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Follis, Arelate, Urbs Roma e la lupa con i gemelli
31.7.2021
..da S.P.Q.R Coins - Monete Antiche.
Buongiorno, aiutaci a identificare questa moneta romana.
È molto piccola, diametro circa 7mm e peso 1,53g.
Grazie mille per il tuo aiuto.
Cordiali saluti.
fig. 1
Cliccare sulle immagini per ingrandire
Roma, 8.8.2021
Egregio,
di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta in esame:

Follis1, zecca di Arles2, 331 d. C., RIC VII 356 (pag. 272), indice di rarità "r4.

Descrizione sommaria:
D. VRBS - ROMA3. Busto elmato di Roma a sinistra con mantello imperiale.
R. Lupa a sinistra che allatta i gemelli4; sopra due stelle5 6, segno di zecca.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. https://en.numista.com/catalogue/pieces184677.html Series: VRBS ROMA. Obverse Helmeted bust of Roma left, wearing a plumed helmet and imperial mantle. Lettering: VRBS ROMA. Reverse She-wolf standing left, suckling Romulus and Remus, a crescent between two stars above. Lettering: SCONST. Roman Empire (Rome). Constantine I (306-337). circulating commemorative coin. 331 Follis Argenteus, Reform of Diocletian (AD 293/301 – 310/324). Bronze. 2.45g. 17mm 1.8mm. Round. N# 184677. RIC VII# 356.
  2. https://www.nummus-bible-database.com/monnaie-18285.htm 17599 Ae4 Vrbs Roma A/ VRBS –ROMA, buste casqué de Rome revêtue du manteau impérial à gauche, R/ Louve allaitant Romulus et Rémus, 2 étoiles au dessus, croissant entre elles, [S ?]CONST à l’exergue – Arles – 338/339 – Ferrando 810/811 – Ferrando II 975/976 (R3) – RIC.15 –  16 mm / 1,55 g – Coll.Larrazet.
  3. https://www.cgbfr.it/rome-centenionalis-ou-nummus-sup,brm_652015,a.html brm_652015 - ROMA Centenionalis ou nummus. ROMA Centenionalis ou nummus SPL non disponibile. Articolo venduto sul nostro negozio (2021). Prezzo: 250.00€. Tipo: Centenionalis ou nummus. Data: 330. Nome della officina / città: Arles. Metallo: rame. Diametro: 18,5mm. Asse di coniazione: 6h. Peso: 2,57g. Grado di rarità: R3. Officine: 2e. COMMENTI SULLO STATO DI CONSERVAZIONE: Monnaie centrée. Joli revers. Patine marron. N° NELLE OPERE DI RIFERIMENTO:    C.18 (2f.) - RIC.356 - LRBC.- - F.791 - EMA.43 /5 - AMA.956. DIRITTO Titolatura diritto: VRBS - ROMA. Descrittivo diritto: Buste de Rome casqué et cuirassé à gauche vu de trois quarts en avant (C*1). Traduzione diritto: "Urbs Roma", (Ville de Rome). ROVESCIO. Titolatura rovescio: ANÉPIGRAPHE/ (CROISSANT)// SCONST. Descrittivo rovescio: La Louve à gauche allaitant Rémus et Romulus ; au-dessus, deux étoiles. COMMENTO Monnaie frappée avant la réforme monétaire. CRONISTORIA ROMA (330-348). Roma fu fondata 21 aprile 753 aC da Varrone (Ab Urbe condita). La città, la cui popolazione ha oscillato tra 400.000 e un milione di persone l'Alto Impero, perde la sua importanza dalla seconda metà del terzo secolo. La scelta di una nuova capitale di Costantino, dal 326, ha trattato un colpo fatale da cui il Urbs non si riprenderà fino al Rinascimento. La città continua a sopravvivere per quasi 150 anni, nonostante due saccheggi: quelli di 410 e 455. Roma non è più a Roma.
  4. https://www.wildwinds.com/coins/ric/city_commemoratives/_arles_RIC_VII_356.jpg Arles RIC VII 356, S Arles, city commemorative, AE4, AD 331. VRBS ROMA, helmeted bust of Roma left, wearing plumed helmet and imperial mantle / She-wolf standing left, suckling Romulus and Remus, crescent between two stars above. Mintmark SCONST. ; Sear 16496.
Concludo osservando che le caratteristiche generali e di stile della moneta di figura, sono comparabili con quelle delle monete d'epoca di pari tipologia. Le caratteristiche fisiche andrebbero verificate e integrate (v. nota1 in fondo).

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:


(1) Follis. Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche dei follis della tipologia di figura presenti nei link di cui sopra:
Riferimenti Peso
(g) 
Diametro
(mm)
Spessore
(mm)
Asse di conio
(h)
Link1 2,45 17 1,8 -
Link2 1,55 16 - -
Link3 2,57 18,5 - 6
Dall'esame della tabella si evince che le caratteristiche fisiche della moneta indicate dal proprietario (1,53g, 7mm) sono insolitamente molto piccole. Sarebbe interessante conoscere lo spessore della moneta e osservarne la foto sovrapposta ad un righello.
(2) Arles, città del sud della Francia (Arle in provenzale, Arelate in latino classico, Arli in italiano storico, «..Sì come ad Arli, ove Rodano stagna»).
(3) VRBS - ROMA. Le considerazioni che seguono sono riprese dal saggio di Salvatore Calderone, dal titolo Costantinopoli: "la seconda Roma", costituente un capitolo della "Storia di Roma", ed. Giulio Einaudi 1993. Il 25 luglio del 326, al termine di un viaggio in Italia, Costantino I aveva sostato a Roma  per la chiusura dei festeggiamenti relativi al suo ventesimo anno di regno (si ricorderà che Costanzo I, suo padre, sul letto di morte, nello stesso giorno di venti anni prima, alla presenza dei notabili del regno, gli aveva conferito l'imperium). E lì nella capitale, con grave scandalo dei circoli pagani conservatori e grande risentimento del popolo, aveva rifiutato di compiere, insieme con l'esercito, il tradizionale sacrificio nel tempio di Giove Capitolino. Poi aveva voltato le spalle alla città eterna per non farvi più ritorno. L'oltraggio non era stato casuale. Il disegno costantiniano aveva come obiettivo la rinascita religiosa e politica dell'intero mondo romano, la creazione di un ponte tra l'Occidente e un Oriente di recente politicamente unificato dopo la sconfitta di Licinio. Ed il luogo simbolico della rinascita non poteva essere l'Urbe dei senatori ormai decrepita, ma doveva essere una città nuova e grande da costruire ad hoc in posizione baricentrica rispetto ad un impero che si estendeva dall'Oceano Atlantico all'Eufrate, dal Danubio all'Egitto. Ad indicargli il luogo della città ideale era stato, pochi mesi prima, Dio in persona che gli era apparso in sogno e gli aveva indicato Bisanzio, l'antica città greca sul Bosforo. Sicché Costantino, in aderenza al diritto sacrale romano, nelle vesti di magistrato dotato di "imperium", accompagnato dal Pontifex e dall'Augure (i pagani Praetextatus e Sopratus rispettivamente), con la lancia in pugno, aveva tracciato il perimetro della nuova città, otto volte più grande della vecchia Bisanzio. Le forme del diritto romano non erano per Costantino inconciliabili con quelle della religione cristiana se il segno augurale atteso all'atto della fondazione era rappresentato dalla volontà divina che aveva preceduto e accompagnato l'evento! L'11 maggio del 330 era stato giorno di grandi festeggiamenti per l'inaugurazione ("consecratio") della città che era stata munita di una poderosa cinta di mura e che, già qualche tempo prima, aveva assunto il nome di Costantinopoli, se è vero che da lì, non da Bisanzio, sono datate alcune delle costituzioni che ci sono pervenute. Un paio di anni più tardi, in una data imprecisata tra il 332 e il 333, era stata varata una legge che conferiva alla città lo stato giuridico di "seconda Roma" (di qui VRBS - ROMA, come leggenda del dritto della moneta in esame), seconda beninteso solo in senso temporale, ma nuova, rigenerata rispetto alla prima, in grado di dare avvio ad un ciclo storico di rinnovamento, alla rinascita del mondo romano, secondo l'ideologia cristiana assunta al rango di ideologia politica. Il nuovo status della città comportava anche delle conseguenze pratiche, come la distribuzione gratuita del pane ai cittadini (attestata per la prima volta il 18.5.332, come riferisce il Chronicon Paschale), a somiglianza di quanto per secoli era accaduto nell'Urbe, oppure la concessione di privilegi fiscali e civili ai marinai d'Oriente in cambio del trasporto del frumento destinato alla città.
(4) Come la costantiniana leggenda del dritto, "VRBS ROMA", era associata al tipo della lupa che allatta i gemelli, così l'altra, parimenti costantiniana, "CONSTANTINOPOLIS" ovvero "CONSTANTINOPOLI", era associata al tipo della Vittoria su Licinio e al dominio sui mari (v. link).
(5) Le due stelle sopra la lupa simboleggiano i Dioscuri (i gemelli Castore e Polluce).
(6) , il segno di zecca, è composto dal segno distintivo dell'emissione  posto in alto sul bordo tra le due stelle e, in esergo, dalle lettere SCONST, ove S indica l'officina monetale (la seconda di due al tempo attive nella zecca) e da CONST (breve per CONSTantia, la città di Arles, così rinominata da Costantino I nel 328 alla nascita del primogenito a cui aveva dato il suo stesso nome).
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