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Dupondio, Roma, Tito e Vesta con palladio
4.2.2020
Salve, possiedo un dupondio di Vespasiano, così mi hanno detto, vorrei, se possibile, saperne un po' di più. Mi hanno detto che è di oricalco. Mi piacerebbe conoscerne anche il valore. Il peso è 16 grammi e il diametro è 3 cm. Poi ho notato che tutte le foto presenti in rete hanno il volto rivolto a destra e "Vesta" è scritto in alto e mai in basso. Grazie mille anticipatamente per la consulenza.
Cari saluti.
fig. 1
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Roma, 6.2.2020
Egregio Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Dupondio1, zecca di Roma, 80-81 d. C, RIC/II N.E. 213 (pag. 211), RIC II 120b (pag. 130), BMC II 201  (pag. 265), Cohen I 346 (pag. 457), indice di rarità "R".

Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le parti della leggenda usurate o comunque non più leggibili):
D. IMP T CAES VESP AVG P M TR P COS VIII2. Tito, testa radiata a sinistra.
R. VESTA3, in esergo. S C a sinistra e a destra nel campo. Al centro: Vesta, seduta a sinistra, sorregge con la mano destra un palladium e con la sinistra un scettro di traverso.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. https://www.acsearch.info/search.html?id=67305 Numismatik Lanz München http://www.numislanz.de/ Auction 94 357 22.11.1999 Description: TITUS (69 - 71 n. Chr.). No: 357. Schätzpreis/Estimation DM 7000. d=37mm. Dupondius, 80 - 81. IMP T CAES VESP AVG P M TR P COS VIII. Kopf mit Strahlenkrone und leichtem Backenbart links. Rs: VESTA / S - C. Verschleierte Vesta auf Schemel nach links sitzend, die Füße auf niedriges Postament gesetzt; sie hält auf der ausgestreckten Rechten das Palladium und in der Linken ein Szepter. RIC 120(b). C. 346. BMC 201. CBN 204. 13,77g. Selten. Ausgezeichnetes Portrait in hohem Relief, attraktive, gelbbraune Patina, vorzügliches Prachtexemplar. Aus Schweizerische Kreditanstalt, Auktion 2 (27. / 28. April 1984, Bern), Nr. 487.
  2. https://www.deamoneta.com/auctions/view/610/298 Prezzo di partenza: € 60. Osservato da: 3. Numero di offerte: 9. Lotto chiuso. Prezzo di vendita: € 120. Monete 298 Titus (79-81). AE Dupondius, 80-81 AD. D/ IMP [T CAES V]ESP AVG PM TR P COS VIII. Radiate head left. R/ VESTA SC. Vesta, veiled, seated left, holding palladium and sceptre. RIC 120b. C. 346. AE. 12.12g. 27.00mm. Golden-brown Tiber patina. Minor uncleaned encrustation on reverse. About VF.
  3. sixbid Starting price: 240 GBP- Estimate: 300 GBP. Result: 2.400 GBP. Lot 48. A DISTINGUISHED COLLECTION OF ROMAN BRONZE COINS, THE PROPERTY OF A GENTLEMAN ANCIENT COINS, Roman Imperial Coinage, Titus, Orichalcum Dupondius, Rome, 80-1, radiate bust left, imp t caes vesp avg p m tr p cos viii, rev. Vesta seated left on throne, holding palladium and transverse sceptre, vesta in exergue, s c in field, 13.01g (RIC 213; C 346; Sear 2544). Of fine style, about extremely fine, brown patina ;£300-400 --- Provenance: Bt Baldwin March 1937.
  4. https://www.colleconline.com/it/items/19974/monnaie-antique-romaine-titus-80-81 Dupondius non radié de Titus, frappé à Rome en 80-81. [I]MP T CAES VESP AVG PM [TR] P COS VIII, buste lauré à gauche. VESTA assise à gauche, S C dans le champ. 28.3mm 11.63g. La nature de l'alliage (laiton) et son diamètre désignent un dupondius. Titus aurait dû avoir le buste radié (désigné sous le N°120 par le RIC II). En buste lauré, il correspondrait dans le RIC au n°132 mais qui est réservé à un as. Diamètre du grenetis avers 24mm, revers 26mm. Cette monnaie pourrait donc être un dupondius hybride frappé avec un coin pour as (avers) et un coin pour dupondius (revers).
  5. vcoins US$ 400.00 Quotazione: 02/05/20 Titus Brass Dupondius. Rome Mint 80-81 AD. Obverse: IMP T CAES VESP AVG P M TR P COS VIII Radiate head of Titus right. Reverse: VESTA S C Vesta seated left, holding palladium and scepter. RIC II: 213. Size: 27mm, 10.94g. Numismatic Notes: VF and actually quite a scarce type! Nice Tiber patina!
  6. https://ikmk.smb.museum/object?id=18231206 Titus 80-81 n. Chr. Münzkabinett der Staatlichen Museen zu Berlin. Münzkabinett, Tresor. IMP T CAES VESP AVG P M TR P COS VIII. Kopf des Titus mit Strahlenkrone nach l. VESTA. Vesta sitzt nach l. Auf der r. Hand hält sie eine Athenastatuette (palladium) und im l. Arm ein Zepter. Beiderseits S - C. Titus Antike Herrscherprägung Titus 80-81 n. Chr. Römische Kaiserzeit Dupondius Bronze geprägt. 11,17g, 28mm, 7Uhr. Rom Italia RIC II-1² Nr. 213 (Rom, 80-81 n. Chr.); BNat III Nr. 204-205 (Rom, 80 n. Chr.). http://numismatics.org/ocre/id/ric.2_1(2).tit.213 Münze Antike, Römische Kaiserzeit 1912/290. Kaiser-Wilhelm-Museum Krefeld - 1912 18231206.
Concludo osservando che le caratteristiche generali e di stile della moneta non si discostano da quelle delle monete d'epoca di pari tipologia. Nel presente stato di conservazione la moneta, se autentica, vale, a mio avviso, una ventina di euro.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

Note:
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(1) Dupondio (oricalco). Secondo BMC, il peso del dupondio di Tito era di 13,46g. (media calcolata su 26 campioni).Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei dupondi della tipologia di figura presenti nei link sopra indicati:

Riferimenti Peso(g.) Diametro(mm) Asse di conio (h)
Link01 13,77 - -
Link02 12,12 27 -
Link03 13,01 - -
Link04 11,63 28,3 -
Link05 10,94 27 -
Link06 11,17 28 7
Dalla tabella si evince che il dupondio in esame ha un peso (16g) superiore alla media del periodo. A mio avviso, andrebbe verificato il buon funzionamento del bilancino utilizzato per la misura.
(2) IMP T CAES VESP AVG P M TR P COS VIII (IMPerator Titus CAESar VESPasianus AVGustus Pontifex Maximus TRibunicia Potestate COnSul VIII). Nell'80 (v. BMC pag. lxx), Tito fu investito, per l'ottava volta, della consolatura (COS VIII), dopo che, con l'ascesa nel 79, era divenuto Pontefice Massimo.
(3) VESTA. Il palladio è la statua lignea di Pallade, protettrice di Troia che, secondo la leggenda, Enea avrebbe portato con sè nella fuga successiva alla distruzione della città e che sarebbe stata conservata nel tempio di Vesta. Il tipo di Vesta sulla moneta sottolinea la funzione religiosa dell'imperatore il quale, in quanto Pontefice Massimo, si poneva in strettissima relazione con il culto della dea e la tradizione romana.
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