Roma, 9.1.2022
Egregio,
di seguito riporto gli elementi significativi
riguardanti la moneta di figura:
Follis1,
zecca di Arles, 313-315 d. C.2, RIC VII
40 (pag. 237),
indice di rarità "r4".
Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le
parti della leggenda usurate o comunque non più
leggibili):
D. IMP CONSTANTINVS P F AVG3.
Costantino I, busto laureato, paludato e corazzato a
destra, visto di tre quarti in avanti.
R. SOLI INV-I-CTO COMITI4. QARL5 in
esergo. Il Sole radiato, stante a sinistra, testa a
sinistra, solleva la mano destra e sorregge un globo
con la sinistra, clamide sulla spalla sinistra.
La ricerca nel web di monete della tipologia di
figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
- colleconline
Monnaie de Constantin 1er, frappée à Arles en
313-314. IMP CONSTANTINVS P F AVG, buste lauré
drapé et cuirassé à droite. SOLI INV-I-CTO COMITI,
le soleil debout à gauche levant la main droite et
tenant un globe, TARL à l’exergue. 18.5mm
2.8g. Ferrando 67 – Ferrando II 195 (C2) - RIC VII
40.
- https://www.cgbfr.it/constantin-ier-le-grand-follis-ou-nummus-ttb-ttb,brm_609536,a.html
brm_609536 - COSTANTINO I IL GRANDE Follis ou
nummus.COSTANTINO I IL GRANDE Follis ou nummus
q.SPL/BB. 55.00€ Tipo: Follis ou nummus. Data:
313-314. Nome della officina / città: Arles.
Metallo: rame. Diametro: 21,5mm. Asse di
coniazione: 1 h. Peso: 2,22g. Officine: 2e.
COMMENTI SULLO STATO DI CONSERVAZIONE: Flan large,
centré. Faiblesse sur Sol au revers. Joli buste.
Patine grise. N° NELLE OPERE DI
RIFERIMENTO: AMA.230 (26 ex.) -
F.126 - RIC.40 - EMA.3 /25. PEDIGREE: Exemplaire
n° 2151 du trésor de Chitry. DIRITTO Titolatura
diritto: IMP CONSTANTINVS P F AVG. Descrittivo
diritto: Buste lauré, drapé et cuirassé de
Constantin Ier à droite, vu de trois quarts en
avant (A*). Traduzione diritto: “Imperator
Constantinus Pius Felix Augustus”, (L’empereur
Constantin pieux heureux auguste). ROVESCIO.
Titolatura rovescio: SOLI IN-VI-CTO COMITI// SARL.
Descrittivo rovescio: Sol (le Soleil) radié à demi
nu, le manteau sur l’épaule, debout à droite,
tournée à gauche, levant la main droite et tenant
un globe de la gauche.Traduzione rovescio: “Soli
Invicto Comiti”, (Au compagnon le Soleil
invincible). COMMENTO Poids léger. Rubans de type
3. CRONISTORIA COSTANTINO IL GRANDE I
(25/07/306-22/05/337) Flavius Valerius
Constantinus Augustus (25/12/307-22/05/337).
Costantino è nato nel 274, figlio di Costanzo ed
Elena. È stato nominato Cesare alla morte di suo
padre 25 luglio 306 ed è stato proclamato august
25 dicembre 307. Si sposò Fausta, figlia di
Massimiano, che gli darà cinque figli, tre agosto.
I primi 20 anni del suo regno sono dedicati a
diventare il principale agosto contro Massimiano,
Galerio, Massenzio, Massimino e Licinio II. Egli è
riconosciuto come il primo imperatore cristiano,
anche se battezzato solo sul letto di morte 22
maggio 337.
- https://www.cgbfr.it/constantin-ier-le-grand-follis-ou-nummus-ttb-,brm_609425,a.html
brm_609425 - COSTANTINO I IL GRANDE Follis ou
nummus. COSTANTINO I IL GRANDE Follis ou nummus
q.SPL. 195.00€ Tipo: Follis ou nummus. Data:
313-314. Nome della officina / Arles. Metallo:
rame. Diametro: 20,5mm. Asse di coniazione: 12h.
Peso: 3,29g. Grado di rarità: R3. Officine: 1re.
COMMENTI SULLO STATO DI CONSERVAZIONE: Monnaie
centrée. Joli buste. Fine usure superficielle.
Patine grise. N° NELLE OPERE DI RIFERIMENTO:
AMA.192 - F.64 - RIC.40. PEDIGREE: Exemplaire n°
2140 du trésor de Chitry.
- https://www.acsearch.info/search.html?id=62875
CGB.fr http://www.cgbfr.com/. Description
CONSTANTIN Ier LE GRAND (25/07/306-22/05/337)
Flavius Valerius Constantinus Auguste
(25/12/307-22/05/337) Follis ou nummus 313-315 N°
brm_186704. Date: 313-315. Nom de l'atelier:
Arles. Métal: billon. Diamètre: 20mm. Axe des
coins: 6h. Poids: 4,00g. Etat de conservation:
SUP/TTB+. Commentaires sur l'état de conservation:
Exemplaire sur un flan ovale, bien centré. Beau
portrait. Frappe un peu mplle au revers. Patine
marron foncé, lissée au droit, légèrement
grnauleuse au revers. Prix: 45,00€ N° dans les
ouvrages de référence: RIC.40 - C.514 - F.62.
Titulature avers: IMP CONSTANTINVS P F AVG.
Description avers: Buste lauré, drapé et cuirassé
de Constantin Ier à droite, vu de trois quarts en
avant (A*). Traduction avers: 'Imperator
Constantinus Pius Felix Augustus', (L’empereur
Constantin pieux heureux auguste). Titulature
revers: SOLI IN-V-ICTO COMITI/ -|-// SARL.
Description revers: Sol (Le Soleil) radié à demi
nu, debout à gauche, levant la main droite et
tenant un globe de la gauche. Traduction revers:
“Soli Invicto Comiti”, (Au Compagnon le Soleil
Invincible). Commentaire à propos de cet
exemplaire: Poids lourd. Rubans de type 3.
Ptéryges fines sous le paludamentum. Historique:
Constantin est né en 274, fils de Constance Chlore
et d'Hélène. Il est nommé césar à la mort de son
père le 25 juillet 306 et est proclamé auguste le
25 décembre 307. Il épouse Fausta, la fille de
Maximien Hercule, qui lui donnera cinq enfants
dont trois augustes. Les vingt premières années de
son règne sont consacrées à s'imposer comme
principal auguste contre Maximien Hercule, Galère,
Maxence, Maximin II et Licinius. Il est reconnu
comme le premier empereur chrétien, bien que
baptisé seulement sur son lit de mort le 22 mai
337.
Concludo osservando che le caratteristiche generali e
di stile della moneta appaiono comparabili con quelle
delle monete d'epoca di pari tipologia. Mancano le
caratteristiche fisiche e non è possibile un esame
comparativo con le monete autentiche del periodo. Nel
presente stato di conservazione la moneta, se
autentica, ha, a mio avviso, un valore venale di c.
10,00€.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
----------------------------------------------
Note:
(1) Follis,
biglione (rame, bagnato d'argento). Raccolgo in
tabella le caratteristiche fisiche dei folles della
tipologia di figura presenti nei link
sopra indicati:
Rif. |
Peso(g) |
Asse di conio(h) |
Diametro(mm) |
1 |
2,8 |
- |
18,5 |
2 |
2,22 |
1 |
21,5 |
3 |
3,29 |
12 |
20,5 |
4 |
4,00 |
6 |
20 |
Non essendo disponibili le caratteristiche fisiche
del campione in esame (peso, diametro, asse di
conio), non sarà possibile svolgere un esame
comparativo con le monete autentiche sopra
menzionate.
(2) La tipologia di figura fu
battuta, secondo il Ric, tra il 313 e il 315 d. C.,
sia nel nome di:
- Costantino (IMP CONSTANTINVS P F AVG PF AVG -
Ric 40), che di
- Licinio (IMP LICINIVS P F AVG -
Ric 46),
segno del temporaneo stato di pace tra le due
dinastie.
(3) IMP CONSTANTINVS
P F AVG (IMPerator CONSTANTINVS Pius
Felix AVGustus). In altra pagina del sito (cliccare qui) ho
tracciata una sintesi storica della tetrarchia,
dalle origini sino alla conferenza di Milano del
gennaio-febbraio del 313 che aveva sancito la parità
di culto tra la religione cristiana e quella pagana,
ma sopra tutto, dal punto di vista politico,
affermato l'alleanza tra Costantino, Augusto
d'Occidente e Licinio, Augusto d'Oriente. La pace
tra i due non era destinata a durare, Costantino
infatti, per contenere il potere di Licinio, aveva
avviato con lui negoziati per la creazione di uno
stato cuscinetto tra i due reami comprendente la
Rezia e la Pannonia, alla testa del quale intendeva
mettere Bassiano, suo cognato, una volta elevato al
rango di Cesare. L'annuncio dell'elevazione doveva
essere dato a Treviri il 25 luglio del 315, nella
ricorrenza del primo decennale di regno di
Costantino. Ma in quell'occasione Costantino svelò
un complotto contro la sua persona ordito dallo
stesso Bassiano e da Licinio che doveva trovare
esecuzione per mano di Senecio, fratello di
Bassiano. Seguì un periodo di guerra fredda tra i
due Augusti con scambi di note diplomatiche,
culminato con la rottura finale
nell'agosto-settembre del 316 quando le zecche
occidentali (Arles, Treviri, Roma, Ticinum, sotto il
controllo di Costantino) cessarono di battere moneta
anche nel nome di Licinio e le operazioni belliche
ebbero inizio. Licinio, battuto a Cibalae (l'attuale
Vinkovici
nella Croazia orientale), si ritirò ad Adrianopoli
(l'odierna Edirne)
in Tracia. Per assicurarsi la lealtà dell'esercito
in Europa, Licinio durante la ritirata aveva elevato
al rango di Augusto un suo generale, Valerio
Valente, con responsabilità sulla Mesia Inferiore
(l'odierna Macedonia). Costantino, come contromossa,
aveva elevato al rango di Cesare, i figli Crispo e
Costantino jr. L'avanzata di Costantino fu fermata a
Filippopoli (Plovdiv,
nell'odierna Bulgaria) da negoziati alla fine
risultati infruttuosi. La parola tornò alle armi e i
due eserciti si scontrarono di nuovo a Campus
Ardiensis (l'odierna Harmanli
in Bulgaria) in una battaglia non risolutiva nella
quale Licinio fu comunque ancora una volta battuto.
Costantino avanzò ancora sino a Bisanzio sulle
tracce dell'avversario che però si era ritirato a
Beroea (l'odierna Veria
nel nord della Grecia). Ora ciascuno dei due
contendenti rischiava di vedersi tagliate le linee
di rifornimento. Perciò nuovi negoziati furono
intrapresi, Licinio dovette accettare la perdita di
gran parte del territorio europeo e l'esecuzione di
Valente, ma ottenne di poter conservare il trono. La
pace fu sancita ufficialmente a Serdica (oggi
Sofia), il 1.3.317 e furono riconosciuti come Cesari
Costantino jr e Crispo, figli di Costantino I, e
Licinio jr, figlio di Licinio I. La partita
finale tra i due Augusti era ancora una volta
rimandata ... [n.d.r.; notizie storiche tratte dal
RIC].
(4) SOLI INV-I-CTO
COMITI
(al Sole Invitto Compagno). Invitto era l'epiteto di
tre diverse divinità, El Gabal (divinità siriaca),
Mitra (divinità di origine persiana) e Sole (il dio
protettore dell'imperatore Aureliano) che venivano
festeggiate nello stessa giorno, il 25 dicembre,
"dies natalis solis invicti". La festa, secondo wikipedia,
era stata introdotta da Elagabalo (218-222) e aveva
raggiunto l'apice della popolarità sotto Aureliano
che l'aveva diffusa in tutto l'impero. Quando Giulio
Cesare aveva introdotto il calendario giuliano, il
25 dicembre corrispondeva approssimativamente alla
data del solstizio d'inverno. Dunque, proprio nel
giorno più corto dell'anno, il Sole dimostrava la
sua natura invitta perché dava inizio ad un nuovo
ciclo di crescita. Il tipo del rovescio della moneta
in esame richiama il culto del Sole, persistente in
tutta la monetazione di Costantino e, mantenendo la
stessa leggenda, anche in quella precedente dai
tempi di Adriano. Secondo P.M. Bruun, la scelta di
Costantino di ritrarre il dio Sole sulle monete va
interpretata, piuttosto che come professione di
fede, come sfida all'ideologia tetrarchica di
Diocleziano che voleva l'imperatore "gioviano",
figlio di Giove. Poiché la moneta di figura era
stata coniata pochi anni dopo la battaglia di Ponte
Milvio del 28.10.312, si pone il problema
dell'apparente contraddizione tra la famosa visione
di Costantino ("in hoc signo vinces", con
riferimento al cristogrammo , segno
premonitore, nella vulgata popolare, della vittoria
su Massenzio) e l'omaggio al dio Sole, simbolo
palese di paganesimo. In realtà la contraddizione é
solo apparente, Costantino era a capo di un impero
pagano e pagano egli era stato nel corso della sua
vita, pare infatti che si facesse battezzare solo
poco prima della morte. Come sovrano, egli aveva
preteso onori divini, facendosi riconoscere quale
incarnazione del dio Sole; tuttavia nel 313, con
l'editto di Milano, egli aveva legalizzato e
protetto la religione cristiana, concesso benefici
al clero e personalità giuridica alle comunità
cristiane, i suoi stessi figli erano stati educati
nello spirito della religione cristiana.
Insomma è probabile che, pur rimanendo legato al
paganesimo, fonte del suo potere, promuovesse la
convivenza, nella reciproca tolleranza, tra il
paganesimo e il cristianesimo intuito come la
religione del futuro. Quanto al cristogramma e alla
sua interpretazione cristiana, esso appartiene ad
una tradizione successiva agli eventi a cui viene
comunemente riferito (la battaglia di ponte Milvio).
(5) QARL, segno di zecca, si
compone di due parti:
- la lettera Q
(=quarta) indica l'officina monetale, quarta di
quattro al tempo attive nella zecca;
- il gruppo ARL,
breve per ARELATE, toponimo di probabile origine
gallica, oggi Arles sul fiume Rodano nella
regione della Provenza (sud della Francia).
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