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22.5.2019
..da S.P.Q.R
Coins - Monete Antiche.Buon giorno mi sapete dire qualcosa per favore grazie. |
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Roma, 27.5.2019
Egregio,di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Follis1, zecca di Antiochia, 317 ÷ 320 d. C., RIC VII 27 (pag. 680), indice di rarità "r1" Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):D. IMP LICI-NIVS AVG2. Licinio, busto laureato a sinistra, paludato, scettro nella mano sinistra, mappa nella mano destra. R. IOVI CONS - ERVATORI AVGG3. 4. Giove, stante a sinistra, clamide sulla spalla sinistra, si appoggia con la mano sinistra ad uno scettro e sorregge con la destra una Vittoria su un globo. A sinistra, ai piedi, prigioniero. La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Un saluto cordiale. ------------------------------- Note: (1) Traggo dai link sopra menzionati le caratteristiche fisiche dei follis della tipologia di figura:
(2) IMP LICI-NIVS AVG, che espanso diventa IMPerator LICINIVS AVGvstvs. In altra pagina di questo sito (cliccare qui) ho tracciata una sintesi storica della tetrarchia, dalle origini sino alla conferenza di Milano del gennaio-febbraio del 313 che aveva sancito la parità di culto tra la religione cristiana e quella pagana, ma sopra tutto, dal punto di vista politico, affermato l'alleanza tra Costantino, Augusto d'Occidente e Licinio, Augusto d'Oriente. Ma la pace tra i due non era destinata a durare, Costantino infatti, per contenere il potere di Licinio, aveva avviato con lui negoziati per la creazione di uno stato cuscinetto tra i due reami, comprendente la Rezia e la Pannonia alla testa del quale intendeva mettere Bassiano, suo cognato, una volta elevato al rango di Cesare. L'annuncio dell'elevazione doveva essere dato a Treviri il 25 luglio del 315, nella ricorrenza del primo decennale di regno di Costantino. Ma in quell'occasione Costantino svelò invece un complotto ordito contro di lui dallo stesso Bassiano e da Licinio che doveva trovare esecuzione per mano di Senecio, fratello di Bassiano. Seguì un periodo di guerra fredda tra i due regnanti con scambi di note diplomatiche, culminato con la rottura finale nell'agosto-settembre del 316 quando le zecche occidentali (Arles, Treviri, Roma, Ticinum, sotto il controllo di Costantino) cessarono di battere moneta anche nel nome di Licinio e le operazioni belliche ebbero inizio. Licinio, battuto a Cibalae (l'attuale Vinkovici nella Croazia orientale), si ritirò in Tracia ad Adrianopoli (l'odierna Edirne). Per assicurarsi la lealtà dell'esercito in Europa, Licinio durante la ritirata aveva elevato al rango di Augusto un suo generale, Valerio Valente, con responsabilità sulla Mesia Inferiore (l'odierna Macedonia). Costantino, come contromossa, aveva elevato al rango di Cesare, i figli Crispo e Costantino jr. L'avanzata di Costantino fu fermata a Filippopoli (Plovdiv, nell'odierna Bulgaria) da negoziati alla fine risultati infruttuosi. La parola tornò alle armi e i due eserciti si scontrarono di nuovo a Campus Ardiensis (una città posta a metà strada tra Sofia in Bulgaria e Nis in Serbia) in una battaglia non risolutiva nella quale Licinio fu comunque ancora una volta battuto. Costantino avanzò ancora sino a Bisanzio sulle tracce dell'avversario che però si era ritirato a Beroea (nel nord dell'attuale Grecia, v. mappa). Ora ciascuno dei due contendenti rischiava di vedersi tagliate le linee di rifornimento. Perciò nuovi negoziati furono intrapresi, Licinio dovette accettare la perdita di gran parte del territorio europeo e l'esecuzione di Valente, ma ottenne di poter conservare il trono. La pace fu sancita ufficialmente a Serdica, il 1.3.317 e furono riconosciuti come Cesari Costantino jr e Crispo, figli di Costantino I e Licinio jr, figlio di Licinio I. La partita finale tra i due Augusti era ancora una volta rimandata. (3) IOVI CONS - ERVATORI AVGG che, espanso, diventa IOVI CONSERVATORI AVGustorum, a Giove protettore degli Augusti. La base ideologica del sistema tetrarchico voleva il rapporto diretto tra l'autorità divina rappresentata da Giove e l'autorità dello stato rappresentata dall'imperatore: Giove ha il potere di concedere la Vittoria e l'imperatore lo elegge a suo nume protettore. Giove è rappresentato sul rovescio nella sua maestà, con gli attributi che gli sono consoni, lo scettro, l'aquila reale, il globo della sovranità universale, la Vittoria che incorona il vincitore. Dopo la guerra, Licinio modificò il tipo di rovescio, ponendo ai piedi di Giove Protettore un prigioniero in catene. Il tipo fu battuto nel nome dei due Augusti (Costantino e Licinio) e dei tre Cesari (Crispo, Costantino Cesare e Licinio Cesare), ritratti in abito consolare: IMP CONSTA-NTINVS AVG/IOVI CONS-ERVATORI AVGG Ric 26, battuto con diverso grado di rarità (da r4 a r5) da 8 officine; IMP LICI-NIVS AVG/IOVI CONS-ERVATORI AVGG Ric 27, battuto con diverso grado di rarità (da r1 a r5) da 12 officine; DN FL IVL CRISPVS NOB CAES/IOVI CONS-ERVATORI CAESS Ric28, battuto con diverso grado di rarità (da r2 a r5) da 8 officine; DN VAL LICIN LICINIVS NOB C/IOVI CONS-ERVATORI CAESS Ric29, battuto con diverso grado di rarità (da s a r4) da 14 officine; DN FL CL CONSTANTINVS NOB C/IOVI CONS-ERVATORI CAESS Ric30, battuto con diverso grado di rarità (da r3 a r5) da 6 officine. (4) Nel segno di zecca, : |
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