Roma, 2.2.2023
Egregio
Lettore,
di seguito riporto gli elementi significativi
riguardanti la moneta di figura:
Denario1,
zecca di Roma, 55 a. C., Crawford 429/2b (pag. 453)2,
Sydenham 901a (pag. 149),
numismatica classica R-G219/1-2, indice di
rarità "(4)"
Descrizione
sommaria (sono indicate in rosso le parti della
leggenda usurate o comunque illeggibili):
D. P FONTEIUS CAPITO IIIVIR CONCORDIA3,
in verso orario a partire da ore 7. La Concordia,
testa velata e diademata a destra.
R. T. DIDI. a
sinistra, a scendere; IMP,
in basso; VIL.
PVB., a destra, a salire4.
Al centro, edificio dal tetto spiovente articolato
su due piani, ciascuno costituito da una fila di
colonne intramezzate da cancelli, il piano inferiore
sormontato da archi5.
La ricerca nel
web di monete della tipologia di figura ha dato luogo
ai seguenti risultati:
- https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=57768
Sale: Triton VIII, Lot: 920. Estimate $500.
Closing Date: Monday, 10 January 2005. Sold For
$675. P. Fonteius P.f. Capito. 55 BC. AR Denarius
(4.03g, 7h). Rome mint. P. FONTEIVS. CAPITO. III.
VIR. CONCORDIA, laureate, diademed, and veiled
head of Concordia right / T. DIDI. to left, VIL.
PVB to right, the Villa Publica: building
consisting of two stories, each with a row of
columns, to which gates are attached; the lower
columns are surmounted by arches, the upper ones
by a sloping roof; IMP below. Crawford 429/2b;
Sydenham 901a; Kestner 3476; BMCRR Rome 3860; CNR
Fonteia 32; Fonteia 18 and Didia 1a. Good VF,
toned. ($500). From the Claude Collection.
- https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=27852
Sale: Triton VI, Lot: 740. Estimate $600. Closing
Date: Monday, 13 January 2003. Sold For $500.
Titus Didius. 55 BC. AR Denarius (4.08 gm).
Diademed and veiled bust of Concord right, P.
FONTEIVS. CAPITO III. VIR. CONCORDIA around / View
of the Villa Publica, gates at sides of columns;
T. DIDI left, IMP below, VIL. PVB right. Crawford
429/2b; Sydenham 901a; Didia 1a. Near EF. Scarce
type. ($600). From the Tony Hardy Collection.
- https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=108914
Sale: CNG 76, Lot: 1239. Estimate $300. Closing
Date: Wednesday, 12 September 2007. Sold For $510.
P. Fonteius P.f. Capito. 55 BC. AR Denarius
(4.10g, 5h). Rome mint. Diademed and veiled head
of Concordia right / The Villa Publica: building
consisting of two stories, each with a row of
columns, to which gates are attached. Crawford
429/2b; Sydenham 901a; Didia 1a. Near EF,
gold-gray toning, traces of deposits on reverse.
From the Karl Sifferman Collection.
- https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=211359
The Villa Publica 279, Lot: 378. Estimate $100.
Sold for $260. P. Fonteius P.f. Capito. 55 BC. AR
Denarius (18mm, 3.83g, 5h). Rome mint. Veiled head
of Concordia right, wearing stephane / The Villa
Publica: building consisting of two stories, each
with a row of columns, to which gates are
attached; the lower columns are surmounted by
arches, the upper ones by a sloping roof. Crawford
429/2b; Sydenham 901a; Fonteia 18 and Didia 1a.
VF, toned, obverse struck off center, a couple
crystalized spots near edge. The rarer variety
with gates attached to columns. From the Bruce R.
Brace Collection. Built to house the censor’s
records, the Villa Publica was situated on Rome’s
Campus Martius, west of the city proper.
(Costruita per ospitare gli archivi del censore,
la Villa Publica era situata nel Campo Marzio di
Roma, a ovest della città vera e propria.)
- https://www.biddr.com/auctions/nac/browse?a=1708&l=1847835
Spring Sale 2021 Lotto 1085 Roman Republic. P.
Fonteius P. f. Capito. P·FONTEIVS·C. Descrizione ★
Ex Monimart 1989 ★ Roman Republic. P. Fonteius P.
f. Capito. Denarius 55, AR 3.72g.
P·FONTEIVS·CAPITO·III·VIR CONCORDIA Diademed and
draped head of Concordia r. Rev. T·DIDI· – VIL·PVB
The Villa Publica with gates attached to columns;
in exergue, IMP·. Babelon Fonteia 18 and Didia 1.
Sydenham 901a. RBW 1538. Crawford 429/2b. Scarce.
A small scratch at twelve o'clock and minor
oxidation deposits on reverse, otherwise very
fine. Ex Monimart sale 22 November 1989, 148.
- https://auctions.bertolamifinearts.com/it/lot/111245/titus-didius-rome-55-bc-ar-denarius-/
LOTTO 1778 - E-AUCTION 105 Titus Didius, Rome, 55
BC. AR Aggiudicazione: 600,00 EUR Numero offerte:
21. Titus Didius, Rome, 55 BC. AR Denarius (18mm,
3.89g, 5h). Diademed and veiled bust of Concord r.
R/ View of the Villa Publica, gates at sides of
columns. Crawford 429/2b; RBW 1538; RSC Didia 1a.
Lightly toned, about EF. Ex Numismatik Lanz
München 125, 28 November 2005, lot 125.
- https://www.biddr.com/auctions/nac/browse?a=132&l=115094
Auction 100 - Part II Lotto 1551 P. Fonteius P. f.
Capito. Denarius 55, AR 3.89 g.
P·FONTEIVS·CAPITO·III·VIR CONC... Descrizione P.
Fonteius P. f. Capito. Denarius 55, AR 3.89g.
P·FONTEIVS·CAPITO·III·VIR CONCORDIA Diademed and
draped head of Concordia r. Rev. T·DIDI· – VIL·PVB
The Villa Publica with gates attached to columns;
in exergue, IMP·. Babelon Fonteia 18 and Didia 1.
Sydenham 901a. RBW 1538. Crawford 429/2b. Rare.
Old cabinet tone and good very fine. Ex Seaby coin
& Medal bulletin January 1980, 44c. Risultato
-- Prezzo iniziale 400 CHF. Stima 500 CHF. L’asta
è terminata.
- https://auctions.bertolamifinearts.com/it/lot/89219/p-fonteius-pf-capito-and-t-didius-/
LOTTO 407 - ASTA 87 P. Fonteius P.f. Capito and T.
Aggiudicazione: 4.200,00 GBP. Numero offerte:30.
P. Fonteius P.f. Capito and T. Didius, Denarius,
Rome, 55 BC; AR (4,11g; 19mm; h6); Veiled and
diademed head of Concordia r.; around, P FONTEIVS
CAPITO III VIR CONCORDIA, Rv. The Villa Publica in
the Campus Martius, with gates attached to
columns; on l., T DIDI; below, IMP; on r., VIL
PVB. Crawford 429/2b; Didia 1a, Fonteia 18;
Sydenham 901a. Rare. Gold-gray toning, centered
and struck on a large and thick flan; traces of
deposits on reverse, extremely fine. [Ex Classical
Numismatic Group, Mail Bid Sale 76, 12 September
2007, lot 1239; from the Karl Sifferman
Collection].
- moruzzi
GENS DIDIA, Titus Didius, DENARIO, 55 a.C.,
Concordia / facciata Villa Publica, (Crawford
429/2). GENS DIDIA, Titus Didius, DENARIO,
Emissione: 55 a.C., Zecca di Roma, Rif. bibl.
Craw., 429/2; Bab., 1; Sear, 901; Metallo: AR,
4,08g, (MR6616), Diam.: 18,11mm, qSPL Ex Vanni
Alessandro. 600,00€.
- https://www.tinianumismatica.com/prodotto/didia-cr-429-2b-denario-concordia-villa-pubblica-molto-raro-suberato/
DIDIA, Cr. 429/2b – Denario Concordia / Villa
Pubblica – Molto Raro(suberato) COD: 3363/20-192
Descrizione T. Didius e P. Fonteius Capito,
Denario. 55 a.C., Roma, Crawford 429/2b 3.37g x
19mm, Argento. D/ P FONTEIVS CAPITO III VIR
CONCORDIA; la Concordia, velata e con diadema. R/
T DIDI IMP VIL PVB; Villa Publica: edificio con
porticato e secondo piano con colonne che
sorreggono la copertura. Vicino alle colonne, i
cancelli. qSPL.
Veniamo alle conclusioni: le considerazioni riportate
nelle note 1 e 6 sottostanti inducono a ritenere che
la moneta di figura sia un'antica moneta suberata. Non
mi sento di pronunciarmi sul fatto che si tratti di un
falso d'epoca o di una moneta suberata emessa dallo
stato, perché la seconda ipotesi molto suggestiva, per
essere avanzata seriamente, dovrebbe essere supportata
da una ricerca storica sulla monetazione degli anni
cinquanta del primo secolo avanti Cristo che va al di
là delle concrete possibilità dello scrivente. Quanto
alle monete suberate, informazioni raccolte in rete
suggeriscono che spuntino valori di mercato del 10÷40%
superiori agli analoghi originali. D'altra parte la
difficile lettura delle leggende del campione in esame
lascia intendere che il tondello originario sia stato
realizzato esso stesso in modo approssimativo e
artigianale. In assenza di elementi comparativi di
confronto la valutazione del valore venale della
moneta rimane del tutto soggettiva.
Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
------------
(1) La moneta
originale, un denario d'argento con c. il 90% di
fino, aveva un peso teorico di 3,86g. Raccolgo in
tabella le caratteristiche fisiche delle monete
della tipologia di figura presenti nei link di
cui sopra:
Riferimenti |
Peso(g) |
Asse di conio (h) |
Diametro(mm) |
Link1 |
4,03 |
7 |
- |
Link2 |
4,08 |
- |
- |
Link3 |
4,10 |
5 |
- |
Link4 |
3,83 |
5 |
18 |
Link5 |
3,72 |
- |
- |
Link6 |
3,89 |
5 |
18 |
Link7 |
3,89 |
- |
- |
Link8 |
4,11 |
6 |
19 |
Link9 |
4,08 |
- |
18,11 |
Link10 |
3,37 |
- |
19 |
Si desume da quanto sopra che le caratteristiche
fisiche della moneta in esame (3,5g, 17mm, 12h) non
rientrano nei margini di variazione dei valori
tabulati alle righe da link1 a link9 di cui sopra,
avvicinandosi piuttosto a quelle del denario
suberato di cui al link10. Vistose tracce di un
fondo scuro sono in effetti presenti su entrambe le
facce della moneta verosimilmente suberata (suberate
erano le monete bagnate d'argento, con il corpo in
rame). Alla monetazione suberata ho dedicato un
breve spazio nella nota 6 sottostante.
(2) Le monete della Concordia di
Fonteio furono battute in due tipi che si
differenziano per la presenza o meno, di tracce di
cancelli interposti tra le colonne. Le monete senza
cancelli sono classificate Cr. 429/2a, quelle con i
cancelli, come la moneta in figura, Cr. 429/2b.
(3) P FONTEIUS CAPITO IIIVIR CONCORDIA (P.
Fonteio Capitone, triumviro monetale, 'con la
Concordia'). Secondo il Crawford, il triumviro
monetale P. Fonteio Capitone e la sua famiglia
dovevano avere un solido quanto per noi non
documentato legame con Tito Didio, tanto da
dedicargli nel 55 a.C. la moneta in esame. P.
Fonteio Capitone sarebbe stato amico e sodale di
Cicerone (ad Att. iv,15, 6) e la Concordia sul
rovescio della moneta testimonierebbe l'appoggio
dato alla politica ciceroniana del "consensus omnium
bonorum", l'alleanza tra i "novi homines" (come Tito
Didio) e i "nobiles", cioè tra l'alta borghesia e
l'aristocrazia, in opposizione alla classe popolare
di cui Cesare era a quel tempo l'epigono. Si
ricorderà che storicamente le cose andarono poi
diversamente perché il primo triunvirato sancì
l'accordo tra Cesare e l'alta borghesia di Crasso e
Pompeo che lo finanziarono per farlo eleggere
console, tagliando fuori dall'accordo
l'aristocrazia. Un'interpretazione alternativa del
tema della Concordia viene suggerita dal sito https://www.romanoimpero.com/2014/05/villa-publica.html
quando ricorda che nella Villa Publica nell'80a.C.
erano stati massacrati migliaia di prigionieri
Sanniti e Lucani che Silla aveva imprigionato per
l'aiuto che avevano dato a Cinna. Il monetiere P.
Fonteio Capitone avrebbe inteso con l'emissione di
questa moneta sottolineare quanto la pubblica
concordia contribuisse ad evitare che la politica
degenerasse nella guerra civile, com'era accaduto
nel passato.
(4) T. DIDI.
IMP VIL. PVB.
Secondo S.W.
Stevenson, la leggenda del rovescio andrebbe
interpretata così: "Titus Didius Imperator Villam
Publicam [refecit]", ossia "Tito Didio, imperator,
restaurò la Villa Pubblica". E' verosimile che dopo
il 94a.C. Tito Didio abbia rivestito qualche
incarico pubblico in ragione del quale poté
impegnarsi con successo nel restauro o nella
ricostruzione della Villa Pubblica. A Tito Didio,
console nel 98, il Senato aveva concesso il titolo
onorifico di "imperator" ed il trionfo in virtù
della vittoria riportata sui Celtiberi (popolazione
della Spagna Settentrionale).
(5) L'edificio rappresentato nel
rovescio è la Villa Publica eretta nel Campo Marzio
nella quale risiedevano i magistrati che
presiedevano al censimento e alle leve, utilizzata
anche come sede abitativa degli ambasciatori
stranieri che, per motivi di sicurezza, non si
volevano far entrare entro le mura cittadine. Il
luogo comprendeva i così detti "Septa", ampi spazi
recintati in cui i censori convocavano,
raccoglievano e interrogavano singolarmente i
cittadini per le operazioni di censimento legate
all'organizzazione centuriata del popolo romano.
L'importanza del sito era tale che in esso furono
costruiti numerosi templi e nell'area circostante si
costituì un polo politico e religioso legato
all'organizzazione censitaria e militare della
repubblica romana.
(6) Nel 217a.C. la lex Flaminia
aveva autorizzato, per motivi di carattere
economico, l'emissione di un certo quantitativo di
monete suberate. Nel 91 a.C. fu approvata una legge,
voluta da Marcus Livius Brutius, secondo la quale un
ottavo di ogni emissione poteva essere suberata.
Anche qui logicamente al fine di sopperire a
problemi di carattere economico. A causa della
legislazione poco chiara, nell'84 a.C., il pretore
di Roma Marco Gratiliano, aveva istituito degli
uffici di verifica che dovevano regolare l'eventuale
emissione di monete suberate. Nell'81, come
riferisce Cicerone, Silla fece emanare una legge sui
falsi che riguardava anche la falsificazione dei
testamenti. Questa legge è andata perduta, però di
essa ci sono pervenute alcune clausole che prevedono
la punizione di chi falsificava monete d'argento
oppure vendeva o comprava monete di piombo o di
stagno facendole passare per argento o fosse
complice di questo tipo di frode. D'altra parte era
presente a Roma una categoria di professionisti, gli
argentari che, oltre a prestare denaro e fornire
garanzia nelle aste, svolgevano l'attività di
cambiavalute, anche ai fini della discriminazione
del denaro falso dal vero. |