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Follis, Siscia, Costantino I e il Sole, compagno invitto
12.12.2019
Buona sera ho trovato queste monete antiche.
Credo romane. Si può sapere di più?
Ringrazio in anticipo.
Sono ignorante in materia.
fig. 1
Cliccare sulle immagini per ingrandire
Roma, 14.12.2019
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Follis1, zecca di Siscia, 317 d. C., RIC VII 31 (pag. 426), indice di rarità "r3"3

Descrizione sommaria:
D. IMP CONSTANTINVS P F AVG2. Costantino il Grande, testa laureata, busto paludato e corazzato a destra.
R. SOLI INVI-CTO COMITI3. Segno di zecca 4. Il Sole radiato, stante a sinistra, mano destra sollevata, globo nella mano sinistra, clamide di traverso dalla spalla sinistra.
La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. vcoins US$65.00 43.77€. Constantine I The Great AE3. Siscia Mint 317 AD. Obverse: IMP CONSTANTINVS PF AVG, laureate, draped and cuirassed bust right. Reverse: SOLI INVI-CTO Comiti, Sol standing left, raising hand and holding globe, star left, ESIS in exergue. RIC VII: 31 Scarce. Size: 19mm, 3.15g. Numismatic Notes: Good VF overall with an exceptionally well struck reverse! Marvelous detail on Sol!
  2. vcoins US$150.00 101.01€ Constantine I The Great AE3. Siscia Mint 317 AD. Obverse: IMP CONSTANTINVS PF AVG, laureate, draped and cuirassed bust right. Reverse: SOLI INVI-CTO Comiti, Sol standing left, raising hand and holding globe, star left, (gamma)SIS in exergue. RIC VII: 31 R4 Rare. Size: 20mm, 3.55g. Numismatic Notes: EF and choice! A rare type with this officina!
  3. https://www.deamoneta.com/auctions/view/661/618 Prezzo di partenza: 40€ Osservato da: 1. Monete 618 Constantine I (307-337). AE 20mm, Siscia mint, 317 AD. D/ Bust right, laureate, draped, cuirassed. R/ Sol standing left, wearing chlamys over left shoulder, raising right hand and holding globe in left; to left, star. RIC 31. AE. 3.62g. 20.00mm. VF/About VF.
  4. http://gams.uni-graz.at/archive/get/o:numis.2827/sdef:TEI/get Constantinus I. (Magnus) (306-337); Siscia; 317; Follis; RIC 31 Gewicht: 2,75g Stempelstellung: 12h.
  5. https://www.cointalk.com/attachments/621c497b-a1b2-48cb-9bbe-e9819d4f9cba-jpeg.800077/ 3,25g, 20mm, 6h sale number:331 - Triskeles Auction Lot Number: 257.
  6. https://www.acsearch.info/search.html?id=3605799 Solidus Numismatik Auktion 11  472 14.01.2017 Beschreibung: Constantinus I. (307 - 337 n. Chr.). Follis. 317 n. Chr. Siscia. Vs: IMP CONSTANTINVS P F AVG. Büste mit Lorbeerkranz, Paludament und Panzer rechts. Rs: SOLI INVICTO COMITI / B SIS. Sol mit erhobener Rechter und Globus nach links stehend; im Feld Stern. 20mm. 3,65g. RIC VII, S. 428, 31. Sehr selten. Vorzüglich.
  7. https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=806&lot=231 Agora Auctions, Inc. Numismatic Auction 15  19 August 2014 Lot 231 Estimate: 50 USD. Lot unsold. Constantine I. A.D. 307/10-337. Æ Follis (19.7mm, 3.21g, 6h). Siscia mint, A.D. 317. IMP CONSTANTINVS P F AVG, laureate, draped and cuirassed bust right / SOLI INVICTO COMITI, Sol standing left, holding globe and raising right hand; */ЄSIS in exergue. RIC 32. VF.
Veniamo alle conclusioni: anche in questa moneta, come nella precedente, alcune macchie di colore scuro sembrano indicare che la moneta stia perdendo (cancro del bronzo?)  parti dell'argentatura originale. Per quanto consentito ad una valutazione a distanza, la moneta presenta caratteristiche generali e di stile comparabili con quelle dei conî d'epoca. Per un esame esaustivo, occorrerebbe controllare le caratteristiche fisiche ed escludere la presenza di ferro nella lega del tondello. Se autentica, il valore venale della moneta, nell'attuale stato di conservazione, non dovrebbe superare la decina di euro.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note: 
(1) Il Follis d'epoca era una moneta di bronzo rivestita da una sottile patina d'argento. Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei follis reperiti nel web.

Riferimenti Peso (g.) Diametro (mm.) Asse di conio (h)
Link1 3,15 19- -
Link2 3,55 20 -
Link3 3,62 20 -
Link4 2,75 - 12
Link5 3,25 20 6
Link6 3,65 20 -
Link7 3,21 19,7 6
In assenza delle caratteristiche fisiche della moneta in esame non sarà possibile svolgere un esame comparativo con le monete autentiche del periodo.
(2) IMP CONSTANTINVS P F AVG (IMPerator CONSTANTINVS Pius Felix AVGvstvs). In altra pagina di questo sito (cliccare qui) ho riportato una sintesi storica della tetrarchia, dalle origini sino alla conferenza di Milano del gennaio-febbraio del 313 che aveva sancito la parità di culto tra la religione cristiana e quella pagana, ma sopra tutto, dal punto di vista politico, affermato l'alleanza tra Costantino, Augusto d'Occidente e Licinio, Augusto d'Oriente. Ma la pace tra i due non era destinata a durare, Costantino infatti, per contenere il potere di Licinio, aveva avviato con lui negoziati per la creazione di uno stato cuscinetto tra i due reami comprendente la Rezia e la Pannonia alla testa del quale intendeva mettere Bassiano, suo cognato, una volta elevato al rango di Cesare. L'annuncio dell'elevazione doveva essere dato a Treviri il 25 luglio del 315, nella ricorrenza del primo decennale di regno di Costantino. Ma in quell'occasione Costantino svelò invece un complotto ordito contro di lui dallo stesso Bassiano e da Licinio che doveva trovare esecuzione per mano di Senecio, fratello di Bassiano. Seguì un periodo di guerra fredda tra i due regnanti con scambi di note diplomatiche, culminato con la rottura finale nell'agosto-settembre del 316 quando le zecche occidentali (Arles, Treviri, Roma, Ticinum, sotto il controllo di Costantino) cessarono di battere moneta anche nel nome di Licinio e le operazioni belliche ebbero inizio. Licinio, battuto a Cibalae (l'attuale Vinkovici nella Croazia orientale), si ritirò in Tracia ad Adrianopoli (l'odierna Edirne). Per assicurarsi la lealtà dell'esercito in Europa, Licinio durante la ritirata aveva elevato al rango di Augusto un suo generale, Valerio Valente, con responsabilità sulla Mesia Inferiore (l'odierna Macedonia). Costantino, come contromossa, aveva elevato al rango di Cesare, i figli Crispo e Costantino jr. L'avanzata di Costantino fu fermata a Filippopoli (Plovdiv, nell'odierna Bulgaria) da negoziati alla fine risultati infruttuosi. La parola tornò alle armi e i due eserciti si scontrarono di nuovo a Campus Ardiensis (oggi Harmamli) in una battaglia non risolutiva nella quale Licinio fu comunque ancora una volta battuto. Costantino avanzò ancora sino a Bisanzio sulle tracce dell'avversario che però si era ritirato a Beroea (in Macedonia, v. mappa). Ora ciascuno dei due contendenti rischiava di vedersi tagliate le linee di rifornimento. Perciò nuovi negoziati furono intrapresi, Licinio dovette accettare la perdita di gran parte del territorio europeo e l'esecuzione di Valente, ma ottenne di poter conservare il trono. La pace fu sancita ufficialmente a Serdica (oggi Sofia), il 1.3.317 e furono riconosciuti come Cesari Costantino jr e Crispo, figli di Costantino I e Licinio jr, figlio di Licinio I. La  partita finale tra i due Augusti era ancora una volta rimandata ... [n.d.r.; notizie storiche tratte dal RIC].
(3) SOLI INVI-CTO COMITI (al Sole, invitto compagno). La moneta richiama il culto del dio Sole/Mitra, presente in tutta la monetazione di Costantino e, con la stessa leggenda, anche in quella precedente sin dai tempi di Adriano. Secondo P.M. Bruun, l'adozione dell'immagine del Sole sulle monete di Costantino, piuttosto che come una professione di fede, va interpretata come una sfida all'ideologia tetrarchica di Diocleziano che voleva l'imperatore "gioviano", figlio di Giove. Poiché la moneta di figura fu coniata nel 317, tre anni dopo la battaglia di Ponte Milvio (28 ottobre 312), si pone il problema dell'apparente contraddizione tra la famosa visione di Costantino ("in hoc signo vinces", con riferimento al cristogramma, premonitore della vittoria su Massenzio) e l'omaggio al dio Sole, simbolo palese di paganesimo. In realtà la contraddizione é solo apparente, Costantino era a capo di un impero pagano e pagano egli fu durante la sua vita, pare infatti che si facesse battezzare solo poco prima della  morte. Come sovrano egli pretese gli onori divini, nel suo caso facendosi riconoscere quale incarnazione del dio Sole; tuttavia nel 313 o nel 314, con l'editto di Milano, egli aveva legalizzato e protetto la religione cristiana, concesso benefici al clero e personalità giuridica alle comunità cristiane, i suoi stessi figli furono educati nello spirito della religione cristiana.  Insomma è probabile che, pur rimanendo legato al paganesimo, fonte del suo potere, promuovesse la convivenza, nella reciproca tolleranza,  tra il paganesimo e il cristianesimo intuito come la religione del futuro. Quanto al cristogramma e alla sua interpretazione cristiana esso appartiene ad una tradizione successiva agli eventi a cui viene comunemente riferito (la battaglia di ponte Milvio). Per una panoramica sulla monetazione di Costantino raccomando la conferenza del prof. Alfonso Barbero dal titolo "La propaganda di un imperatore: la monetazione di Costantino" di cui al link.
(4) Il segno di zecca  si compone di due parti:
  • la stella, a sinistra nel campo, segno distintivo dell'emissione;
  • in esergo ASIS, ove A è l'officina monetale (la prima di cinque attive nel periodo) e SIS è il nominativo di zecca, breve per SIScia (l'odierna Sisak in Croazia).
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