|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ferrara, grossetto, Ercole II, Saturno con serpente | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
28.8.2021
..da
METAL DETECTOR SONASEGA.Buonasera a tutti.. Qualcuno può aiutarmi? Argento (o mistura) 18mm. Grazieeee |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Roma, 31.8.2021
Egregio,di seguito riporto gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Grossetto1,
zecca di Ferrara, 1534-1559, C.N.I.
X 75-95 (pag. 464), numismatica-italiana.lamoneta.it/
W-FEERES/3,
MIR
301, indice di
rarità C. Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le
parti della leggenda usurate o comunque
illeggibili): La ricerca nel web di monete della tipologia di
figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Un saluto cordiale. ------------------------------- Note: (1) Grossetto o Doppio Soldo o Muraiola. Secondo numismatica-italiana.lamoneta.it, la muraiola presentava le seguenti caratteristiche fisiche: peso (1,05÷1,85)g, diametro (18÷20)mm. Raccolgo in tabella le caratteristiche fisiche delle muraiole della tipologia di figura raccolte dai link sopra riportati:
(2) +HER•II•DVX•FERRAR•IIII (HERcules II DVX FERRARae IIII - Ercole II, quarto duca di Ferrara). Era al tempo duca di "Ferrara, Modena e Reggio" Ercole II d'Este, figlio di Alfonso I e di Lucrezia Borgia, nato a Ferrara il 4 aprile 1508 (v. link). Per convenienza politica, nel mese di aprile del 1528 Ercole sposò Renata di Francia, seconda figlia di Luigi XII re di Francia e di Anna di Bretagna. Le nozze si celebrarono a Parigi, nella Sainte-Chapelle, e Renata ricevette da Francesco I di Francia una notevole dote e numerose rendite. Con il matrimonio Ercole divenne duca di Chartres, conte di Gisors e signore di Montargis. Alla prima figlia Anna, nata nel 1531 e sposa di Francesco, duca di Guisa, seguirono Alfonso nel 1533, Lucrezia nel 1535 (sposa del duca di Urbino Francesco Maria II della Rovere), Eleonora e Luigi. Nel mese di ottobre del 1534 Ercole succedette al padre nel ducato. Durante i primi anni si destreggiò bene tra le pressioni spagnole e francesi approfittando in particolare della relativa quiete dovuta al predominio spagnolo di quel periodo, sebbene molti suoi rapporti personali lo legassero maggiormente alla corte francese. Si trovò anche sotto le pressioni della curia papale che spingeva per il bando dalla sua corte di sospettati di eresia (anche Giovanni Calvino era stato a Ferrara nel 1536). In particolare, Renata, dopo alcune sue corrispondenze con protestanti, fu accusata di essersi convertita al protestantesimo, nonostante la presenza di un tribunale speciale dell'Inquisizione a Ferrara. Ercole presentò le accuse di eresia contro la moglie al re Enrico II di Francia e all'inquisitore Oriz nel 1554; successivamente lei confessò, senza subire conseguenze. In precedenza Ercole era riuscito a risolvere anche un altro dissidio con il papato, derivante dalla sua riluttanza a concedere le riscossioni dei tributi per le lotte contro i turchi. Paolo III fu per questo quasi intenzionato a scomunicarlo: non si arrivò a tanto solo grazie all'accordo stipulato nel 1539 da Francesco, fratello di Ercole, che comportò il versamento di 180.000 ducati d'oro alla curia. Nel 1556, Ercole si schierò con il papa Paolo IV e con la Francia contro la Spagna, ponendosi al comando della lega in funzione antimperiale. Ma dopo che si manifestò l'interesse dei francesi verso Napoli, Ercole dismise l'accordo perché desiderava che Enrico II di Francia si occupasse di Milano. Tramite una mediazione di Cosimo de' Medici, stipulò un accordo con gli spagnoli il 18 maggio 1558 che gli permise di mantenere integri i suoi domini. La corte di Ferrara sotto Ercole II rimase un centro culturale importante, non solo per la diffusione della Riforma in Italia, tramite l'appoggio della moglie Renata, ma anche per il mecenatismo. Con lui non mutò la politica ducale nei confronti degli ebrei sefarditi che erano stati espulsi da Spagna e Portogallo e che avevano trovato rifugio nella città di Ferrara già dai tempi di Ercole I d'Este. In concordanza con il pensiero di Giovanni Pico della Mirandola, Ercole II credeva in un fecondo dialogo tra la dottrina ebraica e quella cristiana. Da ricordare che il fratello cardinale, Ippolito d'Este, commissionò la costruzione della celebre Villa d'Este vicino Tivoli. Ercole morì a Ferrara, il 3 ottobre 1559. Gli successe nel ducato il figlio Alfonso. (3) PERFICIT • - ET • 9FICIT• (PERFICIT ET CONFICIT - intraprende e porta a compimento). Il motto (v. link) si accompagna alla figura di Saturno in veste di egiziano che tiene fra le mani un serpente che si morde la coda. Ad identificare come Saturno il personaggio vestito da egiziano rappresentato nel rovescio, è stato Bonacossi, secondo il quale l’identificazione si giustifica col fatto che il serpente, secondo i Greci, era uno degli attribuiti di Saturno. Ma l’attributo costante di Saturno è la falce e non il serpente, che è invece l’attributo di un’altra raffigurazione greca del tempo, l’Aion. Il serpente che si morde la coda, il cosiddetto “Uroboros”, è simbolo, frequentissimo negli emblemi, del tempo ciclico che si rinnova continuamente, fine e principio di ogni cosa: in tal senso potrebbe alludere alla perpetuità della dinastia ducale. Ci sarebbe poi – ci informa il professor Andrea Saccocci – una semplicissima traduzione di PERFICIT ET CONFICIT, forse ignorata proprio perché troppo semplice, che ha un perfetto corrispettivo nel nostro “fa e disfà“, cosa che si adatta bene ad un serpente che mangia se stesso e quindi, probabilmente, al tempo che crea e distrugge. |
||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|