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Aquileia, follis, Massenzio e la dea Roma
22.2.2024
..da lamoneta.it.
Buongiorno! Vorrei sapere di che epoca è questa moneta e se fosse possibile anche la valutazione.
Grazie.
fig. 1
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Roma, 23.2.2024
Egregio,
riporto di seguito gli elementi significativi riguardanti la moneta di figura:

Follis1, zecca di Aquileia, tarda estate 307 d. C., RIC VI 113Γ (pag. 326), indice di rarità "C"

Descrizione:
D. IMP C MAXENTIVS P F AVG2. Massenzio, testa laureata a destra.
R. CONSERV-VRB SVAE3. AQΓ4 in esergo. Roma, seduta a sinistra su uno scudo in un tempio tetrastilo, con la destra porge un globo a Massenzio stante a destra in abito militare che con la sinistra sorregge uno scettro; in mezzo prigioniero seduto, Vittorie come acroteri; lupa e gemelli nel frontone5.

La ricerca nel web di monete della tipologia di figura ha dato luogo ai seguenti risultati:

  1. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=151905 221, Lot: 507. Estimate $100. Sold for $490. Maxentius. AD 307-312. Æ Follis (26mm, 6.47g, 12h). Aquileia mint, 3rd officina. Struck AD 307. Laureate head right / Roma seated left on shield within tetrastyle temple, holding scepter and handing globe to Maxentius, standing right and holding scepter, with foot on bound captive seated right; Victories as acroteria, she-wolf and twins in pediment; AQΓ. RIC VI 113. Near EF, brown patina. From the Jörg Müller Collection.
  2. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=63199 112, Lot: 286. Estimate $75. Sold for $76. MAXENTIUS. 306-312 AD. Æ Follis (26mm, 6.89g). Aquileia mint. Struck 307 AD. Laureate head right / Roma seated left in tetrastyle temple, presenting globe to Maxentius who is standing right with his foot on a captive, wolf and twins in pediment; AQG. RIC VI 113. EF, mottled brown patina, some minor roughness around chin. From the Garth R. Drewry Collection.
  3. https://www.biddr.com/auctions/auctiones/browse?a=1280&l=1357532 Lot 59 Maxence AE Nummus, Aquilée Maxence (306-312 après JC). Description Maxence AE Nummus, Aquilée. Maxence (306-312 après JC). AE Nummus (25-26mm, 5,64g), Aquilée, fin de l'été 307. Obv. IMP C MAXENTIVS PF AVG, Lauréat tête à droite. Révérend CONSERV VRB SVAE, Roma assis à gauche sur un bouclier dans un temple tétrastyle, tendant à droite le globe à Maxence (en tenue militaire, debout à droite), à ​​gauche tenant un sceptre; assis captif entre; Des victoires comme acrotéries ; la lupa et les jumeaux en fronton; AQΓ en exergue. RIC VI Aquilée 113. Presque extrêmement bien.
  4. https://www.cngcoins.com/Coin.aspx?CoinID=181431 251, Lot: 356. Estimate $75. Sold for $155. Maxentius. AD 307-312. Æ Follis (24mm, 5.71g, 6h). Aquileia mint, 3rd officina. Struck AD 307. Laureate head right / Roma seated left on shield within tetrastyle temple, presenting globe to emperor standing right, both holding scepters; seated captive between them, two seated captives in pediment, Victory acroteria; AQΓ. RIC VI 113. Good VF.
  5. cngcoins Electronic Auction 457 Lot nuber 471 Maxentius. AD 307-312. Æ Follis (27mm, 7.50g, 6h). Aquileia mint, 3rd officina. 4th emission, spring/summer AD 309-end 309/early 310. Lot: 471. Estimated: $100 Roman Imperial, Bronze Sold For $325. Laureate head right / Roma, holding spear, seated left on shield in tetrastyle temple, handing globe to Maxentius standing right, holding scepter; seated captive between; Victories as acroteria; wolf and twins in pediment; AQΓ. RIC VI 113; Drost 35a/1. Glossy dark brown patina with traces of red. EF. From the Jack A. Frazer Collection. Closing Date and Time: 4 December 2019 at 12:36:40 ET.
  6. https://www.biddr.com/auctions/agoraauctions/browse?a=2886&l=3239371 Vente numismatique #107 Lot 119 "Maxence. 306-312 après JC. Description "Maxence. AD 306-312. AE2 follis (27,7 mm, 6,52g, 12h). Aquilée menthe, Frappé AD 309-310. IMP C MAXENTIVS PF AVG, tête laurée de Maxence à droite / CONSERV VRB SVAE, Roma, assis à gauche , tenant un globe et un sceptre, un bouclier à ses côtés dans un temple tétrastyle, le loup capitoline et les jumeaux en fronton, victoires montant des avant-toits aux coins. Maxence en tenue militaire se tient devant elle face, la tête à droite, le pied en captivité, et reçoit le globe de Rome ; // AQΓ . RIC VI 113-114. VF légèrement rugueuse, bien frappé et centré (revers mieux défini que l'avers) sur flan de format généreux avec bords légèrement assourdis et pontil de fonderie de flan ; patine vert foncé; fouille ancienne dans champ avers en dessous Le nez de Maxence."
  7. cngcoins Electronic Auction 546 Lot nuber 494 Maxentius. AD 307-312. Æ Follis (25mm, 6.56g, 6h). Aquileia mint, 3rd officina. 4th emission, Spring-Summer AD 309-late 309/circa early 310. Good VF. Lot: 494. Estimated: $100. Roman Imperial, Bronze. Sold For $ 100. Laureate head right / Roma, holding spear, seated left on shield in tetrastyle temple, handing globe to Maxentius standing right, holding scepter; seated captive between; Victories as acroteria; bound captives in pediment; AQΓ. RIC VI 113; Drost 35b. Brown patina. Good VF. Closing Date and Time: 13 September 2023 at 12:44:20 ET.
  8. cngcoins Electronic Auction 485 Lot nuber 604 Maxentius. AD 307-312. Æ Follis (25mm, 7.35g, 6h). Aquileia mint, 3rd officina. 4th emission, spring/summer AD 309-end 309/early 310. Lot: 604. Estimated: $100 Roman Imperial, Bronze Sold For $120. Maxentius. AD 307-312.  Laureate head right / Roma, holding spear, seated left on shield in tetrastyle temple, handing globe to Maxentius standing right, holding scepter; seated captive between; Victories as acroteria; wolf and twins in pediment; AQΓ. RIC VI 113; Drost 35a/1. Green and brown patina. Good VF. Closing Date and Time: 10 February 2021 at 13:21:00 ET.
  9. https://www.biddr.com/auctions/navillenumismatics/browse?a=2297&l=2537209 Vente aux enchères 71 Lot 561 Bidding Price realized 85 GBP Starting price 40 GBP Maxence, 306-312 Follis Aquileia 307, Æ 26,20mm., 6,61g. Description Maxence, 306-312 Tête lauréate r. Le révérend Roma assis à g. sur un bouclier à l'intérieur d'un temple tétrastyle, tendant un globe à Maxence et tenant un sceptre ; assis captif entre, Victoires en acrotérie, loup et jumeaux en fronton. En exergue, AQP. RIC 113. Joli ton brun et extrêmement fin.
  10. https://vl-nummus.bidinside.com/ru/lot/8449/empire-maxentius-307-312-follis-aquileia-r-/ Лот 256 - E-live Auction 7 Valore base dei lotti: 30,00 EUR. Offerta attuale: 0,00 EUR Descrizione del prodotto Impero Massenzio (307-312) Follis Aquileia Ø 25,5mm RIC VI 113. 5.39g. VF/A.XF.
Concludo osservando che le caratteristiche generali e di stile della moneta non si discostano da quelle delle monete d'epoca di pari tipologia. Mancano le caratteristiche fisiche, ragione per cui non è possibile l'esame comparativo con le monete autentiche del periodo. Il tipo è piuttosto comune; se autentica, allo stato presente la moneta potrebbe valere una ventina di euro.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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Note:

(1) Traggo dai link di cui sopra le caratteristiche fisiche dei follis della tipologia di figura battuti dalla zecca di Aquileia e reperiti nel web:

Fonte Peso
(g)
Diametro
(mm)
Asse di conio
(ore)
Link1 6,47 26 12
Link2 6,89 26 -
Link3 5,64 25-26 -
Link4 5,71 24 6
Link5 7,50 27 6
Link6 6,52 27,7 12
Link7 6,56 25 6
Link8 7,35 25 6
Link9 6,61 26,20 -
Link10 5,39 25,5 -
In assenza di elementi sulle caratteristiche fisiche della moneta in esame, non sarà possibile svolgere una comparazione con i dati in tabella.
(2) IMP C MAXENTIVS P F AVG (IMPerator Caesar MAXENTIVS Pius Felix AVGustus). Il sistema di successione escogitato da Diocleziano voleva che, dopo vent'anni di regno, gli Augusti rassegnassero il mandato in favore dei Cesari prescelti i quali, divenuti Augusti, avrebbero a loro volta designato i propri successori tra gli uomini di rispettiva fiducia. Fu così che il 1 maggio del 305 DIOCLEZIANO, giunto al ventesimo anno di governo, si ritirò dalla vita pubblica, e altrettanto pretese da MASSIMIANO Erculio, suo Co-Augusto. Con l'uscita di scena, i due dimissionari assunsero il titolo puramente onorifico di "Seniores Augusti, felicissimi et beatissimi", mentre i Cesari GALERIO e Costanzo furono elevati al rango di Augusti, rispettivamente d'Oriente e d'Occidente. Ma a guadagnarci fu sopra tutto GALERIO. Infatti, anche se Costanzo, come Augusto senior, possedeva il supremo potere legislativo, come era stato quello di Diocleziano prima di lui, fu GALERIO a scegliere, tra gli uomini certamente a lui fedeli, i due nuovi Cesari nelle persone di Flavio Valerio SEVERO (Cesare d'Occidente) e Valerio MASSIMINO DAIA, suo nipote (Cesare d'Oriente). La cosa scontentò gli occidentali: MASSIMIANO Erculio, perché costretto a ritirarsi anzitempo, suo figlio MASSENZIO e il figlio di Costanzo, COSTANTINO, perché tagliati fuori dalla linea di successione. MASSENZIO in particolare si trovò irrimediabilmente escluso anche perché, a causa del carattere difficile e altezzoso, nonostante il legame di parentela con GALERIO (ne aveva sposato la figlia), era in pessimi rapporto sia con il suocero che con il proprio genitore. La crisi politica del sistema tetrarchico scoppiò quando Costanzo ad Eburacum (l'odierna York al confine con la Scozia), appena poco prima di morire, il 25.7.306, conferì l'imperium a suo figlio COSTANTINO alla presenza entusiastica dei soldati che lo avrebbe acclamato immediatamente Augusto se non fosse stato per l'insistenza di COSTANTINO di accettare solo il titolo di Cesare. Costantino cercò subito di farsi riconoscere da Galerio che, con la morte di Costanzo, era diventato l'Augusto senior e a questo scopo gli inviò la tradizionale effige laureata che simboleggiava il suo nuovo status. Respingere la richiesta avrebbe avuto il significato di una dichiarazione di guerra, sicché Galerio si piegò ad accettare il fatto compiuto ed elevando SEVERO (più anziano per età di MASSIMINO DAIA) al rango di Augusto, riconobbe la posizione di COSTANTINO quale membro più giovane, in quanto ultimo per data di creazione, all'interno della tetrarchia. Nello stesso periodo scoppiarono a Roma tumulti popolari causati delle tasse imposte da GALERIO anche alla popolazione romana che per tradizione secolare non era abituata a pagarle. Approfittò della situazione MASSENZIO che, postosi a capo della rivolta, il 28.10.306 si fece acclamare dal popolo e dai pretoriani. Nella speranza che GALERIO accettasse il fatto compiuto, come già era avvenuto per  COSTANTINO, MASSENZIO evitò in un primo tempo di usare il titolo di Augusto limitandosi a farsi chiamare "princeps" (primo), l'appellativo adottato secoli prima da Ottaviano Augusto. Ma alla fine, per dare una legittimità di facciata al suo regime chiese ed ottenne dal padre MASSIMIANO Erculio il riconoscimento formale del suo status in cambio di un analogo riconoscimento da parte sua nei confronti del padre. GALERIO tuttavia non volle assecondare le aspirazioni di MASSIMIANO e di MASSENZIO e ordinò a SEVERO di riprendere con le armi il controllo della penisola. SEVERO passò in Italia ma fu abbandonato dai suoi soldati e consegnato nelle mani di MASSENZIO che lo fece uccidere. GALERIO decise allora di intervenire personalmente e, all’inizio dell’estate del 307 invase l’Italia, avanzando verso sud e accampandosi ad Interamna vicino al Tevere. Ma il suo esercito non era sufficientemente numeroso per battere l'avversario. Le trattative intraprese con MASSENZIO risultarono infruttuose  e quando GALERIO si accorse che MASSENZIO stava cercando di corrompere i suoi soldati, per evitare di fare la fine di SEVERO, rientrò rapidamente nei suoi territori. La situazione di MASSENZIO tuttavia si presentava tutt'altro che facile, le due campagne militari di SEVERO prima e GALERIO poi avevano portato la distruzione nelle campagne italiche. Inoltre la rivolta di L. Domizio Alessandro aveva ridotto gli approvvigionamenti di grano dall'Africa che poterono riprendere solo nel 309 quando la rivolta fu repressa. Nell'ottobre-novembre del 308 GALERIO convocò a Carnuntum una conferenza il cui risultato fu l'elevazione di LICINIO ad Augusto al posto dello scomparso SEVERO, il riconoscimento di MASSIMINO e COSTANTINO nella qualità di "filii Augustorum" (titolo formale privo di potere reale). Nel contempo MASSIMIANO Erculio fu completamente cancellato dalla scena politica e MASSENZIO fu considerato nemico pubblico in attesa che qualcuno lo eliminasse. MASSIMIANO Erculio si rifugiò allora nei territori di COSTANTINO dove tentò di rialzare la testa complottando contro il genero, poi perdute le speranze di risalita, nel 310 si suicidò. MASSENZIO rimase invece in sella ancora per quattro anni, sino a che COSTANTINO non pose fine al suo regno e alla sua vita il 7 ottobre del 312 nella battaglia di Ponte Milvio.
(3) CONSERV-VRB SVAE (CONSERVator VRBis SVAE). Difensore della sua città.
(4) AQΓ è il segno di zecca che si compone di due parti, la prima (AQ) indica la zecca di Aquileia, la seconda (Γ) designa l'officina monetale che ha battuto la moneta (la terza di tre attive nel periodo).
(5) Il tipo (la dea Roma, assisa nel tempio) e la leggenda del rovescio (CONSERV VRB SVAE) esprimono l'intento di Massenzio di proporsi come il custode delle tradizioni che avevano fatto grande la città di Roma.

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