sussisteva tra loro, e lo avvelenò nel momento in cui Druso si sentiva maggiormente al sicuro, nell'anno 28 d.C.. Il crimine fu tenuto nascosto per qualche tempo per paura di Seiano; ma alla morte di questi nel 31, fu portato alla luce da una dichiarazione di Apicata, la moglie di Seiano, che, scoprendo che i suoi figli erano coinvolti nel destino del marito, e avendo perso la ragione per il dolore, inviò una lettera a Tiberio, in cui tradiva i complici dell'omicidio di Druso, e poi pose fine alla sua esistenza. Druso era considerato un abile soldato; ma uomo dal carattere instabile e dissoluto nei costumi. Godeva dei massacri, anche dei più vili del genere umano; e così marcata era questa sua caratteristica, che le spade affilate furono chiamate Drusiani (gladii). Era considerato inferiore al padre sotto ogni aspetto, eccetto che per la passione nel bere. Cassiodoro dice che fu onorato con la sepoltura pubblica. (3) PONTIF TRIBVN POTEST ITER che per esteso diventa PONTIFex TRIBVNicia POTESTate ITER (Pontefice, investito per due volte dei poteri di tribuno). Poiché le monete di Druso con leggenda TR P II corrono parallele con quelle di Tiberio con leggenda TR P XXIIII, viene da pensare che Druso abbia iniziato la sua seconda potestà tribunizia nello stesso giorno di suo padre, il 27 giugno (v. BMC, pag. cxxxvii). (4) Tra le novità introdotte da Augusto nella monetazione è da ricordare il conferimento al Senato della responsabilità delle emissioni monetali in bronzo; ogni emissione ènea riportava perciò sul rovescio la sigla SC (Senatus Consulto, "per decreto del Senato"). La monetazione d'oro e d'argento, che era priva della sigla SC, rientrava nella competenza diretta dell'imperatore. |
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