Roma, 11.1.2022
Egregio
Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi
riguardanti la moneta di figura la cui identificazione
è stata fatta da "legionario" del forum di
numismatica lamoneta.it.
AE Asse1,
zecca di Roma, 169-158 a. C.2, Crawford
184/1a (pag. 236), Sydenham
296 (pag. 32), numismatica-classica
R-B56/1, indice
rarità sec. Sydenham "(5-7)",
indice rarità sec. Andrew McCabe "comune".
Descrizione sommaria (sono indicate in rosso le
parti della leggenda usurate o comunque
illeggibili):
D. Testa di Giano3
laureata, sopra I4.
R. Prua di nave a destra, davanti, I4.
Sopra simbolo della farfalla e tralcio di vite.
Sotto ROMA5.
La ricerca nel web di monete della tipologia di figura
ha dato luogo ai seguenti risultati:
- https://images.auex.de/img/5//92/00480Q00.jpg
Dr. Busso Peus Nachfolger
http://www.peus-muenzen.de/Auktion 425 -
07.11.2019 09:00 RÖMISCHE MÜNZEN Los 480. Anonym.
As 169/158 v. Chr., Rom. Januskopf / Prora,
darüber Schmetterling auf Weinblatt. Cr. 184/1a
Syd. 296 27.31g. Dunkelgrüne Patina Schön. Ex
Sammlung eines Frankfurter Römerfreundes. Zuschlag
80€. Mein Gebot. Schätzpreis 100€.
- https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=5077&lot=250
Dr. Busso Peus Nachf. Auction 429 3-4 Nov
2021 Lot 250 Estimate: 150 EUR. Price realized:
160 EUR. Republikanische Prägungen. Anonym As
169/158 v. Chr. Januskopf / Prora, darüber
Schmetterling über Weinranke mit 2 Trauben. Cr.
184, 1a; Syd. 296. 24.13g; Braungrüne Patina
Selten Sehr schön. Aus hessischer Privatsammlung.
- https://doczz.net/doc/6815913/roemische-republik---m%C3%A3%C2%BCnzhandlung-ritter-gmbh
546Anonym, 169-158 v.Chr. AE-As 169-158 v.Chr.,
Rom. 22,86g. Januskopf mit Lorbeerkranz, darüber
Wertzeichen I / ROMA Prora r., darüber
Schmetterling auf Weintraube, davor Wertzeichen I.
Cr.184/1a; Syd.295. dunkelgrüne Patina.ss 270,-.
- https://www.acsearch.info/search.html?id=213616
Gorny & Mosch Giessener Münzhandlung
http://www.gmcoinart.de/ Auction 138 1784
07.03.2005 Description RÖMISCHE REPUBLIK NACH 211
v. Chr. Objekt-Nr.: 1784. Schmetterling, 169 - 158
v. Chr. AE As, (27,27g), Mzst. Rom. Vs.: Januskopf
mit Kranz, oben I. Rs.: Prora n. r., darauf
Schmetterling mit Weintraube, davor I, darunter
ROMA. Cr. 184/1a. Dunkle Patina, ss. Estimation: €
150,00.
- https://www.ma-shops.com/lac/item.php?id=118&curr=USD
113,83EUR 95.00£ ROME REPUBLIC Butterfly and
vine-branch series, Rome, 169-158 BC. Æ As
Butterfly and vine-branch series, Rome, 169-158
BC. Æ As (31mm, 24.80g, 5h). Laureate head of
bearded Janus. R/ Prow of galley r.; butterfly on
vine branch with leaf and grape bunch. Crawford
184/1a; RBW 780. Scarce. Green patina, Good Fine -
Near VF.
- https://www.britishmuseum.org/collection/object/C_1864-0718-3
Museum number 1864,0718.3. Denomination as
Description Copper alloy coin. Laureate head of
Janus; above, denominational mark. Prow right;
above, mark; before, denominational mark; below,
inscription. Production date 169BC-158BC.
Production place. Minted in: Rome (city).
Materials copper alloy. Dimensions Die-axis:
Die-axis: 1 o'clock. Weight: Weight: 21.42g. RRC /
Roman Republican Coinage (184/1a).
- https://www.deamoneta.com/auctions/view/661/164
Artemide eLive Auktion 9 6.10.2019 Lot # 164.
Butterfly and vine branch series (?). AE As,
169-158 BC. D/ Head of Janus, laureate. R/ Prow
right; above, butterfly. Cr. 184/1a. AE. 32.72g
33.00mm. Very dark green patina. About VF/Good F.
Starting price: €50. Observed by: 3. Number of
bids: 1. Lot closed. Sold: €50.
- https://rucore.libraries.rutgers.edu/rutgers-lib/44680/
As - Sydenham 296 - Crawford 184/1a Description As
- Sydenham 296 - Crawford 184/1a Mint Date 169
B.C.E.-158 B.C.E. Moneyer Anonymous (butterfly and
vine branch). Material Bronze. Method of
Manufacture Struck. Dimensions 32mm. Weight 30.9g.
Authority Roman Republic. Mint Rome. Sydenham
Period Period III - c. 187-155 B.C.E. Description
Badian's note refers to a "[border of dots]" on
the obverse and "line border" on the reverse.
Subjects Janus; prow; butterfly; vine branch;
grapes. Type-Obverse Laureate head of Janus;
above, value mark (|). Type-ReverseProw to right;
above, butterfly on vine branch with leaf and
grapes; before, value mark (|); below, ROMA.
Legend-Reverse ROMA. Physical Location Rutgers
University. Libraries. Special Collections.
Condition Evaluation Note Reverse Legend:
[RO]M[A], however M is partial/conjectural Rights
Holder Rutgers University. Libraries. Special
Collections and University Archives. Rights
Declaration Professor Corey Brennan of Rutgers
University is Professor Badian's literary/academic
executor, and it is with Professor Brennan's full
consent that Rutgers University Libraries can use
the Badian notes in the Roman Coins portal.
Associated Entity Donor: Dr. Ernst Badian
Persistent URL
https://doi.org/doi:10.7282/T3125R20. Shelving
Locator Catalog Number BAD0259; Box Number 15.
- https://www.arsclassicacoins.com/biddr/#!/auction/lot?a=1088&l=380&c=23095
Spring Sale 2020, lot 380 Price realized 120 CHF 7
bid. Starting price 80 CHF. Estimate 100 CHF.
Description: A. Caecilius. As circa 169-158, Æ
32mm, 22.53g. Laureate head of Janus; above, mark
of value. Rev. Prow r.; above, butterfly on vine
branch and before mark of value. Below, ROMA.
Sydenham 296. RBW 780. Crawford 184/1a. Dark green
patina and very fine.
-
cngcoins.com SOLD $90 Est. $150 Bids: 1.
TIMED AUCTION. Electronic Auction 458 Anonymous.
169-158 BC. Æ As (32.5mm, 32.66g, 6h). Butterfly
and vine branch series. Rome mint. CATEGORY
Bronze, Selections from the Andrew McCabe
Collection DESCRIPTION Anonymous. 169-158 BC.
Laureate head of bearded Janus; I (mark of value)
above / Prow of galley right; above, butterfly on
vine branch; I (mark of value) to right. Crawford
184/1a; Sydenham 296; Type as RBW 780. Dark brown
patina, a couple flan flaws. VF. From the Andrew
McCabe Collection. Ex Baldwin’s 7 (2 May 1996),
lot 263; Numismatica Ars Classica E (4 April
1995), lot 2802.
Venendo alle conclusioni, per quanto consentito da una
valutazione a distanza, la moneta presenta
caratteristiche fisiche, generali e di stile non
difformi da quelle delle monete autentiche di pari
tipologia reperite nel web. Sul dritto della moneta si
notano pesanti tracce di raschiamento da pulitura,
mentre sul rovescio prevale l'usura da circolazione
che rende difficile il riconoscimento della farfalla e
del tralcio sopra la prua. Il valore venale del
campione in esame, nel presente stato di
conservazione, si attesta, a mio avviso, sui 20,00€.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
--------------------------
Note:
(1) Asse di
bronzo. Quello di figura è un asse "anonimo",
perché privo dei segni aggiuntivi di
identificazione che si ritrovano nella monetazione
in bronzo successiva. La cosiddetta "riforma
sestantaria" aveva ridotto il peso dell'asse
(inizialmente pari ad una libbra romana di
327,168g) a soli 54g, quanto il sestante
primigenio (un sesto di libbra romana). Il peso
dell'asse era destinato a decrescere ulteriormente
per effetto della svalutazione monetaria. Il peso
standard degli assi della tipologia di figura è
basato, secondo il Crawford, su un asse di c.
31,5g., peso destinato ulteriormente a scendere
con il trascorrere del tempo. Raccolgo in tabella
le caratteristiche fisiche delle monete della
tipologia di figura presenti nei
link di cui sopra:
Riferimenti |
Peso(g) |
Diametro(mm) |
Asse di conio(h) |
Link1 |
27,31 |
- |
- |
Link2 |
24,13 |
- |
- |
Link3 |
22,86 |
- |
- |
Link4 |
27,27 |
- |
- |
Link5 |
24,80 |
31 |
5 |
Link6 |
21,42 |
- |
1 |
Link7 |
32,72 |
33 |
- |
Link8 |
30,9 |
32 |
- |
Link9 |
22,53 |
32 |
- |
Link10 |
32,66 |
32,5 |
6 |
Si desume dalla tabella che le caratteristiche
fisiche della moneta in esame (30,5g, 33,0mm, 7h)
rientrano nei margini di variazione dei valori
tabulati.
(2) 169-158 a. C. è la datazione
indicata dal Crawford (187-155 a.C. quella indicata
da Sydenham).
(3) Nel merito della scelta di
Giano come tipo del dritto dell'asse, traggo le note
che seguono da "Immagini divine. Devozioni e
divinità nella quotidiana dei Romani, testimonianze
archeologiche dall'Emilia Romagna di Jacopo Ortalli
e Diana Neri, 01 nov 2007" (v.
link):
"Nel quadro della prima monetazione romana appare
emblematica la scelta dell'effigie dì Giano che
caratterizza il nominale maggiore, l'asse, già nelle
serie fuse della prua e che viene poi mantenuto
nelle numerose emissioni successive di età
repubblicana, coniate fino al 46 a.C. Questa
amplissima produzione vede l'utilizzo reiterato
della iconografìa caratteristica, e pressoché
immutata, della testa del dio bifronte, una delle
più antiche divinità della religione romana, tipica
della protostoria italica e senza equivalenti nel
mondo greco; un dio autoctono, considerato il primo
re del Lazio, che aveva regnato in una mitica età
dell'oro, quando uomini e dei vivevano fianco a
fianco felicemente. Giano era considerato il patrono
di tutti gli inizi, oltre che dei passaggi,
connotato dall'aspetto della duplicità, tanto cara
all'ideologia repubblicana, capace di esprimere la
coesistenza di due elementi di natura differente o
addirittura opposta. Questa polivalenza, evidente
nella duplice connotazione di dio della pace e della
guerra, ma in genere delle trasformazioni e quindi
del tempo, favoriva la rappresentazione di
significati religiosi e politici insieme, che
potevano assumere valenze diverse a seconda delle
circostanze. La testa di Giano, come quella delle
altre divinità che connotano i differenti nominali
del sistema, era abbinata, sull'altro lato, al tipo
fisso della prua di nave rostrata; malgrado la forte
semplificazione simbolica, condizionata innanzi
tutto dalle dimensioni dell'oggetto, le due facce
della moneta esprimevano, nella loro stretta
correlazione, un chiaro intento narrativo. In
quest'ottica, secondo alcuni studiosi, le due
immagini sarebbero infatti da collegare ad uno
specifico evento, cioè alla costruzione del tempio
di Giano nel Foro Olitorio, da parte del vincitore
della battaglia navale di Mylae, C. Duilio (260 a.
C., v.
link), nel corso della prima guerra punica,
probabilmente con i proventi dell'enorme bottino
raccolto. L'immagine della prua di nave, se da un
lato, può apparire quasi in contrapposizione
rispetto alla scelta della ruota che aveva connotato
serie precedenti, dall'altro può riflettere anche la
precisa volontà di collegare l'adozione del tipo con
l'acquisizione del potere sul mare da parte dei
Romani nel corso della
prima guerra punica."
(4) "I", segno del valore, sta per
1 (I=un asse). L'asse di figura era parte di
un'emissione monetale che comprendeva i seguenti
nominali:
- asse -
Cr 184/1a (testa laureata di Giano, sopra
I/ Prua di nave a destra, sopra farfalla su
tralcio; davanti I; sotto "ROMA");
- asse -
Cr 184/1b (testa laureata di Giano, sopra
I/Prua di nave a destra, sopra farfalla senza
tralcio; davanti I; sotto "ROMA");
- semisse -
Cr 184/2 (testa laureata di Saturno a
destra; dietro "S"/ Prua di nave a destra, sopra
farfalla su tralcio; davanti S; sotto "ROMA");
- triente -
Cr 184/3 (testa elmata di Minerva a
destra, sopra "oooo"/ Prua di nave a destra,
sopra farfalla su tralcio; sotto "ROMA", davanti
4 globetti verticali);
- quadrante -
Cr 184/4 (testa di Ercole a destra; dietro
3 globetti verticali/ Prua di nave a destra,
sopra farfalla su tralcio; sotto "ROMA", davanti
3 globetti verticali);
- sestante -
Cr 184/5 (testa di Mercurio a destra;
sopra "oo"/ Prua di nave a destra, sopra
farfalla su tralcio; sotto "ROMA", davanti due
globetti verticali);
- oncia -
Cr184/6 (testa di Roma a destra; dietro
"o"/ Prua di nave a destra, sopra farfalla su
tralcio; sotto "ROMA", davanti "o").
(5) ROMA
è l'etnico, cioè lo stato nel nome del quale la
moneta è stata battuta. |