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18.2.2021
Salve e
scusi il disturbo, sono un appassionato
collezionista che però si è cimentato da poco in
questo bellissimo hobby. Girovagando per i mercatini
del mio paese ho trovato questa moneta che mi ha
subito attirato e quindi l'ho comprata (ad un prezzo
esiguo) pur non avendo la minima idea di cosa era.
Facendo un po' di ricerche ho constatato che
dovrebbe essere un Quattrino di Bologna, stato
pontificio Benedetto XIII 1729). Vorrei avere un
parere professionale su questa moneta e quindi
essere sicuro che effettivamente sia quello che ho
descritto, ma sapere anche il suo stato di
conservazione per quanto possibile ed il suo
relativo valore perché la cosa che mi ha "turbato" è
che non ho trovato negozi nella mia città e neppure
aste battute precedentemente, che sapessero dirmi il
suo valore. La ringrazio in anticipo e le lascio i
dati della moneta.Peso della moneta: circa 2g Diametro della moneta: circa 20mm Colore: Marrone con presunta ossidazione verde (il che mi fa presumere che il materiale sia CU) Tipologia della lega metallica: a vista come ho detto precedentemente dovrebbe essere rame. Valutazione ferromagneticità: Con una calamita non viene attirata. La ringrazio nuovamente nella speranza che mi possa dare informazioni utili e le lascio le foto in allegato. Saluti. |
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Roma, 20.2.2021
Egregio
Lettore,di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Quattrino1, zecca di Bologna, 17292, W-BE13BO/5-9, CNI vol. X 61 (pag. 265), indice di rarità "R3". Descrizione
sommaria (sono indicate in rosso le parti della
leggenda usurate e non più leggibili):
Un saluto cordiale. Giulio De Florio ------------------------------- Note: (1) Il quattrino è una moneta battuta dal XIII al XIX secolo da quasi tutte le zecche italiane. In epoche antecedenti il XVI secolo era coniata in una lega a basso contenuto d'argento definita mistura. Papa Clemente VIII (1592-1605) iniziò a coniarla anche in rame. Successivamente fu prodotta solo in rame. Aveva il valore di quattro (da cui il nome) pìccioli (cioè piccoli denari); 3 quattrini formavano un soldo. Con il passare del tempo la parola quattrino fu sinonimo di poco valore o di soldi in generale (tratto da wikipedia). (2) Il quattrino bolognese del 1729 fu emesso durante il pontificato di Benedetto XIII. Benedetto XIII, al secolo Pietro Francesco Orsini, di nobile famiglia pugliese, nasce a Gravina il 2 febbraio 1650; domenicano, diverrà il 245º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica. Il Conclave si aprì il 24 marzo 1724, a seguito della morte di papa Innocenzo XIII e, dopo due mesi di votazioni infruttuose, il consenso si convogliò sul suo nome. Tentò in tutti i modi di non farsi eleggere, ma non ci riuscì e il 29 maggio 1724 fu eletto papa. Anche allora tentò di rifiutare, ma accettò quando si rese conto che un altro conclave avrebbe portato grossi problemi alla Chiesa. A malincuore obbedì e, in onore di papa Benedetto XI (anch’egli domenicano), scelse il nome di Benedetto XIII. Uomo di grande cultura, fu un papa riformatore e si impegnò a porre un freno allo stile di vita decadente del clero italiano e dei cardinali. Tra i suoi primi atti vi fu il rafforzamento della disciplina ecclesiastica, imponendo una veste meno lussuosa e meno mondana ai cardinali. Durante il Giubileo del 1725, inaugurò la scalinata di Piazza di Spagna a Roma per congiungere la chiesa della Trinità dei Monti con la piazza sottostante. Durante il Concilio Lateranense del 1725, richiese un'incondizionata accettazione della bolla pontificia Unigenitus, nella quale erano confutati tutti i principali fondamenti dell'eresia giansenista francese; e, sebbene con notevoli sforzi, riuscì a fare approvare tale deliberazione al cardinale de Noailles arcivescovo di Parigi nel 1728. Durante il pontificato, visitò due volte la città di Benevento (nel 1727 e 1729), della quale continuò - in via eccezionale - a reggere l'arcidiocesi, mediante un vicario generale. Nel 1727 si impegnò per l'istituzione dell'Università di Camerino. Morì a Roma il 21 febbraio 1730, venne sepolto presso la Basilica di Santa Maria sopra Minerva a Roma. (3) Il leone rampante che reca il vessillo con la scritta LIBER, eco delle lotte della città contro l'autorità imperiale, è oggi il gonfalone della provincia. (4) BONONIA DOCET (Bologna insegna) è una locuzione latina che si riferisce al ruolo della città di Bologna nel fenomeno di fioritura delle università medievali tra XI e XII secolo. Fondata nel 1088 da Irnerio, quella di Bologna fu la più antica e importante Università d'Europa, meta di studenti provenienti da ogni dove che vi giungevano per studiarvi diritto e altre discipline, pagando di tasca propria i professori (v. link). In seguito alla pace di Costanza del 1183, Bologna ottenne una serie di privilegi tra cui quello di poter coniare moneta. Bologna fu scelta come sede della zecca imperiale da Enrico VI nel 1194, e molte delle monete ivi battute recano il motto BONONIA DOCET o BONONIA MATER STUDIORUM. I baiocchi di Bologna furono detti bolognini; il gold bolognino era l'equivalente di uno zecchino. La lira, altra moneta bolognese, valeva 20 bolognini. Queste monete furono battute nel nome del comune; è solo dal momento in cui Bologna fu recuperata dalla Santa Sede, sotto Clemente VI (1478 – 1534), che le monete bolognesi possono essere considerate come pontificie (v. link). |
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