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Antoniniano, Valeriano Cesare e gli strumenti sacrificali
17.12.2019
.. da Identificazione Monete (numismatica).
Buonasera chi mi dice qualcosa su questa moneta?
questa è la n° 3;
pesa 2,94g;
diametro: (21 - 19)mm.
fig. 1
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Roma, 21.12.2019
Gentile Signora,
riporto di seguito gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Antoniniano1, zecca di Roma, 254-255 d. C., RIC V/I 19 (pag. 118), indice di rarità "C"

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. P LIC VALERIANVS CAES2. Valeriano Cesare, busto radiato e paludato a destra.
R. PIETAS AVGG3. Strumenti sacrificali: aspergillum, simpulum, vaso girato a destra, coltello e lituus4.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. vcoins 100.00US$ 67.58€ Rates for: 12/21/19 Valerian II AR Antoninianus. Rome Mint 255 AD. Obverse: P LIC VALERIANVS CAES Radiate and draped bust of Valerian II right. Reverse: PIETAS AVGG Sacrificial implements (aspergillum, knife, vase or jug turned right and lituus on simpulum. References: RIC 19 Scarce. Size: 22mm, 2.41g. Professional Numismatic Notes: Good VF and a scarce variety with these obverse legends! Attractive!
  2. https://www.cgbfr.it/valerien-ii-antoninien-ttb,v19_0305,a.html BB MONNAIES 19 (2004) Prezzo di inizio: 100.00€ Valutazione: 200.00€. lotto invenduto. Tipo: Antoninien. Data: 256-257. Nome della officina / città: Viminacium, Mésie Supérieure. Metallo: billone. Titolo in millesimi: + 200‰. Diametro: 20,5mm. Asse di coniazione: 6h. Peso: 3,77g. Grado di rarità: R2 COMMENTI SULLO STATO DI CONSERVAZIONE: Beau portrait inhabituel sur un flan large et complet des deux côtés. Joli revers. N° NELLE OPERE DI RIFERIMENTO: C.46 - RIC.19 - MIR.36/864 b (8 ex.). DIRITTO.Titolatura diritto: P LIC VALERIANVS CAES. Descrittivo diritto: Buste radié et drapé de Valérien II à droite vu de trois quarts en arrière (A21). Traduzione diritto: "Publius Licinius Valerianus Cæsar" (Publius Licinius Valérien César). ROVESCIO. Titolatura rovescio: PIETAS AVGG. Descrittivo rovescio: Instruments pontificaux: simpulum et aspersoir, couteau à sacrifice, vase à sacrifice, lituus. Traduzione rovescio: "Pietas Augustorum" (La Piété des augustes). CRONISTORIA. Valérien II. (256-258) Publius Licinius Cornelius Valerianus Cesare (256-258). Valeriano giovane ha ricevuto il titolo di Cesare nel 256 e "Princeps Iuventutis". Andò sul fronte del Danubio, dove morì nel 258.
  3. Ancient Roman Coin Silver Antoninianus - Valerian II (254 to 255) - Rome RIC Va 19, Cohen 45 - 2,6g - 22 mm - C. valerian ii roman coin antoninianus. Obverse: P LIC VALERIANVS CAES, Radiate and draped bust right. Reverse: PIETAS AVGG, Sacrificial implements: aspergillum, simpulum, vase turned right, knife and lituus. Coin value: 91 USD (2013).
  4. https://mrbcoins.com/cgi-bin/lotinfo.pl?id=40885 Valerian II AR Antoninianus / Priestly Implements $75.00 Attribution: RIC Vi 19 Rome. Date: 253-255 AD. Obverse: P LIC VALERIANVS CAES, Radiate draped bust right. Reverse: PIETAS AGG, Priestly implements. Size: 22.08mm Weight: 3.96g Rarity: 5. Description: VF.
  5. https://www.cgbfr.com/valerien-ii-antoninien-ttb,brm_359693,a.html brm_359693 - VALERIAN II Antoninien VALERIAN II Antoninien XF XF Not available. Item sold on our e-shop. Price: 85.00€ Type: Antoninien Date: 257-258 Mint name / Town: Viminacium Metal: billon. Millesimal fineness: 200‰ Diameter: 21mm Orientation dies: 6h. Weight: 2,74g. Rarity: R2. COMENTS ON THE CONDITION: Exemplaire sur un flan ovale et irrégulier, bien centré. Joli revers équilibré et de style fin et beau portrait. Patine grise. CATALOGUE REFERENCES: RIC.19 - C.46 - MIR.36/864 b (8 ex.) - RCV.10733 var. PREDIGREE: Cet exemplaire provient de la collection R. Chevallier (1922-2015). OBVERSE: Obverse legend: P LIC VALERIANVS CAES. Obverse description: Buste radié et drapé de Valérien II à droite vu de trois quarts en arrière (A21). Obverse translation: "Publius Licinius Valerianus Cæsar" (Publius Licinius Valérien César). REVERSE: Reverse legend: PIETAS AVGG. Reverse description: Instruments pontificaux: simpulum et aspersoir, couteau à sacrifice, vase à sacrifice, lituus. Reverse translation: "Pietas Augustorum" (La Piété des augustes).
Concludo osservando che, per quanto consentito ad una valutazione a distanza, la moneta di figura presenta caratteristiche fisiche, generali e di stile comparabili con quelle delle monete d'epoca reperite nel web. Se autentica, nel presente stato di conservazione, la moneta potrebbe avere, a mio avviso, un valore venale intorno ai 10€.

Giulio De Florio
www.monetaromana.it

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Note:

(1) Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche degli antoniniani della tipologia di figura tratte  dai link sopra citati:

Riferimenti Peso (g.)  Asse di conio (ore) Diametro (mm)
link 1 2,41 - 22
link 2 3,77 6 20,5
link 3 2,6 - 22
link 4 3,96 6 22,08
link 5 2,74 6 21
Dalla tabella si evince che le caratteristiche fisiche dell'antoniniano di figura di figura (2,94g, 19-21mm) rientrano nei margini di variabilità degli antoniniani d'epoca di pari tipologia reperiti nel web.
(2) P LIC VALERIANVS CAES (Publius LICinius VALERIANVS CAESar). Un certo contrasto tra le fonti storiche rende opportuno considerare la ricostruzione dell'albero genealogico della gens Licinia, secondo il RIC:

che mostra come l'imperatore Valeriano, regnante dal 253 al 260, ebbe due figli, Gallieno, dalla moglie Mariniana e Valeriano Minore dalla seconda moglie, Cornelia Gallonia. Gallieno,  a sua volta, ebbe tre figli, Publio Licinio Cornelio Valeriano (v. link), Salonino, co-imperatore e Publio Licinio Ignazio Mariniano. Publio Licinio Cornelio Valeriano (noto come Cesare o Valeriano II)
, nel nome del quale la moneta di figura è stata battuta, era dunque nipote di Valeriano I, come conferma l'iscrizione ritrovata a Sifitis in Mauritania che recita così: "DIVO CAESARI P CORNELIO LICINIO VALERIANO NEPOTI IMP CAES P LICINI VALERIANI AVG FILIO IMP CAES P LICINI GALLIENI AVG; FRATRI P CORNELI LICINI SALONINI NOBILISSIMI CAES AVG" (Al Divino Cesare P.Cornelio Licinio Valeriano, nipote dell'imperatore Cesare P. Licinio Valeriano Augusto, figlio dell'imperatore Cesare P. Licinio Gallieno Augusto, fratello di P. Cornelio Licinio Salonino, nobilissimo Cesare Augusto".

Riprendo da wikipedia le note biografiche che seguono su Valeriano Cesare: "Cornelio Valeriano, figlio maggiore dell'imperatore Gallieno e di sua moglie Cornelia Salonina, ricevette il nome Valeriano dal nonno. Quando il nonno Valeriano e suo figlio Gallieno divennero augusti nel 255, Cornelio Valeriano venne innalzato al rango di Cesare, con lo scopo di rafforzare la dinastia, stimolare la fiducia delle popolazioni e garantire la fedeltà dei soldati, temi molto cari agli imperatori del tempo. Mentre Valeriano senior si occupava delle province orientali e Gallieno della frontiera del Reno, a Cornelio Valeriano venne affidata,
dal 256 circa, la custodia della frontiera del Danubio, certamente sotto la custodia di un generale esperto, in quanto Valeriano Cesare aveva all'epoca quindici-sedici anni. Non è da escludere che il suo tutore fosse Ingenuo, il governatore di una delle due province pannoniche. La presenza di Cornelio Valeriano in zona è attestata dalle iscrizioni, che celebrano la sua opera di ricostruzione di strade e ponti, e lo proclamano princeps iuventutis, con il chiaro intento di celebrare la continuità dinastica. Le fonti letterarie non spiegano come morì Cornelio Valeriano. Gli studiosi moderni notano che la monetazione del Cesare si interrompe nel 258, quando in Pannonia vi fu la rivolta di Ingenuo, e attribuiscono la morte del Cesare al tradimento del suo tutore: un destino simile a quello che sarebbe capitato al fratello minore Cornelio Salonino qualche anno dopo in Germania. Esiste una questione aperta che riguarda l'elevazione (o auto-proclamazione) di Cornelio Valeriano al rango di Augusto. Il ritrovamento di un'iscrizione che lo celebra come Augustus è stato interpretato come un tentativo di garantire al giovane rampollo della dinastia di Valeriano la lealtà dei soldati in occasione della rivolta di Ingenuo: un tentativo che, come poi accaduto al fratello Cornelio Salonino, sarebbe fallito.".

(3) PIETAS AVGG (PIETAS AVGustorum). La Pietas era per i Romani l'amore sacro, quello dei genitori verso i figli o dei figli verso i genitori, ma anche, come nella leggenda di questa moneta, il tributo di riconoscenza agli dei che si compiva attraverso la scrupolosa osservanza dei riti secolari del sacrificio.
(4)
L'immagine del rovescio illustra gli strumenti del rito sacrificale: l'"aspergillum" (aspersorio usato per spruzzare l'acqua benedetta), il "simpulum" (mestolo per le libagioni o l'assaggio dei vini), il "capis" (vaso rituale con un solo manico), il "clunaclus" (coltello con cui si aprivano i visceri delle vittime), il "lituus" (il bastone dal manico ricurvo degli àuguri). Il rito sacrificale è documentato dalle monete sin da almeno due secoli prima (v. nel link un aureo di Silla dell'83-80 a. C.).
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