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23.4.2020
Non e rara?
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Roma, 29.4.2020
Egregio,di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Dupondio1, zecca di Roma, 139 d. C.2, RIC III 552A (pag. 101), BMC IV 1151 (pag. 181), Cohen II 855 (pag. 354), indice di rarità "S". Descrizione sommaria (sono
indicate in rosso le parti della leggenda usurate o
comunque non più leggibili): La ricerca nel web di dupondi della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Un saluto cordiale. (1) Dupondio (oricalco). Secondo BMC il dupondio di Antonino Pio pesava in media 12,82g (media su 156 esemplari). Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei dupondi della tipologia di figura tratte dai link di cui sopra:
(2) Per la datazione, si è assunto la data indicata da BMC, legata al conferimento del secondo consolato (COS II). (3) ANTONINVS - AVG PIVS P P(ANTONINVS AVGustus PIVS, Pater Patriae). Per un profilo biografico dell'imperatore si rimanda al sito http://it.wikipedia.org/wiki/Antonino_Pio. (4) TR P-OT COS II (TRibunicia POTetate COnSul II). (5) La Felicitas è qui rappresentata con i suoi attributi, il caduceo (il magico bastone che Mercurio aveva ricevuto in dono da Apollo per avergli restituito la lira e il capricorno (segno zodiacale del primo Augusto, predecessore di Antonino). La moneta esprime in qualche modo l'auspicio che la "Felicitas" di Antonino possa essere anche più grande di quella del suo grande predecessore. Maurus Servius Honoratus, nei suoi Commentarii sull'Eneide di Virgilio riferisce che "Felix enim dicitur et qui habet felicitatem et qui facit esse felicem" [si dice felice sia colui che possiede la felicità sia colui che la trasmette] e dunque Antonino Pio si dichiara in possesso di entrambi gli attributi della felicità ritenuti essenziali per assicurare il benessere dei governati. |
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