Roma, 18.3.2020
Egregio
Lettore,
riporto di seguito gli elementi significativi
riguardanti la moneta di figura:
Antoniniano1,
zecca di Lugdunum2, 258-259 d.
C.,
RIC V/I 9 (pag. 118), Göbl
0911e, indice di
rarità "C"
Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le
parti della leggenda usurate o comunque non più
leggibili):
D. DIVO VALERIANO CAES3.
Valeriano Cesare, busto radiato e paludato a destra,
visto da dietro.
R. CONSACRATIO4.
Valeriano Cesare, con in mano uno scettro, vola in
alto a destra sul dorso di un'aquila5.
La ricerca nel web di monete della tipologia di
figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
- catawiki
Offerta vincente: 43€. Roman Empire Divus
Valerianus II caesar, silver antoninianus, from
Colonia Agrippinensis, AD 258-259. mint. Obv.:
DIVO VALERIANO CAES, radiate and draped bust
right, seen from behind. Rev.: CONSECRATIO,
Valerian, holding sceptre, astride eagle flying
right. RIC 9; MIR 36, 911e; RSC 5. 3.55g 22-24mm.
Near extremely fine condition. Nice silver tone.
Great exemplar. Scarce!
- catawiki
Offerta vincente: 25€ Valerian II Caesar (AD
253-256) AR antoninianus, Colonia circa 258-259,
Obv: DIVO VALERIANO CAES. Radiate and draped bust
right. Rev: CONSECRATIO Valerian, holding scepter,
astride eagle flying right. References: RIC 9.
Diameter: ~19x21mm. Weight: 2,92g. Colour: silver.
- catawiki
Paese: Impero romano. Valuta: Antoninianus Anno /
Periodo e Variazione: - Divus Valerianus II Caesar
- Colonia Agrippinensis, AD 258-259. CONSECRATIO,
Valerian on eagle. Metalli preziosi: Argento.
Tipo: Moneta (Più lotti). Condizioni: Buono molto
bene. Roman Empire. Divus Valerianus II caesar,
silver antoninianus, from Colonia Agrippinensis,
AD 258-259. mint. DIVO VALERIANO CAES, radiate and
draped bust right, seen from behind. CONSECRATIO,
Valerian, holding sceptre, astride eagle flying
right. RIC 9; MIR 36, 911e; RSC 5. 2.90g 22mm.
Good very fine condition. Nice silver tone. Great
portrait. Scarce!
- https://www.ma-shops.com/romae-aeternae/item.php?id=61&lang=it
136,53€ Conservazione: EF Numero di Catalogo:
RC0062e. Materiale: argento. Peso: 2.80g.
Diametro: 21.00mm. Valerian II. AR Antoninianus.
Cologne Mint After 258 AD. Obverse: DIVO VALERIANO
CAES, radiate and draped bust right, seen from
behind. Reverse: CONSECRATIO, Valerian on eagle
flying right. RIC V: 9. Size: 21mm, 2.80g.
Numismatic Notes: EF and attractively toned!
- http://www.coinproject.com/coin_detail.php?coin=211949
Roman Imperial. Valerian II Caesar, A.D. 256-258.
Billon Antoninianus. AD 258 21.5mm 2.7g 6h DIVO
VALERIANO CAES. Radiate and draped bust right.
CONSACRATIO. Valerian Junior, his right hand
raised and holding scepter in left, seated left on
back of eagle soaring right. Cologne. Göbl 0911e.
RIC 009A (Lugdunum). Sear 10606.
- http://www.forumancientcoins.com/catalog/roman-and-greek-coins.asp?zpg=24760
Divo Valerian II, Caesar Early 256 - 258 A.D.,
Consecration Issue Valerian II, Divo Valerian II,
Caesar Early 256 - 258 A.D., Consecration Issue,
Valerian II was son of Gallienus and Salonina,
Grandson of Valerian I and Mariniana. He was
raised to the rank of Caesar upon his father's
accession but died only two years later. RA25808.
Silver antoninianus, Göbl MIR 911e, SRCV III
10606, RIC V 9 (Lugdunum), RSC IV 5, VF, Colonia
Agrippinensis (Cologne, Germany) mint, weight
2.406g, maximum diameter 20.1mm, die axis 0o,
posthumous, 258 - 259 A.D.; obverse DIVO VALERIANO
CAES, radiate and draped bust right, from behind;
reverse CONSECRATIO, Valerian II carried into the
heavens seated on eagle flying right, waiving his
right hand, scepter in his left hand; SOLD.
- https://nomosag.com/default.aspx?page=ucAuctionDetails&auctionid=5&id=765&type=webauction
Lot 766 Starting Price: 50 CHF Hammer Price: 65
CHF Divus Valerian II, died 258. Antoninianus
(Silver, 21mm, 2.85g 12), Cologne, 258-259. DIVO
VALERIANO CAES Radiate, draped and cuirassed bust
of Valerian to right. Rev. CONSECRATIO Valerian
II, raising his right hand and holding scepter
with his left, seated left on eagle flying upward
to right toward heaven. Cohen 5. MIR 911e. RIC 9
(Lugdunum). Nicely toned and with a particularly
elegant portrait. Reverse struck from a worn die,
otherwise, extremely fine. Current Status Online
bidding closes: 26.6.2016.
- https://www.vauctions.com/ViewArchiveItem.asp?ID=42330
Lot 532. Divus Valerian II. Died A.D. 255. BI
antoninianus (21mm, 2.39g, 6h). Colonia
Agrippinensis, A.D. 258/9. DIVO VALERIANO CAES,
radiate, draped, and cuirassed bust of Valerian II
right / CONSECRATIO, Valerian II, holding scepter,
riding eagle flying right. RIC 7; Göbl 911; RSC 5.
Toned. Good very fine / very fine. From the Maple
Leaf Collection. Estimate: US$ 75. Lot is Closed.
Closing Price US$ 55. Closing Date Friday,
September 28, 2018.
- https://www.ma-shops.co.uk/romae-aeternae/item.php?id=2097
132.51 £. 160.00 US$ Catalog: RC0961b Divus
Valerian II AR Antoninianus. Colonia Agrippinensis
Mint 258-259 AD. Obverse: DIVO VALERIANO CAES,
radiate and draped bust right, seen from behind.
Reverse: CONSECRATIO, Valerian, holding sceptre,
astride eagle flying right. References: RIC 9; MIR
36, 911e; RSC 5. Size: 24mm, 3.51g. Professional
Numismatic Notes: Good VF; struck on a broad flan.
- https://gallienus.net/index_files/vlr2-009-obv.jpg
Antoninianus: 2.70g, 21.5mm, 180 Struck: 258 AD
DIVO VALERIANO CAES Radiate and draped bust right.
CONSACRATIO. Valerian Junior, his right hand
raised and holding scepter in left, seated left on
back of eagle soaring right. Ric 009A mint
Lugdunum. Göbl 0911e mint Cologne. Sear 10606 mint
Cologne.
Concludo osservando che, per quanto consentito ad una
valutazione a distanza, la moneta di figura presenta
caratteristiche fisiche, generali e di stile
comparabili con quelle delle monete d'epoca reperite
nel web. Se autentica, nel presente stato di
conservazione, la moneta potrebbe avere, a mio avviso,
un valore venale intorno ai 10€.
Un saluto cordiale
Giulio De Florio
-------------------------------
Note:
(1) Raccolgo in
tabella le caratteristiche fisiche degli
antoniniani della tipologia di figura tratte dai link sopra citati:
Riferimenti |
Peso(g.) |
Asse
di conio(ore) |
Diametro(mm) |
link
1 |
3,55 |
- |
22-24 |
link
2 |
2,92 |
- |
19-21 |
link
3 |
2,90 |
- |
22 |
link
4 |
2,80 |
- |
21 |
link
5 |
2,7 |
6 |
21,5 |
link
6
|
2,406 |
12 |
20,1 |
link
7
|
2,85 |
12 |
21 |
link
8
|
2,39 |
6 |
21 |
link
9
|
3,51 |
- |
24 |
link10
|
2,70 |
6 |
21,5 |
Dalla
tabella si evince che le caratteristiche fisiche
dell'antoniniano di figura di figura (3,3g,
21mm, 6h) rientrano nei margini di variabilità
degli antoniniani d'epoca di pari tipologia
reperiti nel web.
(2) Diversamente dal Ric,
Göbl e Sear attribuiscono la moneta alla zecca
di Colonia (Colonia Claudia Ara
Agrippiniensium).
(3) DIVO VALERIANO
CAES (DIVO VALERIANO CAESari - al
Divino Valeriano Cesare). Un certo contrasto tra
le fonti storiche rende opportuno considerare la
ricostruzione dell'albero genealogico della gens
Licinia, secondo il RIC:
che mostra come l'imperatore Valeriano, regnante
dal 253 al 260, ebbe due figli, Gallieno, dalla
moglie Mariniana e Valeriano Minore dalla
seconda moglie, Cornelia Gallonia.
Gallieno, a sua volta, ebbe tre figli,
Publio Licinio Cornelio Valeriano (v. link),
Salonino, co-imperatore e Publio Licinio Ignazio
Mariniano. Publio Licinio Cornelio Valeriano
(noto come Cesare o Valeriano II), nel nome del
quale la moneta di figura è stata battuta, era
dunque nipote di Valeriano I, come conferma
l'iscrizione ritrovata a Sifitis in Mauritania
che recita così: "DIVO
CAESARI P CORNELIO LICINIO VALERIANO NEPOTI
IMP CAES P LICINI VALERIANI AVG FILIO IMP
CAES P LICINI GALLIENI AVG; FRATRI P CORNELI
LICINI SALONINI NOBILISSIMI CAES AVG"
(Al Divino Cesare P.Cornelio Licinio Valeriano,
nipote dell'imperatore Cesare P. Licinio
Valeriano Augusto, figlio dell'imperatore Cesare
P. Licinio Gallieno Augusto, fratello di P.
Cornelio Licinio Salonino, nobilissimo Cesare
Augusto".
Riprendo da wikipedia
le note biografiche che seguono su Valeriano
Cesare: "Cornelio Valeriano, figlio maggiore
dell'imperatore Gallieno e di sua moglie
Cornelia Salonina, ricevette il nome Valeriano
dal nonno. Quando il nonno Valeriano e suo
figlio Gallieno divennero augusti nel 255,
Cornelio Valeriano venne innalzato al rango di
Cesare, con lo scopo di dar vita ad una
dinastia, stimolare la fiducia delle popolazioni
e garantire la fedeltà dei soldati, temi molto
cari agli imperatori del tempo. Mentre Valeriano
senior si occupava delle province orientali e
Gallieno della frontiera del Reno, a Cornelio
Valeriano venne affidata, dal 256 circa, la
custodia della frontiera del Danubio, certamente
sotto la custodia di un generale esperto, in
quanto Valeriano Cesare aveva all'epoca
quindici-sedici anni. Non è da escludere che il
suo tutore fosse Ingenuo, il governatore di una
delle due province pannoniche. La presenza di
Cornelio Valeriano in zona è attestata dalle
iscrizioni, che celebrano la sua opera di
ricostruzione di strade e ponti, e lo proclamano
princeps iuventutis, con il chiaro intento di
celebrare la continuità dinastica. Le fonti
letterarie non spiegano come morì Cornelio
Valeriano. Gli studiosi moderni notano che la
monetazione del Cesare si interrompe nel 258,
quando in Pannonia vi fu la rivolta di Ingenuo,
e attribuiscono la morte del Cesare al
tradimento del suo tutore: un destino simile a
quello che sarebbe capitato al fratello minore
Cornelio Salonino qualche anno dopo in Germania.
Esiste una questione aperta che riguarda
l'elevazione (o auto-proclamazione) di Cornelio
Valeriano al rango di Augusto. Il ritrovamento
di un'iscrizione che lo celebra come Augustus è
stato interpretato come un tentativo di
garantire al giovane rampollo della dinastia di
Valeriano la lealtà dei soldati in occasione
della rivolta di Ingenuo: un tentativo che, come
poi accaduto al fratello Cornelio Salonino,
sarebbe fallito.".
(4) CONSACRATIO
(PIETAS AVGustorum). La consacratio o apoteòsi o
deificazione era la cerimonia con la quale si
conferivano attributi divini al defunto.
Componenti essenziali della cerimonia erano:
l’altare dedicato al defunto, la pira funebre,
l’aquila che veniva liberata dalla cima della
pira per portare l’anima in cielo. Uno almeno di
questi elementi trovava spazio nel rovescio
delle monete della consacrazione, è il caso
dell’aquila nella moneta di figura. L'aquila
spicca il volo verso il cielo per trasportare
nell'Olimpo il defunto divinizzato. Nella
cerimonia di deificazione un'aquila poteva
levarsi in volo dal sommo della pira funebre.
Quando nel rovescio della moneta c'è un altare
(v. link),
si tratta dell'altare utilizzato per i sacrifici
ai mani dell’imperatore defunto, dedicato al
nuovo dio. Talora sul rovescio delle monete
della consacrazione era rappresentata la pira
funeraria (v. link)
eretta nel crematorio degli Antonini, utilizzato
per la prima volta nel 141 in occasione
dell'apoteòsi di Faustina madre. Si tratta di un
monumento di quattro piani di cui sono state
trovate tracce nell'attuale piazza romana di
Montecitorio. Non tutti gli imperatori venivano
divinizzati, certo non quelli di cui era stata
decretata la "damanatio memoriae". L'apoteòsi di
Valeriano Cesare riflette la volontà di
affermazione dinastica dei congiunti del padre e
del nonno.
(5) Con il
cristianesimo la consacratio si è
trasformata nella santificazione che
viene riconosciuta ad alcuni pii
meritevoli dopo un lungo processo di
canonizzazione da parte del Vaticano. |