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Roma, Dupondio, Tito e
Cerere Augusta |
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10.3.2020
..da
Monete Imperiali Romane di Michele Monti.Dupondio Tito 10,29g 27mm |
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Roma, 16.3.2020
Egregio,la figura, tagliata sul bordo per imperizia fotografica, appartiene ad una moneta ceduta all'asta da catawiki, in data imprecisata, al prezzo di 36€. Il sito di catawiki fornisce, oltre ad una foto professionale della moneta, anche l'asse di conio (6h). Di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta: Dupondio1, zecca di Roma, 80-81 d. C.2 , RIC II (Vecchia ed.) 111a (pag. 129), RIC II (Nuova ed.) 189 (pag. 210), BMC II 191A (pag. 263), Cohen I 34 (pag. 432), indice di frequenza "C"3 Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le
parti della leggenda usurate o comunque
illeggibili): La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Colgo qui l'occasione per mettere in rilievo il danno che il tooling può provocare ad una moneta (vedi l'immagine della moneta di cui al link1 prima del "tooling", ad opera di leunumismatik, per accrescerne il valore). Un saluto cordiale. ---------------------------------- Note: (1) Dupondio (oricalco). Secondo BMC, il dupondio di Tito pesava c.13,46g (media su 26 esemplari) e aveva un asse di conio ad ore 6. Di seguito riporto le caratteristiche fisiche dei dupondi della tipologia di figura tratte dai link di cui sopra:
(2) Tito fu investito dell'ottavo consolato (COS VIII) nell'80 e morì nell'81 Di qui la datazione della moneta. (3) L'indice di frequenza per la tipologia di figura è mantenuta a livello "C" da entrambe le edizioni del Ric. (4) IMP T CAES VESP AVG P M TR P COS VIII (IMPerator Titus CAESar VESPasianus AVGustus Pontifex Maximus TRibunicia Potestate COnSul VIII). Il titolo di "Imperator" è indicativo del comando militare ed è il segno formale dell'acclamazione ricevuta dalle truppe e riconosciuta dal Senato. Il titolo dinastico di Caesar viene dai Flavi mutuato dalla famiglia Giulio-Claudia. La monetazione di Tito si distingue da quella di Vespasiano per la presenza di una T all'inizio della leggenda e più tardi per l'interposizione della "T" tra "IMP" e "CAES". Traggo dallo Stevenson i seguenti cenni biografici sulla vita di Tito. Tito, nato il 30 dicembre 41, è il figlio maggiore di Vespasiano. Inizia la carriera militare al seguito del padre in Germania, poi lo segue in Britannia, dando prova di abilità e doti di comando, pur mantenendo affabilità di modi e capacità comunicativa. Nerone lo promuove dal rango di tribuno a quello di prefetto, ponendolo al comando di una legione. Partecipa con il padre alla guerra giudaica, conquistando le città di Tarichaea e Gamala, roccaforti della resistenza giudaica. Dopo la morte di Galba e l'elevazione di Vitellio conduce negoziati con Mucio, governatore della Siria, per cercare appoggio al trasferimento della sovranità a Vespasiano, negoziati conclusi positivamente e seguiti dall'acclamazione di Vespasiano da parte delle legioni di stanza in Oriente. Dopo il rientro di Vespasiano a Roma (69), Tito prosegue da solo la guerra giudaica. Riceve dal Senato il titolo di Cesare e di Principe della gioventù, e viene nominato console per il 70 come collega del padre nella carica. L'8 settembre del 70, dopo un lungo assedio e 120.000 morti tra le fila nemiche, conquista Gerusalemme riducendone in schiavitù gli abitanti. Nella conquista viene distrutto, forse contro la volontà di Tito, il tempio che gli Ebrei avevano eretto in onore dell'Onnipotente. Dopo la vittoriosa conquista gli viene tributata la prima acclamazione e il titolo di Imperator. Nel 71 rientra a Roma dove il Senato concede a lui e al padre, l'onore del trionfo e, con la seconda acclamazione, l'autorizzazione al titolo di IMP II. Viene quindi associato dal padre nell'esercizio del governo e lo sostituisce alla morte nel 79. Nelle vesti di Augusto introduce riforme efficaci. Il suo regno viene funestato da gravi calamità naturali, tra cui l'eruzione del Vesuvio che porta alla distruzione di Pompei ed Ercolano nell'agosto del 79 e l'incendio di Roma nell'80. Avvia anche con fondi del proprio patrimonio personale l'opera di ricostruzione e offre ai Romani il nuovo anfiteatro (noto come Colosseo). Muore il 13 settembre dell'81 tra il compianto generale. Per lui viene coniata la definizione: amor ac deliciae generis humani. (5) CERES AVGVST (CERES AVGVSTa). Cerere è riconoscibile dai suoi attributi, le spighe di grano e la torcia che richiamano il mito di Proserpina. Proserpina, figlia di Cerere, che l'aveva generata dall'unione con Giove sarebbe stata un giorno rapita. Cerere si sarebbe aggirata per nove giorni disperata per terra e per mare alla ricerca (di qui la torcia nelle mani) della figlia prima di apprendere che, a rapirla, era stato Ade, signore degli Inferi, con il consenso di Giove. Cerere si sarebbe allora chiusa nel dolore e la terra sarebbe divenuta sterile, tanto da indurre Giove a concedere il ritorno di Proserpina dagli inferi per sei mesi ogni anno, tra la primavera e l'autunno. Cerere, placata, avrebbe allora ripreso il suo posto nell'Olimpo, da dove di nuovo sarebbe tornata dispensiera di fecondità e fertilità per la terra. Dunque Cerere rappresenta la terra che, nell'alternarsi delle stagioni, produce il grano, necessario nutrimento per gli esseri umani. La presenza di Cerere sulle monete richiama gli approvvigionamenti di grano attraverso le importazioni dall'Egitto e l'impegno di Tito a renderli possibili. |
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