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Costantinopoli, Follis da 40 nummi di Giustiniano I | ||||||||||||||||||||
3.4.2020
Bella moneta
antica, mi sapete dire nome e epoca? |
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Roma, 4.4.2020
Egregio,di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: AE Follis1,
zecca di Costantinopoli, 527-565 d. C., Sear
160 (pag. 60)2,
DOC
30e (pag. 80) Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le
parti della leggenda usurate o comunque
illeggibili): La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Un saluto cordiale. ----------------------------------------------- Note: (1) Follis
(bronzo). Al tempo dell'imperatore Anastasio I,
nel 491, sopravviveva, della monetazione
precedente tardo romana: il solido d'oro e due sue
frazioni, il semisse e il tremisse, oltre ad una
monetina di rame detta nummus che, alla metà del
quinto secolo, valeva 1/7200 di solido e pesava
meno di 1 g. La riforma di Anastasio (498)
introdusse un nominale bronzeo da 40 nummi,
riconoscibile dalla lettera M sul rovescio (la
lettera M in greco sta per 40), un nominale da 20
nummi, riconoscibile dalla lettera K, detto
semifollis, un nominale da 10 nummi (decanummio),
caratterizzato dalla lettera I ed un ultimo
nominale da 5 nummi, caratterizzato dalla lettera
E. Il follis fu una costante per la monetazione
bizantina dei successivi sei secoli.
(2) Sear 160 è così descritto in Byzantine Coins and Their Values di David Sear (v. link): (3) D N IVSTINIA-NVS P P AV (Dominus Noster IVSTINIANVS PerPetuus AVgustus). Elementi biografici su Giustiniano possono attingersi dal portale dell'Enciclopedia Treccani on line (v. link). (4) La lettera M, come già accennato, è il segno del valore, la lettera Γ (in greco, il numero 3) è l'officina monetale, la terza di 5 al tempo attive nella zecca, CON, breve per CONstantinopolis, indicativo di zecca. |
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