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A. PLAVTIVS e Cibele
10.1.2002
rev.
Buongiorno, mi chiamo Isabella e vorrei sapere come si fa a sapere a che periodo appartiene una moneta che conservo da anni.
E' grigia in metallo, c'è raffigurato un dinosauro con un uomo in basso che lo guarda e nell'altra facciata c'è il viso di una donna. Intorno alla moneta ci sono delle scritte in latino (credo). Il bordo è tamburellato e da una parte è un po' consumata. il diametro dovrebbe comunque essere circa 1 cm., e il peso forse 10 g. La trovai sotto terra quando ero piccola.

Spero che mi rispondiate presto.
Grazie


fig. 1
Roma, 4.1.2002
Cara Isabella,
questa è la descrizione che il Crawford 431/1 fornisce della moneta di fig. 2 :

431 A. PLAVTIVS AED.CVR - Zecca di Roma 55 a.C.
Denario(1)
D. Testa di Cibele a d.; dinanzi, A.PLAVTIVS (2); dietro, AED.CVR. (3) S.C. (4). Bordo perlinato.
R. Cammello a destra; dinanzi figura in ginocchio che regge le redini con la mano sinistra e il ramo d'ulivo con la destra; in esergo, BACCHIVS (5); dinanzi IVDAEVS a salire. Bordo perlinato.

Nel link che segue si può osservare una moneta autentica di A. Plautius:

http://www.wildwinds.com/coins/sear5/s0395.html A Plautius Denarius. 55 BC. Turreted hd of Cybele right, A PLAVTIVS before, AED CVR SC behind / supplicant offerng palm-branch, camel behind; IVDAEVS before, BACCHIVS below. Cr431/1, Syd 932, Hendin 741.

Il tipo del dritto allude senza dubbio alle Megalèsie (6), feste celebrate proprio dagli Edili Curuli.
Il tipo del rovescio, un tipo della propaganda pompeiana, si riferisce verosimilmente alla resa di un sovrano orientale, senza dubbio durante le campagne di Pompeo; poco importa se la leggenda della moneta abbia attinenza con Dioniso di Tripoli o Aristobulo; né l'una, né l'altra delle spiegazioni è esente da incertezze.

Per tua informazione, un denario del tipo di figura 1, nella condizione "fine" (v. nota(7)), è stimato dal Sear (v. nota(8), 75 sterline (prezzi 1981).

E veniamo alla moneta in argomento. Rilevo alcune differenze di stile con quella autentica sopra citata, oltre che obiettive differenze nelle caratteristiche fisiche (peso e diametro).

In effetti la moneta in esame fa parte di una serie di gadget pubblicitari di una linea di prodotti dolciari (biscotti/merendine per bambini) denominata Mister Day (v. link), realizzata negli anni 80 dalla Parmalat (v. link). Tutte le monete della serie recano una piccola "R" sul rovescio ad indicare che sono riproduzioni. Un'ultima osservazione è che, essendo la moneta in esame prodotta in serie, presenta caratteristiche fisiche più o meno omogenee per peso, diametro e forma del contorno e in ciò si differenzia dalle monete romane autentiche che, prodotte semiartigianalmente, non garantivano elevati standard di uniformità. In considerazione della larga diffusione e del contenuto didattico di questi gadget, ho ritenuto farne oggetto di trattazione in questo sito.

Ti saluto cordialmente.
Giulio De Florio


Note:
(1)Il denario era una moneta d'argento del peso di c. 3,90 g, con grado di purezza del 98%.
(2)A.Plautius, tribuno della plebe nel 56 a.C., Edile Curule nel 55, Pretore nel 51 è forse il figlio del Plautius, tribuno della plebe nel 70, poi ambasciatore di Pompeo, forse anche in Asia.
(3)AED. CVR. - gli Edili Curuli erano magistrati che duravano in carica un anno, preposti alla sorveglianza sulle strade e gli edifici, sui mercati, sui prezzi, sulle cerimonie religiose e sull'organizzazione dei giochi pubblici.
4)SC sta per Senatus Consultum, Decreto del Senato relativo all'emissione della moneta.
(5)Dato che "Bacchius" è un nome sconosciuto nella storia, il Sydenham (v. nota(9)) suggerisce che con questo nome si alludesse in realtà al Grande Sacerdote Aristobulo che in Giudea aveva fatto atto di sottomissione a Pompeo.
(6)Le Megalesie erano feste dell'Antica Roma in onore della Magna Mater (Μεγάλη Μητέρα), epiteto greco di Cibele, Grande Madre appunto, celebrate dagli Edili Curuli nella seconda metà di Marzo, seguite poi, dal 4 al 10 Aprile, dai Ludi Megalesi, a ricordo del solenne ingresso in Roma della pietra sacra, simulacro della dea, trasportata da Pessinunte (Asia Minore) nel 204 a.C..
(7)le classi di conservazione, internazionalmente riconosciute, delle monete sono: "mint state" (fior di conio- FDC), "extremely fine" (splendido- SPL), "very fine" (bellissimo"- BB), "fine" (molto bello- MB), "good" (bello- B), a cui si affiancano i diminutivi "quasi" (q) e "meglio" (m) per attenuare o accrescere l'appellativo di classe (es. qSPL, quasi splendido o mSPL, meglio che splendido).
(8)David R. Sear "Roman Coins and their values" - ed. Seaby 1981
(9)Edward A. Sydenham "The Coinage of the Roman Republic" - ed. Spink & Son Lmt 1952

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