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Lugdunum, Æ nummus, la Nuova Roma e la lupa che allatta i gemelli | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
5.3.2023
..da
Ancient Roman Coins.Would any of you kind people be able to give me a id on these two coins please. |
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Assemini, 12.3.2023
Egregio,riporto di seguito gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura: Æ nummus1, zecca di Lugdunum, 333÷ 334 d. C. , RIC VII 267 (pag. 139), indice di rarità "r3". Descrizione sommaria: La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:
Un saluto cordiale. ------------------------------- (1) Æ nummus. Traggo dai link di cui sopra le caratteristiche fisiche delle monete della tipologia di figura reperite nel web:
(2) VRBS - ROMA. Le considerazioni che seguono sono tratte da uno studio di Salvatore Calderone, intitolato «Costantinopoli, la seconda Roma», costituente un capitolo della Storia di Roma, ed. Giulio Einaudi 1993: "Il 25 luglio del 326, al termine di un viaggio in Italia, Costantino I aveva sostato a Roma per la chiusura dei festeggiamenti relativi al suo ventesimo anno di regno (si ricorderà che Costanzo I, suo padre, nel letto di morte, nello stesso giorno di venti anni prima, alla presenza dei notabili del regno, gli aveva conferito l'imperium). E lì nella capitale, con grave scandalo dei circoli pagani conservatori e grande risentimento del popolo, aveva rifiutato di compiere, insieme con l'esercito, il tradizionale sacrificio nel tempio di Giove Capitolino. Poi aveva voltato le spalle alla città eterna per non farvi più ritorno. L'oltraggio non era stato casuale. Il disegno costantiniano aveva per obiettivo la rinascita religiosa e politica dell'intero mondo romano, la creazione di un ponte tra l'Occidente e l'Oriente di recente politicamente unificato dopo la sconfitta di Licinio. Ed il luogo simbolico della rinascita non poteva essere l'Urbe dei senatori ormai decrepita, ma doveva essere una città nuova e grande da costruire ad hoc in posizione baricentrica rispetto ad un impero che si estendeva dall'Oceano Atlantico all'Eufrate, dal Danubio all'Egitto. Ad indicargli il luogo della città ideale era stato, pochi mesi prima, Dio in persona che gli era apparso in sogno e gli aveva indicato Bisanzio, l'antica città greca sul Bosforo. Sicché Costantino, in aderenza al diritto sacrale romano, nelle vesti di magistrato dotato di imperium, accompagnato dal Pontifex e dall'Augure (i pagani Praetextatus e Sopratus rispettivamente), con la lancia in pugno, aveva tracciato il perimetro della nuova città, otto volte più grande della vecchia Bisanzio. Le forme del diritto romano non erano per Costantino inconciliabili con quelle della religione cristiana se il segno augurale atteso all'atto della fondazione era rappresentato dalla volontà divina che aveva preceduto e accompagnato l'evento! L'11 maggio del 330 era stato giorno di grandi festeggiamenti per l'inaugurazione (consecratio) della città che era stata munita di una poderosa cinta di mura e che, già qualche tempo prima, aveva assunto il nome di Costantinopoli, se è vero che da lì, non da Bisanzio, sono datate alcune delle costituzioni che ci sono pervenute. Un paio di anni più tardi, in una data imprecisata tra il 332 e il 333, era stata varata una legge che conferiva alla città lo stato giuridico di "seconda Roma", seconda beninteso solo in senso temporale, ma nuova, rigenerata rispetto alla prima, in grado di dare avvio ad un ciclo storico di rinnovamento, alla rinascita del mondo romano, secondo l'ideologia cristiana assunta al rango di ideologia politica. Il nuovo status della città comportava anche delle conseguenze pratiche, come la distribuzione gratuita del pane ai cittadini (attestata per la prima volta il 18.5.332, come riferisce il Chronicon Paschale), a somiglianza di quanto per secoli era accaduto nell'Urbe, oppure la concessione di privilegi fiscali e civili ai marinai d'Oriente in cambio del trasporto del frumento destinato alla città". (3) Anche la Nuova Roma, come la vecchia, è simbolicamente rappresentata dalla lupa che allatta i gemelli Romolo e Remo. Per commemorare l'evento della consacrazione di Costantinopoli fu battuto, oltre al tipo in esame, un tipo della Vittoria armata di lancia e scudo stante a sinistra sulla prua (Ric 266, pag. 139 - v. link). (4) Le due stelle sopra la lupa simboleggiano i Dioscuri (i gemelli Castore e Polluce). (5) *SLG è il segno di zecca, formato da una stella a 8 punte (segno distintivo dell'emissione), seguita dalla lettera S (breve per Secunda, seconda di due officine al tempo attive nella zecca) e LG, nominativo di zecca (breve per LuGdunum, l'odierna Lione). |
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